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Lutto

A soli 61 anni ci lascia uno storico portiere dei Mondiali dei bei tempi, solo Roberto Baggio lo mandò ko

Il leggendario numero uno è stato un simbolo del calcio del suo continente partecipando a due Coppe del Mondo

NAZIONALE NIGERIA - PETER RUFAI

NAZIONALE NIGERIA - Peter Rufai, classe 1963, ha giocato a Usa '94 e Francia '98 e in carriera ha totalizzato 70 presenze con le Super Aquile

Il calcio mondiale è in lutto per Peter Rufai. Un nome che risuona come un'eco tra i tifosi di calcio degli anni '90, un portiere che ha difeso i pali della Nigeria con la grinta di un leone e la classe di un artista. La notizia della sua scomparsa dopo una lunga malattia ha scosso il mondo del calcio, portando con sé un'ondata di ricordi e di emozioni. Il classe 1963 aveva partecipato con la sua Nazionale a Usa '94 e Francia '98.



UN PORTIERE DA LEGGENDA
Peter Rufai, nato il 24 agosto 1963, è stato un vero e proprio baluardo tra i pali. Capitano delle Super Aquile, ha guidato la Nigeria alla vittoria della Coppa d'Africa nel 1994, un'impresa che ha scritto il suo nome nei libri di storia del calcio africano. Ma non solo: Rufai ha partecipato a due Mondiali, portando la sua esperienza e il suo talento sulla scena internazionale. Con la sua altezza imponente e i riflessi felini, era capace di parate spettacolari che lasciavano a bocca aperta tifosi e avversari. Particolarmente significativa fu la sua avventura a Usa '94, competizione che segnava il debutto della Nigeria. Fu titolare con Wilfred Agbonavbare (già scomparso anch'egli, nel 2015) come riserva e giocò anche lo storico match degli ottavi di finale Nigeria-Italia che vide gli azzurri ribaltare il risultato quando tutto sembrava finito grazie ad una doppietta di un monumentale Roberto Baggio.



UN VIAGGIO TRA I CAMPI D'EUROPA
La carriera di Rufai comunque non si è limitata ai confini del continente africano. Negli anni '90, il portiere nigeriano ha calcato i campi di Belgio, Spagna e Olanda, lasciando il segno ovunque andasse. Tra le sue esperienze più significative, quella con il Deportivo La Coruña, squadra spagnola con cui ha condiviso momenti indimenticabili pur partendo nelle gerarchie dietro a Jacques Songo'o, portiere della Nazionale del Camerun. La sua presenza tra i pali era sinonimo di sicurezza e affidabilità, qualità che lo hanno reso uno dei portieri più rispettati della sua generazione.



L'EREDITÀ DI UN CAMPIONE
La scomparsa di Rufai non è solo una perdita per il calcio africano, ma per l'intero mondo dello sport. I messaggi di cordoglio sui social media sono stati innumerevoli, da parte di connazionali e tifosi di tutto il mondo che hanno avuto il privilegio di vederlo in azione. Rufai non era solo un portiere, era un simbolo di determinazione e passione, un esempio per le generazioni future di calciatori. 

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