Serie A
07 Luglio 2025
RICHARD RIOS [credit foto: Cesar Greco]
Il calcio italiano ha bisogno di Richard Rios. «Riesco a pensare meglio in uno spazio ristretto» - diceva nel 2024 in un'intervista per la FIFA. Il biglietto da visita perfetto per un centrocampista terribilmente tecnico, che fino ai 18 anni giocava nel calcio a 5. Il mediano classe 2000 è uno dei protagonisti assoluti di un Palmeiras che in terra Sudamericana è in piena corsa per vincere la sua quarta Copa Libertadores, mentre con la sua Colombia ha già sfiorato una storica Copa America. Rios, però, non è solamente il sogno lucido che mostra in campo. Sui social è personaggio estremamente mediatico. Il suo look e le sue abilità in attività alternative come il ballo lo hanno reso un'icona per molti giovani sudamericani e questa ventata di funk brasiliano sembra già aver conquistato anche il territorio nostrano, con un big di Serie A che ha il suo nome salvato nei preferiti.
Colombia, terra di «caña, tabaco y brea». In questo caso non ci troviamo a Cali, ma nella ben più piccola e polverosa Vegachí, nella provincia di Antioquia. Qui è dove comincia la storia calcistica di Richard Rios. Figlio di Sandra e Neimar - sì, esattamente - viene rifiutato a 12 anni dal calcio a 11 perché ritenuto troppo gracile durante un provino e così, muove i suoi primi veri passi con il pallone nel fútbol sala, il calcio a 5. Gioca per diverse squadre della città di Bello, sempre in provincia di Antioquia, arrivando a conquistare il professionismo a soli 16 anni con la maglia del Real Antioquia, venendo quindi acquistato dall'Alianza Platanera, dove riesce ad accrescere ulteriormente le sue caratteristiche tecniche nello stretto, migliorando anche nella protezione e nel recupero del pallone, dimostrando un ottimo utilizzo dei propri mezzi fisici.
Il suo talento in campo gli vale la chiamata della nazionale colombiana per il Sudamericano de Futsal Sub-20 de 2018. Qui, stupisce tutti da sotto età e viene notato dagli osservati del Flamengo, che lo vogliono per il proprio settore giovanile, questa volta sì per il fútbol campo, il calcio a 11. Un trampolino e una transizione estrema nella carriera di un giovane prospetto classe 2000. Rios decide di buttarsi in questa nuova avventura e a 18 anni abbandona il fustal, affrontando un cambio di Stato, lingua e cultura. Lo sforzo, la fatica e soprattutto la scelta drastica, vengono ripagati il 23 gennaio del 2020, quando dopo essersi fatto notare nel vivaio, esordisce in prima squadra nella vittoria contro il Vasco Da Gama.
Nel luglio del 2021 il Flamengo sceglie di girarlo in prestito al Mazatlán in Messico, ma neanche a 3 mesi dal suo arrivo in terra messicana Rios subisce un grave infortunio al ginocchio. Al termine del prestito non viene riscattato e quando torna in Brasile per lui non c'è spazio fra fila di una formazione che andrà a prendersi la Copa Libertadores 2022. Su di lui decide di puntare il Guarani nella seconda divisione brasiliana e con 20 presenze totali, 3 gol e un assist, si conquista la chiamata del Palmeiras, per tornare nella massima divisione del futebol e dimostrare nuovamente di cosa era capace. Con la maglia verdao numero 27 indosso - ora indossa la numero 8, come si è ben potuto vedere in questo Mondiale per Club (2 assist) - stupisce la torcida del Palmeiras e una stampa brasiliana non sempre di manica larga con i profili provenienti dall'estero.
