Primavera 1
07 Agosto 2025
INTER-ATALANTA PRIMAVERA 1 • Marco Leandri e Anas El Mahboubi si affrontano a distanza ravvicinatissima
Due gol fantastici e 16 rigori. Tanto è servito per decidere la prima finalista del Mamma Cairo, torneo estivo organizzato dal Torino e riservato alla categoria Primavera. Una semifinale bellissima, con due autentiche perle e una serie finale dagli undici metri che ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Mica male, visto che siamo ancora ad agosto e la semifinale tra Inter e Atalanta andava abbinata chiaramente abbinata al termine "rodaggio". E rodaggio è stato, ma rodaggio vero. Con l'Inter che passa in vantaggio con un destro al volo da 30 metri di Della Mora. Bellezza? Rara, rarissima. E con l'Atalanta che pareggia a inizio secondo tempo con il nuovo acquisto Samir Mouisse (arriva dalla prima squadra del Villa Valle), fantastico a capitalizzare una bellissima azione corale inventata da Bono e rifinita da Gobbo. L'1-1 consegna il destino del match al dischetto, dove non sbaglia nessuno fino alla terza serie a oltranza. Sorino colpisce la traversa, Belli - anche lui nuovo acquisto, arriva dall'Albinoleffe - manda in finale la Dea.
Ritmi blandi, tante buone intenzioni ma poco ritmo in un primo tempo chiaramente condizionato dai carichi di lavoro oltre che dai gradi centigradi. Nell’Inter dei nuovi c’è solo Marello che si prende la paternità della fascia sinistra, nell’Atalanta il mancino Leandri (ex Brescia) che lavora sulla corsia laterale della Dea e il centrocampista Mouisse che si assesta sul centro-destra al fianco di Gariani con Mencaraglia a chiudere il trittico alle spalle del tridente guidato da Camara e completato dall’estro di Baldo e Bono. L’Atalanta parte col piglio giusto: bomba da fuori di Baldo che converge da sinistra e spara col destro, Taho respinge in qualche modo (9’). Ma l’Inter, nella seconda parte di un primo tempo abbastanza - e fisiologicamente - lento, al primo tentativo va in gol. E che gol: azione sulla destra e difesa del Torino che libera in maniera imprecisa, palla che arriva sul destro di Della Mora che con un tiro velenoso da 30 metri insacca nell’angolino basso alla sinistra di Zanchi (30’). Un capolavoro quello del terzino interista, che meglio di così non poteva cominciare la stagione che deve essere della consacrazione. Reazioni in casa Atalanta ne abbiamo? Certamente, almeno un paio: discesa e cross da sinistra di Leandri, traversone perfetto per Baldo che colpisce al volo trovando però un’altra respinta efficace di Taho (37’); iniziativa di Mouisse dalla destra, palla in orizzontale per il sinistro di Leandri e parata facile di Taho (45’). Ma non basta per pareggiarla.
INTER-ATALANTA PRIMAVERA 1 • Samir Mouisse rilancia, Filippo Cerpelletti gli sta ale calcagna
Arriva subito: istantanea, raffinata, letale. È l'azione più bella della partita e si tramuta nell'immediato 1-1 dell'Atalanta al rientro dagli spogliatoi: imbucata di Bono per Gobbo, inserimento perfetto e assist all’indietro per Mouisse, aggancio e destro incrociato dell’ex Villa Valle e la Dea pareggia (2' st). Il gol raffredda gli umori di un'Inter che con un El Mahboubi in più nel motore - al posto di uno spento Romano - faceva capire che era più alla ricerca del raddoppio che del mantenimento del gol di vantaggio. E allora a crescere sono i ragazzi di Bosi, sempre un po' macchinosi (e ci mancherebbe, è pur sempre calcio d'estate) ma terribilmente pericolosi quando accelerano il passo: Gariani consegna la palla a Mouisse e si lancia verso l’area, pallone di ritorno per lo stesso Gariani e conclusione volante bloccata da Taho in maniera plastica (12' st); azione manovrata che coinvolge la catena di destra, cross perfetto di Baldo e colpo di testa di Leandri alto di pochissimo (13' st). Una doppia occasione che consiglia a Carbone un quadruplo cambio che permette ai nerazzurri di riprendersi un po' di campo. Un po' di campo che diventerebbero praterie quando l'Atalanta rimane in dieci uomini per un rosso piuttosto severo sventolato a Rinaldi reo di aver fermato Zouin lanciato a rete (22' st). Praterie che diventano invece illusioni per un'Inter che nonostante l'uomo in più non solo non riesce a creare palle gol vere e proprie, ma anzi rischia pure la beffa nel finale: retropassaggio impreciso di Sorino intercettato da Mungari che una volta davanti a Taho sceglie la soluzione con l’esterno sinistro ma allarga troppo la conclusione (43' st). Ai rigori segnano tutti finché Sorino, alla terza serie a oltranza, non coglie la traversa. Belli, ex Albinoleffe, invece non tradisce. L'Inter giocherà la finalina, l'Atalanta sogna invece il trofeo.
INTER-ATALANTA 1-1 (9-8 dcr)
RETI (1-0, 1-1): 30’ Della Mora (I), 2’ st Mouisse (A).
SEQUENZA RIGORI: Humanes Gomez (I) gol, Mungari (A) gol, Putsen (I) gol, Steffanoni (A) gol, El Mahboubi (I) gol, Ramaj (A) gol, Kartelo (I) gol, Gobbo (A) gol, Cerpelletti (I) gol, Cakolli (A) gol, Maye (I) gol, Ruiz (A) gol, Strand (I) gol, Leandri (A) gol, Sorino (I) traversa, Belli (A) gol.
INTER (4-3-3): Taho, Della Mora (42’ st Conti), Garonetti, Nenna (27’ st Maye), Marello (14’ st Sorino); Venturini (14’ st Kartelo), Cerpelletti, Virtuani (14’ st Putsen); Zouin (27’ st Humanes Gomez), Kukulis (14’ st Strand), Romano (1’ st El Mahboubi). A disp. Pentima, Kangasniemi, La Torre. All. Carbone.
ATALANTA (4-3-3): Zanchi; Gobbo, Rinaldi, Ramaj, Leandri; Mouisse (37’ st Ruiz), Gariani (37’ st Belli), Mencaraglia (27’ st Mungari); Bono (27’ st Parmiggiani), Camara (14’ st Cakolli), Baldo (27’ st Steffanoni). A disp. Anelli, Aliprandi, Bilac, Damiano, Galafassi, Isoa, Percassi, Zaffalon. All. Bosi.
ARBITRO: Colombi di Livorno.
ASSISTENTI: Tranchida di Pisa e Della Bartola di Pisa.
ESPULSO: 22’ st Rinaldi (A).
AMMONITI: Nenna (I), Baldo (A), Putsen (I).