Under 17 Femminile
30 Giugno 2025
ROMA-MILAN UNDER 17 FEMMINILE • Asia Mascenti e Benedetta Parente
La storia insegna. Ce lo dicono da quando siamo piccoli, una pillola di saggezza popolare che è tornata ciclicamente di moda in tutte le epoche. E dunque, che cosa ha imparato dalla storia il Milan? Che la Roma è una spina nel fianco difficile da togliersi. E che cosa c'è scritto negli appunti del Trigoria? Che al Milan tocca sempre stare attenti. La lezio magistralis risale al 27 giugno 2023, data della sfida infinita tra Milan e Roma, chiusa solo ai rigori e terminata con il tecnico Del Prete che dipingeva il rosso e il giallo sui manici della coppa più bella di tutte. Due anni dopo, la storia torna uguale a se stessa per ripetere il concetto. Cercate nei vecchi appunti, riprendete gli antichi insegnamenti, rinfrescate la memoria: ci sarà scritto esattamente quanto già inciso nella leggenda due anni fa. 2-0, dice il referto. «siamo le più forti di tutte» si ripetono le giallorosse in coro. «La Roma è ancora la più forte d'Italia» proclama la storia.
Perché quando scendi in campo per fare la storia, un po’ di studio reciproco è assolutamente necessario. Lo insegnano i manuali delle università, lo dimostrano le gesta dei grandi condottieri: in una scacchiera degna di Risiko, è necessario conoscere l’avversario prima di colpire. E allora, Milan e Roma si squadrano a distanza. Uno scatto di Di Falco al 7’ (bloccato dalla difesa schierata) dopo il furente avvio giallorosso, il peso di Strauss lì davanti che minaccia di spostare gli equilibri ad ogni secondo, un assaggio della classe di Cortinovis, che all’11’ tenta il tiro dalla distanza ma finisce largo. È un Milan che si scalda quello dei primi 45, e mentre si scalda osserva con attenzione quello che succede intorno. Perché sì, tutto intorno c’è un gran bello spettacolo da guardare: è la Roma delle meraviglie, è una Roma in vena di magie. Al 12’ il tiro appena fuori lo specchio della porta di Grilli, la parata che Lopez si deve inventare per fermare prima Parente e poi la testata di Pinchi si sviluppi di calcio d’angolo, nonché quell’intervento salvifico su Di Riso al 26’... Insomma, una Roma che alla fase di studio non vede l’ora di far seguire una sana sessione di interventi pratici. Rimane però una questione: quando colpire? La risposta la dà, rumorosissima, Benedetta Parente: quando l’avversario prende fiducia, quando crede di essere in controllo, quando mancano solo una manciata di secondi alla fine del primo tempo. Detto fatto. Poco dopo la ghiotta occasione di Montaperto, imbeccata da Cortinovis al 38’, ci pensa la stratega del Trigoria: Grassi per l’assist, Parente per il gol - bellissimo, dopo 10 metri di saggia conduzione - che sblocca tutto. Siamo al 47’ del primo tempo: il tempo dello studio è finito.
E adesso la scacchiera si complica per il Milan. C'è da trovare una mossa per ribaltare gli equilibri e trovare il guizzo per riportare il destino dalla propria parte. Lo studio non finisce ancora per le ragazze di Treccani: il cambio di Zecchina con la neo-scudettata in Under 15 Angelica Ferranti spinge il tecnico a provare la mossa tattica. Via sulla fascia destra la classe 2010, a creare fantasie in allungo, a disegnare calcio sulla lunga distanza. Ma basterà? Contro questa Roma, la risposta è semplice: no. secco, impietoso. Lo dimostra al 18' l'ennesima giocata clamorosa di Benedetta Parente, che impegna e inganna Lopez. Poi Grilli spara il rimpallo sopra la traversa, ma il messaggio è chiaro: le giallorosse non sono stanche di essere pericolose. Lo ribadisce il gol che confeziona la sessa Grilli al 29', poi annullato per fuorigioco. Lo sottolinea con la matita rossa una conclusione dalla distanza di una straordinaria Iannaccone, che solo una - di nuovo - clamorosa Lopez riesce a tenere lontana dalla porta (33' st). E infine, lo firma e controfirma una sassata meravigliosa di Mascenti, che da dentro l'area piazza nell'angolino in alto a sinistra - risolutamente il luogo in cui si realizzano i sogni - il gol che chiude i conti (44' st). E allora, al Milan, rimasto in 10 per l'espulsione di Montaperto negli ultimi minuiti, non resta che arrendersi in questo Risiko complicatissimo. Rimangono le lacrime di Iris Di Falco, costretta ad uscire dal campo per infortunio: avrebbe voluto restare a lottare fino alla fine. Ma la lotta si era già consumata. Non c'è preparazione che tenga, non c'è appunto che prepari a queste giallorosse, neppure la storia ha potuto insegnare al Milan: al termine di una stagione che non ha mai conosciuto la sconfitta, la Roma è ancora la più forte d'Italia.