Le skill acquisite nel calcio a 5 lo rendono letale sia con il pallone fra i piedi, che in fase di non possesso, perché proprio grazie al suo background ha imparato come curare entrambe le fasi. Schiaccia il pallone con la suola e lo tiene premuto contro il terreno fino ad attirare su di lui la pressione rivale, rompendo le avversarie e smistando la sfera dove meglio crede perché la visione di gioco certamente non gli manca. Al suo primo anno con il Palmeiras colleziona 37 presenze nel Brasileirão (20 da titolare), più 6 presenze in Copa Do Brasil (4 da titolare) e 10 presenze in Copa Libertadores (2 da titolare). Una prima annata che lo porta a conquistare la fiducia del tecnico, a vincere il campionato - come giocatore più impiegato dal verdao - e a ricevere l'onore più grande: la chiamata della nazionale maggiore della Colombia.
Con la maglia dei cafeteros esordisce nel settembre del 2023 nelle qualificazioni al Mondiale del 2026, in un pareggio per 2-2 dal sapore di vittoria per i colombiani. Per contestualizzare il gigantesco palcoscenico in cui Rios si mostra al suo paese ecco alcuni dei nomi presenti in campo: James Rodriguez, Luis Diaz, Ronald Araujo, Darwin Núñez. Arriviamo così alla Copa America 2024, torneo storico che ogni bimbo sudamericano aspetta ricolmo di speranze, sogni e tal volta illusioni. Sì, perché delle 48 edizioni disputate fin qui, 40 sono state vinte da una fra Argentina, Brasile e Uruguay. La Colombia si conquista tutto il continente con il suo gioco e soprattutto la sua «EL RITMO QUE NOS UNE», brano realizzato dal noto artista Ryan Castro in collaborazione con SOG e la partecipazione della nazionale colombiana maggiore, fra cui una strofa del giocatore del Liverpool Luis Diaz e una dell'ex Pescara Juanfer Quintero. Follia.
Rios incanta e la Colombia vince il girone imponendosi su Brasile, Costa Rica e Paraguay. Ai quarti i cafeteros passano in scioltezza schiantando il Panama con un netto 5-0, mentre in semifinale sconfiggono in maniera agonica e iconica l'Uruguay per 1-0. Rios in quella partita è semplicemente sontuoso e se qualora non ci fosse il tempo per rivedere l'intera gara questo piccolo frammento in cui danza su Valvedere potrebbe fare da incentivo. La finale, non sorriderà, perché il trofeo lo porteranno a casa Messi, Lautaro e compagnia, ma le prestazioni titaniche della formazione colombiano resteranno. Così come il fatto di aver messo a ballare un interno continente sulle loro note. Ecco, il ballo è l'ultimo grande protagonista nella vita di Rios.
Ronaldinho con «Mas Que Nada» o Neymar Jr. con «Balada Boa». Sono diversi i brasiliani iconici nella storia recente del calcio mondiale che hanno visto la propria figura associato ad un brano e, di conseguenza, ai diversi montaggi video con le loro miglior skill e la musica in sottofondo. D'accordo, il nostro protagonista non sarà brasiliano, anche se il nome del padre direbbe il contrario, ma in ogni caso Richard Rios ha fatto impazzire il pubblico carioca, consacrandosi come una stella sui social. Nel 2024 «Vem Quebrando» di Mc Danone è esplosa prima in Brasile e, successivamente anche nel resto del continente, venendo proprio associata alle skills di Rios e al suo peculiare modo di ballare il funk brasiliano durante le esultanze post gol o post partita. Un altro fattore determinante all'interno della narrativa secondo cui il colombiano sarebbe già una stella mondiale in quanto ad iconicità online, è il suo peculiare look. Come raccontato egregiamente da Alessandro Benvenuti su GQ Italia, il taglio dei capelli del mediano sarebbe ora richiesto da chiunque, ora anche in Italia.
Il calcio italiano ha bisogno di Richard Rios. Una personalità così forte dentro e fuori dal campo non può che aiutare la cresciuta di un movimento sempre più povero di appeal all'estero. Ecco perché l'interesse dell'Inter - raccontato da Matteo Moretto sul canale YouTube di Fabrizio Romano - rappresenta una ventata d'aria fresca da seguire con particolare interesse. In nerazzurro potrebbe giocare da mezzala o, qualora Chivu rivoluzionasse il precedente assetto, all’interno di un centrocampo con due vertici bassi.