PRIMAVERA INTER - Benito Carbone la scorsa stagione ha diretto l'Under 18 nerazzurra arrivando al 4° posto in campionato
Un ex attaccante con un passato da globetrotter calcistico è il nuovo faro della Primavera dell'Inter. Il destino di Benito Carbone sembra dunque scritto nelle stelle nerazzurre. Dopo l'addio di Andrea Zanchetta, fresco di nomina come tecnico del Novara, l'Inter ha deciso di puntare sulla continuità e sulla conoscenza del vivaio, affidando la guida della sua formazione giovanile più prestigiosa proprio a Carbone. Un altro ex calciatore nerazzurro alla guida della categoria maggiore del vivaio.
UN VIAGGIO TRA I CAMPI DI TUTTO IL MONDO Benito Carbone non è un nome che passa inosservato nel mondo del calcio. Con una carriera che lo ha visto calcare i campi di Serie A e Premier League, il tecnico originario di Bagnara Calabra ha sempre dimostrato di avere un talento innato per il gioco del pallone. Dopo il ritiro nel 2010, ha intrapreso la carriera di allenatore, accumulando esperienze significative sia in Italia che all'estero. Dal Pavia al Varese, dalla Ternana al Crotone, fino a diventare vice allenatore al Venezia e all'Azerbaigian, Carbone ha affinato le sue capacità tattiche e gestionali, preparandosi per una sfida di alto livello come quella della Primavera dell'Inter.
LA SCELTA DELLA CONTINUITÀ Ma perché l'Inter ha deciso di puntare su Carbone? La risposta è semplice: continuità. Dopo aver guidato con successo l'Under 18 nerazzurra, Carbone conosce già molti dei giovani talenti che comporranno la rosa della Primavera. Questo legame preesistente rappresenta un vantaggio competitivo non indifferente, soprattutto in un contesto in cui la formazione Under 23 è stata iscritta in Serie C, e la Primavera dovrà fare affidamento sui ragazzi già allenati da Carbone. Una scelta che sembra voler garantire un passaggio di consegne fluido e senza scossoni, mantenendo alta la qualità del lavoro svolto nel vivaio.
UN ORGANIGRAMMA IN EVOLUZIONE L'arrivo di Carbone alla guida della Primavera è solo una delle tante novità nell'organigramma tecnico dell'Inter. L'unico a mantenere il suo ruolo è infatti Samir Handanovic, che continuerà a guidare l'Under 17 con la sua esperienza e carisma. Invece Simone Fautario, Paolo Dellafiore e Juan Solivellas Vidal sono stati chiamati a guidare rispettivamente l'Under 18, l'Under 16 e l'Under 15. Fautario, già ben inserito nel settore giovanile, avrà il compito di consolidare il lavoro tecnico-tattico avviato da Carbone. Dellafiore, con un passato da professionista, porterà la sua esperienza al servizio dei giovani dell'Under 16. Infine, lo spagnolo Vidal, con la sua visione internazionale, guiderà l'Under 15, confermando l'apertura dell'Inter verso un progetto giovanile dal respiro globale.
UNPROGETTO DI CRESCITAA LUNGO TERMINE L'Inter ha chiaramente tracciato una rotta nel suo settore giovanile: promuovere dall'interno, valorizzare chi conosce la filosofia del club e puntare su figure che possano diventare punti di riferimento per i giovani calciatori. Questa strategia non solo garantisce continuità, ma crea un ambiente in cui i talenti possono crescere e svilupparsi sotto la guida di chi ha già vissuto e respirato l'aria di San Siro. Il futuro è adesso, e l'Inter sembra aver messo in campo una squadra di allenatori pronta a scrivere nuove pagine di storia. Con Carbone, Handanovic e gli altri al timone, il vivaio nerazzurro è pronto a sfornare i campionidi domani. E chissà, magari tra qualche anno, vedremo uno di questi giovani talenti alzare un trofeo sotto la Curva Nord.
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