Le notti d’agosto non sono solo per le stelle cadenti. All’Adriatico, il 10 agosto 2025, è caduto il velo su un Pescara che ha le idee chiare, gambe leggere e un coraggio da bomber al 90’. Vince 1-0 contro il Rimini in Coppa Italia, passa il turno senza fronzoli e, soprattutto, alza il sipario sul classe 2006 Lorenzo Berardi, uno di casa, uno cresciuto con la maglia del Delfino addosso come una seconda pelle. E che ha avuto la grande soddisfazione di debuttare in prima squadra nella prima partita ufficiale della stagione.
LA NOTTE DELL’ADRIATICO Serata di coppa con brivido da calendario e qualche scossone nei dintorni: mentre altrove fa rumore l’eliminazione del Vicenza ad opera del Padova, all’
Adriatico nessuna sorpresa. Il
Pescara di
Vincenzo Vivarini fa quello che deve: regola il
Rimini 1-0 grazie ad un centro dell'esperto centrocampista
Luca Valzania, tiene il pallino dal primo all’ultimo minuto, non concede campo né ossigeno.
Partita tutt’altro che scontata, certo, ma gestita con
maturità da grande
squadra. L’obiettivo era passare, la strada era una, il
Pescara ci mette ordine e ritmo e la porta a casa come un contropiede giocato con testa alta e tempi giusti.
VIVARINI E IL 3-4-1-2: IDENTITÀ E CORAGGIO Vincenzo Vivarini mette sul tavolo un
3-4-1-2 che parla chiaro alla sua prima ufficiale sulla panchina del
Pescara: linee corte, densità in mezzo, gioco verticale quando serve e ampiezza costruita con i quinti. È uno spartito pensato per incastrare tasselli nuovi e responsabilizzare i
giovani. Getta nella mischia diversi volti freschi: tra questi spicca il portiere appena arrivato
Sebastiano Desplanches, ex Italia Under 21 e Palermo, e soprattutto l’
esordio dal primo minuto di
Leonardo Graziani, centrocampista classe 2005 acquistato a titolo definitivo dalla Roma. Una «scommessa» solo per modo di dire: la sua titolarità è un segnale a caratteri cubitali su come
Vivarini voglia accelerare l’integrazione dei nuovi e alzare l’asticella del coraggio. Quando l’allenatore ti mette lì, dall’inizio, in un
match a eliminazione diretta, non è un favore: è un’
investitura.
LORENZO BERARDI, IL RAGAZZO DELL’ADRIATICO
Segnatevela, la data: 10 agosto 2025. È il giorno dell’
esordio tra i professionisti di
Lorenzo Berardi. Il classe 2006 entra nei minuti finali al posto di
Cangiano e mette il primo timbro sul taccuino della prima
squadra. Ma il suo è un viaggio partito da lontano. Dopo tutta la trafila nel settore giovanile del
Pescara, nella stagione 2023-24 si fa notare in Primavera al primo anno in categoria: 27 presenze e 5 reti Numeri che per un ragazzo al primo giro su quel palcoscenico raccontano più di tante parole. L’ultima annata è quella della consacrazione: 29 presenze, 9 gol, e gli abruzzesi trascinati fino ai playoff di Primavera 2. Tradotto in gergo spogliatoio: personalità, fame,
calcio nelle vene. E poi la duttilità, che per un allenatore è oro fino: nasce esterno sinistro, ma sa muoversi da interno, all’occorrenza da trequartista o seconda punta.
GIOVANI E PROGETTO: SEGNALI FORTI Tra
Desplanches utilizzato da
Vivarini, l’
investitura di
Leonardo Graziani dal primo minuto e il battesimo di
Lorenzo Berardi, il messaggio è chiarissimo: il
Pescara vuole correre con gambe
giovani e idee chiare. Il mercato estivo ha portato innesti mirati e il club che non teme di mettere fiches importanti su profili in crescita.
Berardi, dal canto suo, è la cartolina più bella che il
vivaio potesse regalare in una notte di Coppa: uno di
Pescara, per il
Pescara, all’
Adriatico.
Vivarini si prende un passaggio del turno che vale ossigeno e fiducia, spinge sulle gambe dei nuovi e rifinisce i dettagli. La sensazione, nitida come un filtrante che spacca le linee, è che questa
squadra abbia già un’
identità riconoscibile. E quando l’
identità la ritrovi già ad agosto, spesso è lì che metti la prima pietra di qualcosa di serio.