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Serie C

Il difensore scende dalla Serie A per cambiare il volto della retroguardia, carattere e letture sono le sue armi

Un prestito strategico in categoria inferiore per permettere al giocatore di esprimere al meglio il suo potenziale

TRENTO SERIE C - KEVIN MIRANDA

TRENTO SERIE C - Kevin Miranda, difensore classe 2003, nell'ultima stagione si è diviso tra Sassuolo e Monopoli (foto FB AC Trento 1921)

Un difensore di 21 anni cambiare il volto di una retroguardia. A Trento scommettono di sì. E non una scommessa qualunque: A.C. Trento 1921 srl ha annunciato l’arrivo, a titolo temporaneo, di Kevin Miranda dall’Unione Sportiva Sassuolo Calcio con un prestito che corre fino al 30 giugno 2026. Non il classico «sei mesi e via», ma un orizzonte lungo, di quelli che profumano di progetto. Il centrale nato a Piedimonte Matese (CE) il 10 marzo 2003 ha fiducia piena e tempo per mettere radici agli ordini del tecnico Luca Tabbiani.



IL PROFILO: UN CENTRALE CON CHILOMETRI VERI
Miranda non è un nome pescato a caso nel mazzo. È un centrale che ha macinato esperienza nelle categorie che fanno crescere davvero, passando per la Serie D, la Primavera e poi assaggiando la Serie A. Le sue prime falcate arrivano al Tre Pini Matese, quindi il salto al Cassino Calcio, dove esordisce in Serie D. È lì che prende confidenza con i duelli veri, quelli in cui l’errore non è un optional. Poi la chiamata che ti cambia la traiettoria: il settore giovanile del Sassuolo.



DAL VIVAIO NEROVERDE AL BATTESIMO IN A
Nella stagione 2020-2021, in maglia Sassuolo Under 18, Miranda colleziona 10 presenze. Un’annata di apprendimento, di posizionamenti e letture, mentre si scalda il motore. Nel biennio successivo va a pieno regime con la Primavera neroverde: 54 presenze e una rete. Numeri che raccontano continuità e affidabilità, due qualità che, per un centrale, pesano come gol dall’altra parte. La stagione 2022-2023, poi, è il giorno della patente «grandi»: debutto in Serie A con il Sassuolo nella gara contro l’Atalanta. A 20 anni, quando molti guardano ancora la Serie A in tv, lui ci mette gli scarpini dentro.



IL GIRO D’ITALIA TRA B E C: CATANZARO E MONOPOLI
Dopo il primo assaggio di massima serie arriva un passaggio chiave: trasferimento al Catanzaro in Serie B. Lì Miranda scende in campo in 10 occasioni, tastando con mano il ritmo di un torneo tostissimo, dove ogni punto è un braccio di ferro. La scorsa stagione, invece, il suo tempo si divide: da un lato il Sassuolo, in Serie B, con l’esordio anche in Coppa Italia contro il Milan; dall’altro il Monopoli, in Serie C, con 9 presenze. Può sembrare un curriculum da pendolare, ma in realtà è un tapis roulant che tempra carattere e letture. Ed è qui che il Trento può guadagnare metri: nel mettere in campo un centrale che ha già visto tante lavagne tattiche e tante sfide «uomo contro uomo». 

COSA ASPETTARSI: FAME, CONCORRENZA, CONTINUITÀ
Senza promettere la luna, ci si può attendere una crescita passaggio dopo passaggio. La concorrenza accende i dettagli: un tempo d’uscita, un corridoio chiuso, un duello vinto in area. La fame fa il resto. E la continuità, aggiungiamola pure, è la benzina che trasforma il potenziale in rendimento. Trento, con questa mossa, si è garantito un profilo che ha già toccato tutte le altezze del calcio italiano: ora la chiamata è quella di indossare la maglia, fare reparto e alzare la voce quando la palla scotta. Il mercato, spesso, è una partita a metà campo: vince chi occupa meglio gli spazi giusti. Qui lo spazio lo presidia un centrale del 2003, cresciuto nell’Unione Sportiva Sassuolo Calcio, di nome Kevin Miranda. A.C. Trento 1921 srl ha deciso di dargli una chiave importante. La porta, adesso, è lì: basta girarla con tempismo da difensore vero.

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