Under 15 A-B
30 Giugno 2025
ALAN GIOVANNELLI, durante un allenamento con l'Inter
A volte il destino si intravede già da lontano, nascosto tra i gesti silenziosi di un ragazzino che para come un veterano. E che, proprio come uno che il calcio lo mastica da tempo, è pronto a trasferirsi a chilometri di distanza per assecondare le opportunità che il destino gli offre. Nella finale scudetto Under 15 tra Tau Altopascio e Savio, Alan Giovannelli non era in campo, ma la sua presenza era tutt’altro che invisibile. Seduto in panchina, classe 2011, aggregato a un gruppo più grande di lui, respirava ogni istante di quella sfida come fosse la sua. Con gli occhi vigili, attenti, maturi. Non è solo un secondo portiere: è un giovane leader che osserva, impara, cresce. E che fa già parlare di sé nelle stanze importanti del calcio giovanile. Perché sì, tutti gli indizi portano a un punto soltanto: Alan piace - e non poco - all’Inter, che lo ha già messo nel mirino per il futuro. Che si stia dunque preparando un cambio di domicilio?
Prima della finale scudetto, Alan aveva già vissuto un’altra tappa significativa: la partecipazione alla selezione nazionale Evolution Programme, che chiama a raccolta i migliori talenti classe 2011 da tutta Italia. Non un semplice raduno, ma un vero e proprio palcoscenico riservato ai futuri protagonisti del nostro calcio. E Alan, da portiere moderno, reattivo, con grande personalità e capacità di lettura, ha lasciato il segno. Tecnica, testa e carattere: qualità che hanno attirato gli occhi degli osservatori nerazzurri. L’Inter, che da sempre coltiva con attenzione il suo vivaio, avrebbe già mosso i primi passi, attenzionando da vicino il portiere classe 2011, già aggregato al gruppo nerazzurro per qualche allenamento nei giorni scorsi. Il progetto? Portarlo a Milano in pianta stabile e inserirlo nella futura Under 15.
Dunque il prossimo passo della sua carriera sarebbe già vicino all'essere compiuto: dal Tau Altopascio all’Inter, come vogliono le ultime voci di mercato. Ma chi ha visto Giovannelli tra i pali sa che è pronto. Pronto a mettersi in gioco, a lavorare in silenzio come ha sempre fatto, con lo stesso spirito che lo ha portato a guadagnarsi la fiducia di uno staff che lo ha scelto per una finale scudetto pur essendo il più giovane del gruppo. Pronto, forse, a scrivere la sua storia in nerazzurro.