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Under 15

Sono i più forti d'Italia! Vincono due Scudetti in due mesi e piacciono a mezza Serie A

Diego Bartoletti e Luca Grisari sono Campioni con la Rapp del Lazio e ora anche con il savio: tante le professionistiche interessate a loro

Luca Grisari e Diego Bartoletti

Luca Grisari e Diego Bartoletti

18 aprile, 27 giugno. Nel mezzo, solo una manciata di settimane. Ci sono emozioni che promettono di essere irripetibili. Ti rimangono sulla pelle così come sono, autentiche e mai uguali: la stanchezza dell'impresa, l'adrenalina a mille, le labbra che toccano l'acciaio della coppa, la sensazione che il cielo sia finalmente a portata di mano. E poi, tutte le certezze crollano all'improvviso. Nella maniera migliore possibile. 18 aprile: un giorno che ti sembra di non poter vivere mai più. 27 giugno: il giorno in cui quelle emozioni tornano dal passato, uguali, autentiche e bellissime. È la storia incredibile di due ragazzi che hanno preso le leggi del tempo e le hanno piegate in un cerchio, un hula hoop da farsi girare attorno al bacino. Due volte Campioni d'Italia, prima con il Lazio (18 aprile) al TDR, poi con il Savio (27 giugno), due volte compagni di squadra, due volte vicinissimi al cielo. Sono cose che succedono solo quando di nome fai Luca Grisari o Diego Bartoletti

REPETITA IUVANT

Dunque dicevamo, 18 aprile. E chi se la dimentica più? Quell'ovovia che passa sopra il campo di Taormina, il gol di Tagliaferri che gonfia la rete, la Marche conquistate, la coppa del Torneo delle Regioni che viene consegnata nelle mani di capitan Bobeica. E loro due lì: dal primo all'ultimo minuto, indiscutibili architravi delle retrovie. Grisari centrocampista centrale, Bartoletti terzino eccezionale. A braccetto dall'inizio alla fine, dialogando da una parte all'altra del campo per far funzionare la macchina del Lazio alla perfezione. Una canzone che ha triturato i timpani di tutta Italia in queste finali nazionali (quante volte l'abbiamo sentita? Cento, mille, un milione?) dice che «Ci sono momenti che non puoi scordare, come le chitarre prima di un concerto»: il loro giro di corde prima dei riflettori ha fatto innamorare tutta l'Italia, il loro "momento che non puoi scordare" lo hanno inciso nella storia di una regione intera. 

Riprendiamo il discorso, calendario alla mano. 27 giugno. "Quei ricordi là" i due fenomeni del savio temevano proprio di lasciarseli indietro. Temevano che la memoria potesse fare uno scherzetto e cancellare parte di quell'emozione che - dicono - si viva una volta sola nella vita. Altrimenti non si spiega. Dovevano vincere un altro Scudetto per essere sicuri di non scordarsi assolutamente alcuna sfumatura. E allora, tutta via Norma si trasferisce a Velletri, su quell'erba fitta fitta del Giovanni Scavo, su quella cornice meravigliosa che profuma di una fetta di storia. Quello Scudetto a livello dilettantistico mancava da ben 10 anni. Ci volevano loro, le due architravi della squadra migliore d'Italia (2 volte) per riportarlo in zona Centocelle. Abitano a Roma da quando sono nati, uno arriva direttamente dalla Lazio (Bertoletti), l'altro proprio da Centocelle (Grisari): dopo che la Città Eterna li ha cullati in grembo per una vita intera mentre inseguivano il pallone, sono stati felici di ricambiare il favore portandole in dono la coppa più bella di sempre. 

PROSPETTIVE

Quest'anno compagni di due avventure da libro di storia, il prossimo... si vedrà. Perché ovviamente in giro per l'Italia i loro nomi hanno circolato parecchio. Da una parte Grisari, stabile come pochi, una certezza a cui difficilmente puoi fare a meno. L'Italia ha perso la testa per lui: la Juventus lo ha adocchiato, la Lazio se l'è coccolato, l'Empoli si è affacciato al balcone, il Sassuolo ha fatto la mossa per lo scacco al re. Le voci che arrivano dal mercato vogliono il difensore romano vicino al trasferimento in Reggio Emilia: il primo luglio dipanerà i dubbi rimasti, con intanto la certezza che sì, Luca Grisari piace parecchio a Serie A e B. E Bartoletti? Stessa storia, stesso posto, stesso bar. Anche per il terzino più forte d'Italia le professionistiche di tutto il paese si sono mosse in blocco: da nord a sud, da Pisa, passando per l'Arezzo fino ad arrivare al Genoa. Per il momento solo interessamenti, ma il tempo delle firme si avvicina sempre di più. Intanto, i due volte Campioni d'Italia hanno rinfrescato la memoria a tutti gli addetti ai lavori in ascolto: due Scudetti vi bastano come certificato di qualità?

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