Under 15 Serie C
04 Luglio 2025
LECCO-RENATE UNDER 15 SERIE C • Giacomo Fellini, capitano e leader dei classe 2010 allenati da Alessandro Vicinanza Toscano: è lui ad alzare al cielo di Viterbo la coppa dello Scudetto
Missaglia, Monticello, Barzanò, poi Oggiono e Galbiate, lo svincolo nella Statale 36 e gli ultimi chilometri necessari per arrivare al Bione. Chissà quante volte avrà fatto quella strada. Andata e ritorno, dal campo a casa e da casa al campo, mezz'oretta di viaggio con la testa appoggiata al finestrino sognando una coppa da alzare a fine stagione. Occhi chiusi, focus on sull'avversario di turno da affrontare nel weekend, cervello sempre attaccato alla spina. Il resto, sono conseguenze: il campionato vinto, la clamorosa scalata dagli ottavi in poi, la finalissima di Viterbo: il tutto, con un ruolo che definire da protagonista è fin quasi riduttivo. Occhi che si riaprono, testa che si stacca dal finestrino e un'immagine chiara, netta, definita: la coppa dello Scudetto è lì, non è più sogno ma realtà, è nelle mani del capitano. E il capitano è lui, Giacomo Fellini: abita a Missaglia, gioca nel Lecco ed è Campione d'Italia con una delle formazioni più forti di sempre dell'Under 15 di Serie C.
Due i momenti chiave di questa stagione da segnare col pennarello rosso (anzi, bluceleste) sul calendario. Il primo: domenica 9 marzo, centro sportivo di Briosco. Il secondo: mercoledì 25 giugno, stadio Enrico Rocchi di Viterbo. Da un campo di provincia a uno stadio dei grandi, quasi 600 chilometri di distanza e 7 ore di viaggio, altro che la mezz'oretta da Missaglia a Lecco. Il primo minimo comun denominatore di questi due momenti è il Renate: avversario durissimo in campionato, e poi avversario anche nella finalissima per il Tricolore. Il secondo è proprio Giacomo Fellini, centrocampista della formazione di Alessandro Vicinanza Toscano e uomo cardine del 4-3-3 lecchese: nella partita di campionato un suo gol a nove minuti dalla fine vale in un solo colpo l'1-0 finale, i tre punti e il primo posto matematico nel Girone A; nella finalissima di Viterbo una sua prestazione mastodontica (l'ennesima) vale in un colpo solo il 3-0 marchiato Ariu-Terranova-Mastromarino e uno Scudetto incredibile.
LECCO-RENATE UNDER 15 SERIE C • Giacomo Fellini con Alessandro Vicinanza Toscano e la coppa dello Scudetto: una festa indimenticabile
Jack, come lo chiamano tutti, nasce il 3 febbraio 2010 e dopo i primi passi calcistici mossi nella squadra del suo paese, Missaglia, viene pescato dallo scouting dell'Atalanta che lo tiene a Zingonia per 5 anni. Il passaggio al Lecco segna un altro momento importante della sua ancora breve carriera: un anno di Esordienti, poi il biennio Under 13-Under 14 fino alla prima vera stagione in agonistica con l'Under 15. Che poi è l'anno della sua esplosione. Ed è l'anno - e forse non è un caso - in cui Fellini incontra Vicinanza Toscano, che in realtà già lo studiava da un bel pezzo: lo vedeva negli allenamenti in Under 14, ne apprezzava le doti tecniche e stilistiche, e cominciava a pensare a quello che sarebbe potuta diventare la sua squadra con un ragazzo come lui nel motore. Un ragazzo che negli ultimi 12 mesi è migliorato ulteriormente, si è evoluto ed è diventato uno dei segreti di una squadra che è stata capace di laurearsi Campione d'Italia segnando 139 gol totali. Numeri da record per uno Scudetto da record.
Fellini di gol ne ha segnati 8 (7 in campionato e 1 nel roboante 9-1 col Rimini nell'andata degli ottavi), un bel numero considerando il fatto che il suo ruolo è quello di play classico davanti alla difesa. Un ruolo che però Jack ha saputo interpretare in maniera totalmente diversa: grazie alla sua velocità di pensiero, alla sua capacità di vedere giocate che altri non vedono, al suo spirito di adattamento che lo porta - anche all'interno della partita stessa - a fare sia la mezzala che l'esterno, sia il terzino che l'incursore. «È un tuttocampista», sottolinea chi lo vede allenarsi tutti i giorni. Chi era presente in tribuna a Viterbo l'ha tastato con mano - o meglio, con gli occhi - così come chi l'ha visto in televisione. Alessandro Vicinanza Toscano invece lo sapeva già, ovviamente, tant'è che mai ha rinunciato alle sue geometrie: in campionato Fellini ha giocato tutte le partite da titolare, venendo sostituito solamente 7 volte e saltando in totale appena 94 minuti. Nella finale col Renate, altrettanto ovviamente, è rimasto in campo fino alla fine. Dopo il triplice fischio, mentre i compagni ritiravano la medaglia, avrà chiuso gli occhi e pensato: Missaglia, Monticello, Barzanò, poi Oggiono e Galbiate, lo svincolo nella Statale 36 e gli ultimi chilometri necessari per arrivare al Bione. Poi, quando li ha riaperti, si è trovato davanti la coppa sognata da una vita. L'ha alzata. Ha gestito pure i ritmi della festa. L'ha baciata. Smack, Campione d'Italia.
LECCO-RENATE UNDER 15 SERIE C • L'ultimo bacio: Giacomo Fellini è Campione d'Italia da capitano (foto figc.it)