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Udinese, colpo tra i pali per il futuro: arriva dalla Slovenia ed è l'erede di Handanovic

È un classe 2010, è un prodotto del vivaio del Maribor e gioca in Nazionale con quelli di due anni più grandi

Udinese, colpo tra i pali per l’Under 16: ecco il 2010 Ren Pirih dal Maribor

Chi ha detto che i grandi colpi si vedono solo in prima squadra? A volte il pallone racconta storie in anticipo, e quella di Ren Pirih suona già come un promemoria per tutti: il talento non ha età, ha coraggio. Udinese, settore giovanile attento e sguardo lungo, pesca dalla Slovenia un portiere classe 2010 che fa parlare di sé: Ren Pirih, cresciuto nel Maribor, il club dove nell’ultima stagione ha messo insieme 13 presenze con l’Under 17 giocando due anni sotto età. Due anni. Cosa significa? Che tra i pali non si è nascosto: ha occupato l’area come un veterano, entrando in una categoria più grande con la naturalezza di chi respira calcio.

DALLA SLOVENIA CON AMBIZIONE: I NUMERI CHE CONTANO
Pirih non arriva da anonimo: è nel giro delle nazionali giovanili della Slovenia e ha già collezionato cinque presenze. Cinque gettoni che, a quell’età, raccontano più di mille parole: affidabilità, continuità, spirito competitivo. Non è un dettaglio, è una traccia. E una traccia che porta dritta a Udine, dove troverà l’Under 16 bianconera guidata da Massimiliano Giatti. Un contesto tecnico in cui si lavora sul dettaglio, si affilano i fondamentali, si imparano tempi e letture: il terreno ideale per un portiere che ha già dimostrato di poter reggere il ritmo di un campionato a braccetto con ragazzi più grandi.



PERCHÉ QUESTO INNESTO È UN SEGNALE FORTE
Un portiere vive di centimetri e millimetri, di frazioni di secondo, ma la differenza – spesso – la fa la testa. Aver sommato 13 presenze nell’Under 17 del Maribor, due categorie sopra, racconta di personalità: uscire con i tempi giusti, accorciare lo spazio, comandare la difesa con voce e presenza. Quante volte diciamo che il ruolo del portiere è un mestiere solitario? Eppure, quando un 2010 siede su quel trono e non sbianca, vuol dire che il materiale c’è. Udinese ha letto il segnale e lo ha trasformato in un’operazione mirata: società attenta, reparto scouting sul pezzo, riflettori puntati sul ruolo più delicato del campo.

SOTTO LA GUIDA DI MASSIMILIANO GIATTI
Pirih vestirà il bianconero nell’Under 16 allenata da Massimiliano Giatti. Un nome, una garanzia metodologica per una tappa fondamentale della crescita. A quest’età si forgia il portiere moderno: piedi educati per la prima costruzione, schiena dritta sulla linea, coraggio nell’uscita alta, letture sull’attacco della profondità. Di cosa ha bisogno un ragazzo già passato dalla pressione dell’Under 17? Di contesto, di un disegno tattico chiaro, di allenamenti che trasformano l’istinto in abitudine. E a Udine, la lavagna c’è, il campo pure: Pirih troverà una palestra di qualità per consolidare ciò che ha già mostrato oltre confine.



UDINESE E LA VIA DEI DETTAGLI
Quando una società si muove sul mercato giovanile con precisione chirurgica, il messaggio è chiaro: si lavora sul domani agendo oggi. L’arrivo di Ren Pirih per l’Under 16 è l’ennesimo tassello di una costruzione che punta alla qualità nelle fondamenta. In quanti, a quell’età, possono dire di aver accumulato minutaggio due anni sopra? Pochi. E quei pochi sono spesso quelli che, con pazienza e metodo, scalano i gradini senza farsi venire il fiatone. A Udine troverà un contesto dove l’errore non è una macchia, ma un appunto sul quaderno; dove i guantoni raccontano la crescita seduta dopo seduta.

L’ATTESA GIUSTA, SENZA FRETTA MA SENZA PAURA
La porta dell’Under 16 bianconera, ora, ha un nuovo inquilino designato. Massimiliano Giatti avrà tra le mani un profilo estremamente promettente: la stagione dirà come e quanto. Fretta? Zero. Ambizione? Tanta. Il calcio dei ragazzi è un percorso a tappe: il campo si prende con i fatti, allenamento dopo allenamento, sabato dopo sabato. E Pirih arriva con credenziali chiare: Maribor, 13 presenze in Under 17 a due anni sotto età; Slovenia, cinque caps giovanili. Il resto lo fanno il lavoro, la cura del gesto, la cultura del dettaglio. Udine lo aspetta con i guantoni aperti.



IL SEGNALE CHE RESTA
Nel pieno dell’estate 2025, l’operazione Ren Pirih racconta che l’Udinese non smette di guardare lontano. E allora la domanda, volutamente retorica, è semplice: non è così che si costruiscono portieri veri? Con pazienza, con coraggio, con scelte mirate. La risposta, come sempre, arriverà dal campo. Intanto c’è un ragazzo del 2010 che lascia Maribor per abbracciare il bianconero, pronto a difendere una porta e a guadagnarsi fiducia metro dopo metro, uscita dopo uscita, parata dopo parata.

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