Under 15 Serie C
26 Giugno 2025
MATTEO ARIU, LECCO UNDER 15
Quante cose possono succedere in un anno? 12 mesi, 52 settimane, 365 giorni, 8.760 ore, 525.600 minuti. Considerando che basta un solo secondo per cambiare il corso degli eventi, ci sono in tutto 31.536.000 occasioni per prendere una vita e trasformarla completamente. Quale sia esattamente il secondo che ha cambiato la carriera di Matteo Ariu non lo sappiamo, ed è forse un'informazione che il tempo custodirà gelosamente in eterno. Quale sia invece il secondo che lo ha reso una leggenda è chiaro a tutti: quel momento in cui le lancette dell'orologio si posizionano sulle 17:54 del 25 giugno, quando arriva il cross dalla destra, direttamente dagli scarpini di un altro fenomeno - Christian Leoni -, quando colpisce la palla con il sinistro, con l'interno del piede, quando la traiettoria finisce in rete. È il gol che sblocca la finale, è il gol che getta le basi per il definitivo 3-0 sul Renate, è il gol che promette al Lecco di fargli vivere una giornata da Campione d'Italia. Un solo secondo, quello giusto: è il momento in cui un cerchio si chiude e tutto torna al suo posto.
Questa è la storia di una rivincita bella e buona. Perché Matteo Ariu questa stagione la comincia con indosso la maglia dell'Inter. Lui che è Campione in carica dopo la cavalcata in Under 14, lui che solo un anno prima era la stellina da 11 reti in 11 presenze. Poi, cambia qualcosa. L'inizio in salita, il gol che manca, la sinergia che non si trova e il prestito che arriva alle porte di gennaio. Forse la fine di un ciclo, forse una storia d'amore che non aveva più nulla da dire, forse semplicemente l'ultima frase di un capitolo. Doveva andare proprio così perché potesse cominciare la favola. Anzi, la poesia, vista l'ambientazione antologica della tappa successiva. Fatto sta che proprio quello è il secondo in cui tutto cambia e inizia d'accapo. Sul quel ramo del lago di Lecco c'è chi mai si lascerebbe sfuggire l'occasione (quella che capita solo una volta su 31.536.000). E allora, trattativa lampo e accordo trovato per quel centravanti che già aveva fatto parlare di sé in tutta Italia: il trasferimento al Rigamonti-Ceppi è il primo passo per ripartire.
Quante cose possono succedere in un anno? La risposta sta tutta in quelle lacrime cadute sull'erba dell'Enrico Rocchi di Viterbo, in quell'abbraccio con Alessandro Vicinanza Toscano, nello sguardo che si lancia con il compagno Adriano Valente. Liberatori, autentici, da brividi. Ha segnato il gol più bello della finale, in faccia al destino, in faccia alla sorte, trasformando una seconda opportunità in una vittoria che verrà incisa nella leggenda di una città intera. È il primo scudetto della storia del Lecco. Al centro c'è un nome scritto a caratteri cubitali: signore e signori, Matteo Ariu.
MATTEO ARIU DURANTE LA FINALE CONTRO IL RENATE