Primavera 1 • Sprint Analyst
14 Luglio 2025
A sinistra Simone Lottici Tessadri, centrocampista della Cremonese; a destra Olaf Gorter, mediano del Lecce
Nel campionato Primavera, dove la rotazione è spesso una necessità più che una scelta, esiste una ristretta élite di giocatori che hanno messo insieme minuti su minuti come veri e propri “irrinunciabili”. In un contesto pensato per la formazione dei calciatori di domani, dove spazio e minutaggio si distribuiscono per favorire lo sviluppo, ci sono giovani che hanno meritato, sudato e conquistato il diritto di restare sempre in campo. Loro, i fedelissimi del cronometro.
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Dalla nostra analisi sui dati dell’intera stagione, emerge un dato sorprendente: ben 30 calciatori hanno superato i 2700 minuti giocati, l’equivalente di almeno 30 partite da titolari quasi ininterrotti. In cima alla lista troviamo Marlon Nnamdi Ubani (Lecce) con 3351 minuti: il terzino tedesco-nigeriano è praticamente sempre in campo. Dietro di lui, altri nomi noti come Olaf Gorter (regista sempre del Lecce), Simone Lottici Tessadri (metronomo della Cremonese), Ioan Vermesan (centravanti del Verona) e Matteo Zazza (difensore della Lazio), tutti sopra i 3100 minuti stagionali. Dei veri e propri “senatori” della categoria, pur con carta d’identità da minorenni.
Nella mappa delle squadre che si affidano di più ai propri titolarissimi, il Lecce e la Lazio dominano: ben 4 giocatori nei primi 30 posti per minutaggio. Una conferma della solidità del progetto tecnico e della fiducia nelle gerarchie. Subito dietro Sassuolo e Verona con 3 giocatori a testa: club che evidentemente scelgono la linea della continuità piuttosto che la rotazione esasperata.
Sono comunque diversi i classe 2007 e 2008 che si sono ritagliati un ruolo da protagonisti. Ecco infatti la tabella che mostra i giovani classe 2007 e 2008 più utilizzati nel campionato Primavera 2024-25, ordinati per minuti giocati. Nonostante la giovane età, questi calciatori hanno saputo imporsi come titolari, raccogliendo spesso oltre 2500 minuti stagionali: un dato impressionante per chi affronta avversari anche di uno o due anni più grandi. In testa c’è Mattia Marello (Udinese, 2008), autentico caso di precocità con 2683 minuti giocati. A seguire, spiccano nomi come Lorenzo Malanca (Sampdoria) e Federico Coletta (Roma), entrambi 2007, a testimoniare come i club più strutturati non esitino a lanciare i propri talenti. Un dato chiaro: il futuro si gioca oggi.