Primavera 1
16 Agosto 2025
Salem Albè, esterno destro classe 2007: nell'ultima stagione 27 presenze e 1 gol con ll'Under 18 del Milan
Chi ha detto che per brillare serve subito la ribalta dei grandi? A volte la luce migliore nasce nel vivaio, tra le linee di gesso dei campi Primavera, dove il talento si tempra e il carattere si forgia. È lì che Salem Albè, terzino italo-congolese classe ’07, ha messo giù mattoni importanti, uno dopo l’altro, fino a meritarsi il passaggio al Genoa. Sì, è ufficiale: Albè è un nuovo giocatore rossoblù. E la sensazione, più che un presentimento, è che questa mossa sia il suo vero calcio d’inizio verso il professionismo.
CHI È ALBÈ E PERCHÉ SE NE PARLA
Salem Albè non è un nome spuntato a caso dal taccuino degli osservatori. Classe 2007, sangue italo-congolese, profilo moderno: uno di quelli che sul binario laterale sanno accendere i fari e tenere alta l’intensità per novanta minuti. Talento? Certo. Ma soprattutto crescita costante, che nel settore giovanile vale quanto un gol al 90’. Nell’ultima stagione al Milan, Albè ha trascorso la maggior parte del tempo con l’Under 18, incasellando 27 presenze e segnano 1 gol. Numeri che raccontano affidabilità, prima ancora che brillantezza. Va detto: i risultati complessivi della squadra, sul piano strettamente sportivo, non sono stati eccellenti. Ma quante volte, nel calcio giovanile, il punteggio non fotografa il percorso di un singolo? Nel suo caso, rendimento e continuità hanno fatto rumore. Ha messo chilometri nelle gambe, scelte nella testa, e soprattutto ha dato l’impressione di essere sempre sul pezzo, partita dopo partita.
I PRIMI ASSAGGI DI PRIMAVERA 1 E IL BANCO DI PROVA EUROPEO
Quando la porta della Primavera 1 si è aperta, Albè non ha esitato: debutto a fine ottobre contro la Fiorentina, un palcoscenico che pesa perché alza ritmi e responsabilità. Ma la vera curva di apprendimento si è arricchita con l’Europa: l’esordio in Youth League contro il Brugge e, poco dopo, la partecipazione alla sfida contro il Real Madrid. Due tappe che, a livello internazionale, valgono come un esame di maturità anticipato. Chi non farebbe tesoro di partite così, dove ogni dettaglio viene esasperato e ogni lettura difensiva va eseguita a tempo di metronomo? È lì che capisci se puoi reggere il confronto, se sai cambiare marcia quando il pallone scotta.
COSA ASPETTARSI A GENOVA: SCALARE POSIZIONI CON FAME E DISCIPLINA
Il presente dice Genoa, la bussola punta alla Primavera. Ma la direzione è chiara: mettersi in vetrina, prendersi la fiducia, trasformare i minuti in mattoni per il futuro. Albè arriva con un bagaglio essenziale e già rodato: continuità, tenuta mentale, attitudine a reggere livelli diversi. La vera sfida, adesso, sarà legare efficacia difensiva e contributo in spinta, senza perdere equilibrio. Un terzino moderno non è solo un maratoneta sulla fascia: è un traduttore simultaneo tra fasi di gioco. Riesce a scegliere il tempo giusto, a leggere la palla e l’uomo, a non scomporsi quando l’azione si fa verticale. È qui che Salem potrà far vedere quanto velocemente impara.