Under 16 A-B
29 Giugno 2025
JUVENTUS-EMPOLI UNDER 16 A-B • A
Navigatore on. Punto di partenza: via Cesare Pavese, Perugia. Punto di arrivo: via Stupinigi, Torino. Aggiungi tappa intermedia: via Gabriele D'Annunzio, Firenze. Più nel dettaglio? Facile. Punto di partenza: il centro sportivo del Santa Sabina. Punto di arrivo: Vinovo, lo Juventus Training Center. Tappa Intermedia: Coverciano, Centro Tecnico Federale (sì si, la casa della Nazionale). Dal punto di partenza al punto d'arrivo circa 600 chilometri. In mezzo, tanti ma tanti sogni. Alcuni già realizzati, e tanti altri da realizzare. La maglia della Juve, quella delle selezioni giovanili dell'Italia, ma soprattutto il gol nella finale Scudetto con l'Empoli. Sicuramente il momento più importante della sua vita calcistica fino ad oggi, altrettanto sicuramente un momento indimenticabile per Edoardo Rocchetti. Classe 2009 perugino, da due anni gioca nella parte bianconera di Torino e da pochi giorni è pure Campione d'Italia. Ah, da capitano. Il percorso è stato calcolato: procedi dritto per 566 chilometri.
Procedi nella direzione indicata. Stavolta non l'indicazione di un navigatore, ma un comando preciso che parte dalla testa e che porta Edoardo nel posto giusto esattamente al momento giusto, ovvero al centro dell'area di rigore al 16' del primo tempo della finalissima di Frosinone tra Juventus e Empoli. Rocchetti, che di mestiere fa il difensore centrale, è lì perché la squadra usufruisce di un calcio di punizione potenzialmente pericoloso dalla destra. È lì perché sa che dal mancino di Corigliano arrivano sempre traversoni stuzzicanti. È lì perché lì deve essere, guidato un po' dal destino e molto dagli schemi perfetti studiati da Claudio Grauso. Lo stacco aereo è roba da cartone animato, inverosimile per quanto arriva in alto. Il colpo di testa è perfetto, e si infila all'incrocio dei pali. E non è un gol qualunque: è il gol dell'1-0, quello che stappa la finale e che dà il via alla serata più bella della storia recente del vivaio della Juve. Ma anche della vita di Edoardo.
JUVENTUS-EMPOLI UNDER 16 A-B • Edoardo Rocchetti riceve la coppa dello Scudetto dalle mani di Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico
Tra 74 minuti, gira a destra. Nel tragitto, giusto qualche emozione di una partita palpitante: il gol di Perillo che dedica l'1-1 al padre scomparso, quello di Brancato che a inizio ripresa riporta avanti la Juventus, infine la bomba di Corigliano che con una punizione fantastica manda definitivamente al tappeto l'Empoli e consegna il Tricolore ai bianconeri. E chi c'è a prendere la coppa dalle mani di Vito Tisci? Chi la porta piano piano verso il palchetto della premiazione dove ci sono tutti i compagni ad aspettarlo? Chi c'è ad alzare quella coppa al cielo dopo una stagione semplicemente fantastica? Lui. Edoardo Rocchetti. Oggi un difensore arcigno e strutturato della Juventus Campione d'Italia, ieri una giovane promessa del Santa Sabina, domani chissà.
Sei giunto a destinazione? Non ancora. Ma intanto è anche giusto godersi la strada fatta. Dai campi di periferia (dal 2014 al 2021 al Santa Sabina) al Perugia, dal Perugia - con cui ha giocato per due stagioni dal 2021 al 2023 - alla Juventus, dalla Juventus - questo è il suo secondo anno in bianconero - alla Nazionale. Subito 27 partite e 3 gol in Under 15, altro che periodo di fisiologico ambientamento. Per Rocchetti l'ambientamento è stato immediato. Quest'anno 26 presenze e 2 reti: quella in finale e quella con il Bologna in campionato a fine febbraio. Modalità praticamente identiche (colpo di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato, stavolta di Urbano) ma peso decisamente diverso. Quello con i felsinei in una vittoria per 4-1 che ha consegnato i tre punti, quello con l'Empoli in una finale nazionale che ha portato alla Juventus uno Scudetto favoloso. Siamo arrivati? No, il viaggio è solo all'inizio.