È un vero capolavoro! Segna 32 gol, vince uno Scudetto da protagonista e vola in un club di Serie A

In superficie, sotto al sole, ci sono solo i pensieri coscienti. Le emozioni che sappiamo di provare, le idee che affiorano chiare e definite. Ma appena si scende, lo scenario cambia. Subito sotto, in quelle acque più scure e silenziose, si muovono correnti invisibili: è l'inconscio, dove ricordi e conoscenze sedimentano in attesa di riemergere. E chissà se quel 15 settembre, data dell'inizio del campionato di Under 15 Serie C, Emanuele Fatao Terranova pensava di poter arrivare a tutto questo. In un solo anno, di seguito: 32 gol da ala, vittoria dello Scudetto con il Lecco da protagonista e ora l'approdo in un club di Serie A, il Genoa. Probabilmente sì, se l'era già immaginato, magari nei sogni...

A 14 anni è il beniamino di un popolo intero! Segna 32 gol e vince uno Scudetto indimenticabile

Emanuele Fatao Terranova trascina il Lecco ad uno storico Tricolore a suon di gol e giocate elettrizzanti

VISTA MARE

Credere. Nei propri mezzi, nelle proprie capacità, anche quando gli altri dicono il contrario. Pensare. Di essere, o poter essere, il migliore, sempre. Saperlo, in ogni istante della vita e lavorare al massimo per poterlo far vedere a tutti. Dimostrare. Altrimenti tutto quanto detto antecedentemente risulta quasi inutile. 32 gol bastano? Probabilmente sì. Uno Scudetto e l'interesse di squadre di Serie A? Decisamente sì. Perché "Fatao Meravigliao" sulla fascia si sente a casa, è nella sua comfort zone, riesce ad esprimersi al meglio. E a partire dalla prossima stagione potrà farlo nel club più antico d'Italia: il Genoa.

COLPACCIO FIRMATO TRAPANI

Appena sbarcato al Genoa, Roberto Trapani non ha perso tempo. Il nuovo responsabile del settore giovanile rossoblù ha messo subito in mostra il proprio intuito, puntando forte su Emanuele Fatao Terranova. Un'operazione rapida, decisa, quasi chirurgica: Trapani ha riconosciuto il potenziale del giovane esterno destro e ha fatto in modo che il Genoa potesse assicurarselo prima che lo facessero altri. Emanuele non è un ragazzo qualunque, è un classe 2010 con le idee chiarissime su cosa fare con un pallone tra i piedi: prendere palla, puntare l'uomo, accelerare come se non esistesse un domani e concludere con freddezza. Sperando un giorno di farlo anche sotto i riflettori del Marassi...

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