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Lutto

A soli 66 anni ci lascia la bandiera di un'intera Regione, giocò tra i Prof e vinse anche da dirigente

Tanti anni da calciatore, poi l'avventura fuori dal campo anche come allenatore durata fino a pochissimo tempo fa

PRO VERCELLI SERIE C - MAURO CUSANO

Mauro Cusano, classe 1959, ha giocato nei Professionisti con il Treviso (Serie C1) e con la Pro Vercelli (Serie C2)

La sua carriera è stata semplicemente qualcosa di leggendario se rapportata a quello che ha fatto per la sua regione. Un territorio nel quale fare strada nel mondo del pallone è davvero difficile e dove negli ultimi 30 anni il calcio Professionistico non ha mai più messo piede. La Valle D'Aosta piange infatti Eufemio Cusano, per tutti Mauro, ex attaccante, allenatore e dirigente. La sua carriera ha avuto picchi negli anni '80 con un'annata al Treviso in Serie C1 prima di approdare alla Pro Vercelli in Serie C2. Poi quasi sempre e solo Valle. Fino all'ultima esperienza con l'Aosta 511, che aveva allenato nell'ultimo campionato di Seconda Categoria 2024-2025. La sua morte, avvenuta a 66 anni dopo una breve malattia, ha scosso profondamente l'intero panorama calcistico.



IL VIAGGIO DI UN CAMPIONE: DAI CAMPI DI PROVINCIA ALLA SERIE C1
Mauro Cusano ha iniziato a calcare i campi da gioco con le giovanili dell’Olimpia, per poi passare all’Aosta, dove ha militato in Promozione e nell'allora Serie D. La sua carriera ha preso il volo con il Treviso in C1 quando ancora non aveva 20 anni, un salto che ha segnato il suo ingresso tra i Professionisti. Ma come un attaccante che sa quando è il momento di rientrare in difesa, Cusano tornò all’Aosta in Interregionale. Ha giocato in C2 con la Pro Vercelli nella stagione 1984-1985 (una rete all'attivo, realizzata contro il Pergocrema) al fianco di un attaccante icona del calcio piemontese come Giovanni Gino, e ha chiuso successivamente la sua carriera tornando in Valle D'Aosta, prima al Saint Vincent Chatillon, poi al Fenusma. Un percorso che lo ha visto sempre protagonista, con la rapidità e l'opportunismo che lo contraddistinguevano negli ultimi 16 metri.

DALLA PANCHINA ALLA DIRIGENZA: UN LEADER NATO
Negli ultimi anni, il classe 1959 ha indossato i panni dell’allenatore e del dirigente, dimostrando che il suo talento non si limitava al rettangolo verde. Prima ha diretto a metà anni '90 il «vecchio» Aosta una volta tornato tra Eccellenza e Promozione, poi per due volte alla guida del PDHAE, ha portato la squadra fino ai play-off nazionali di Eccellenza. Ma il suo capolavoro è stato riportare una squadra della Valle d'Aosta tra i professionisti, vincendo la Serie D con il Vallée d'Aoste sotto la guida di Giovanni Zichella. Un direttore sportivo capace di leggere il gioco come pochi, e di costruire squadre vincenti con la stessa maestria con cui un artista dipinge un capolavoro.



UN ADDIO CHE UNISCE
Il mondo del calcio si stringe attorno alla famiglia di Mauro Cusano: la moglie Valeria e i figli Luca e Fabio, anch'essi legati al pallone come calciatori prima e dirigenti poi. I funerali si terranno lunedì 4 agosto alle 14.30 nella cattedrale di Aosta, un ultimo saluto a un uomo che ha dato tanto al calcio e che il calcio non dimenticherà mai. E che coinvolgerà certamente molti addetti ai lavori e appassionati di calcio. Cusano lascia un’eredità che va oltre i trofei e le promozioni. Lascia un esempio di dedizione e passione, un modello per chiunque voglia intraprendere una carriera nel calcio. La sua storia è quella di un uomo che ha fatto del calcio la sua vita, e che continuerà a vivere nei ricordi di chi lo ha conosciuto e ammirato.

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