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Under 15 serie A-B

A soli 14 anni lo volevano tutti! Il baby prodigio ha scelto: giocherà in un club di Serie A

Il Milan si coccola la stella più luminosa di via Felice Orsini

Giuseppe Zappia

Giuseppe Zappia

Ci sono cose che non cambiano proprio mai. Vuoi l'abitudine, vuoi la ciclicità di certi eventi, vuoi la bellissima stabilità che danno qualche volta le regole. Insomma, poter poggiare solidamente su delle costanti è un lusso che non si dovrebbe mai sottovalutare. Vuoi mettere la tranquillità che ti prende quando, nel marasma generale, ti giri verso un cantone e sai che troverai esattamente ciò che cerchi? Quanto è bello - a volte - farsi una domanda di cui già si conosce benissimo la risposta? La Lombarda ha avuto il suo angolo felice in via Orsini, ha avuto le sue risposte già scritte nel talento di un formidabile numero 6, ha trovato la sua regola in una frase che non ha bisogno di commento: Giuseppe Zappia è forte. È forte come difensore centrale, è forte nella sua variante di terzino, è forte anche quando schierato con l'Under 15 Élite, figuriamoci nella sua Under 14...

Ci sono cose che non cambiano proprio mai. Come amori nati a prima vista, che rimangono solidi nel tempo nonostante le altre opportunità, nonostante l'abitudine. Giuseppe Zappia ha avuto la sua fiamma di imperitura potenza nientepopodimeno che con il MilanSi sono piaciuti subito (lo dicamo fin da gennaio), si sono aspettati, sono usciti a lume di candela e infine è arrivato anche l'atto ufficiale. O meglio, arriverà a breve, ma ormai è solo questione di formalità. E così anche questa intensa trattativa volge al termine: il talento più chiacchierato della Lombardia si sposta al Vismara. 

STAGIONE

Chi lo ha detto che un difensore non può fare gol? All'Aldini la logica di base secondo cui più sei lontano dalla porta più è difficile trovare la rete diventa una norma vetusta che è addirittura abitudine sovvertire. E allora, il capitano ha fatto capolinea verso l'area di rigore la bellezza di 8 volte in questa stagione, facendo dell'inserimento sui calci piazzati il suo marchio di fabbrica. Una certezza dalle retrovie, fisico e altezza al servizio di una tecnica sopraffina, un perno della difesa con l'abilità speciale di pararsi davanti ai portieri e fare follie. Un percorso - quasi - perfetto, quello degli straordinari classe 2011 di Taini, che si sono presi la scena prima in un campionato immacolato (una sconfitta, 117 gol fatti e solo 20 subiti: qualcuno parla - a ragione - di una delle difese migliori della categoria), poi in un percorso perfetto nelle fasi finali. L'ultimo atto con la Varesina? Un lieto fine negato, ma solo davanti alla corazzata per eccellenza, in una partita che prenderanno per anni come sinonimo di epicità (3-2 per i varesotti). E il capitano sempre lì, con la fascia sul braccio, un occhio che corre verso la porta e l'altro che rimane fisso sulla linea della retrovia. Una stagione da incorniciare, insomma, dove il nostro Pallone d'Oro (sì, c'è stato anche questo) non fa che essere un certificato di qualità. La Lombardia si è convinta, ora tocca all'Italia

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