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Primavera 1

Due gol subiti in 9 minuti, poi la rimonta in un finale assurdo: è una Juventus che non molla mai

Padoin fa il suo esordio sulla panchina bianconera con un 2-2 col Sassuolo: Lopez Comellas nel recupero evita la sconfitta

Juventus-Sassuolo Primavera 1

JUVENTUS-SASSUOLO PRIMAVERA 1 • Ivan Lopez Comellas e l'allenatore Simone Padoin (foto juventus.com)

Avete presente quelle partite che sembrano scapparti di mano in un amen? Venti minuti, due disattenzioni, due gol sul groppone e la sensazione che il sipario stia per calare troppo in fretta. A Vinovo, alla prima di campionato, la Juventus Primavera ha assaggiato il lato più crudo del calcio, quello che non perdona esitazioni. Dall’altra parte c’era il Sassuolo, una delle squadre più solide e preparate del Primavera 1, capace di trasformare l’emozione e la tensione iniziale dei bianconeri in cinismo d’alta scuola. Eppure, quando tutto sembrava indirizzato, ecco la reazione che non ti aspetti: da 0-2 a 2-2, un pareggio che suona come un ruggito.

UN INIZIO DA BRIVIDI: LA LEZIONE DEGLI EMILIANI
La formazione neroverde ha confermato le attese della vigilia. Squadra corta, organizzata, mentalmente dritta sul binario giusto: bastano due squilli per sfruttare altrettante disattenzioni della Juve e mettere la gara in discesa. Vinovo osserva, ammutolito, la maturità del Sassuolo, che sa quando colpire e come farlo. L’inerzia è tutta dalla parte degli ospiti, che nel primo spezzone di gara sembrano giocare con il pilota automatico inserito. Per i giovani bianconeri, invece, è una salita ripidissima: nervi da gestire, posizione da registrare, linee da accorciare. Il campionato si apre con un crash test. Traduzione: cross dalla sinistra di Frangella per Seminari, colpo di testa poderoso e Sassuolo in vantaggio (4'); rilancio in anticipo di Sibilano, sponda all'indietro di Kulla per Negri e sinistro clamoroso dalla distanza che si infila sotto la traversa per il 2-0 neroverde (9').



LA SCOSSA BIANCONERA: INTENSITÀ, RITMO E TESTA ALTA
Ma il bello del calcio, specie a questi livelli, è che la trama può cambiare con un giro d’orologio. La Juventus ci mette cuore e… chilometri. Al rientro dagli spogliatoi, la squadra alza i giri del motore, pressa più alta, accompagna l’azione con più uomini, gioca in avanti con convinzione. Il gol - bellissimo, di Biggi che si gira e batte Nyarko (41') - che riapre la sfida è la scintilla che rimette benzina nel serbatoio emotivo: a quel punto l’onda bianconera si fa costante, e negli ultimi minuti arriva anche il meritato 2-2: traversone perfetto dalla sinistra di Finocchiaro e zampata vincente di Lopez Comellas (47' st). Non è solo un pari, è una dichiarazione d’intenti: questa Juve non molla, rientra in partita come chi sa leggere i momenti e cambiare il copione. Il morale? In impennata. La classifica? Si muove, ma è la testa a fare il balzo vero.

PADOIN, LA BUSSOLA NELLO SPOGLIATOIO: «MI PORTO A CASA LA REAZIONE»
A fine gara, la voce di Simone Padoin suona come il suono di un metronomo che scandisce principi chiari. Il tecnico bianconero non cerca scuse, semmai appigli su cui costruire: «Sapevamo che sarebbe stato un debutto complicato. Il Sassuolo è una delle squadre peggiori da affrontare subito. ma ciò che mi porto a casa è la reazione: dopo i primi 20 minuti la squadra ha capito come stare in campo e ha lottato con lo spirito giusto. Il pareggio vale più di un punto e deve darci fiducia». Messaggio messo in lavagna, nero su bianco: la partita si legge, si aggiusta e si ribalta con l’intensità giusta. Non a caso Padoin rimarca l’importanza del gioco “a 2000 all’ora”, una spinta continua che esalta le qualità del gruppo. Traduzione: corsa, aggressività, idee verticali e quella ferocia buona che fa la differenza quando la palla scotta.

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LA ROTTA PER LE PROSSIME SFIDE
La Juventus riparte da qui, da una reazione che racconta un’identità in costruzione ma già riconoscibile. L’idea di andare “a 2000 all’ora” non è solo slogan: è la bussola per affrontare un campionato dove si passa in un attimo dall’apnea al respiro pieno. Vinovo ha fatto da cornice a una rimonta di carattere; il gruppo ha mostrato di saper stare in campo, aggiustando misure e intensità. La strada è lunga, ma quando impari a girare l’inerzia a tuo favore significa che stai imparando la grammatica del calcio vero. E allora, la domanda è: quanto lontano può arrivare una squadra che ha già capito come si rimonta?

IL TABELLINO
JUVENTUS-SASSUOLO 2-2
RETI (0-2, 2-2): 4' Seminari (S), 9' Negri (S), 41' Biggi (J), 47' st Lopez Comellas (J).
JUVENTUS (4-2-3-1): Huli 7, Bamballi 6.5, De Brul 6 (18' st Montero 6), Rizzo 5.5, Leone 6, Boufandar 6, Mazur 5.5 (8' st Milia 6), Elimoghale 6.5 (32' st Durmisi sv), Bellino 6 (32' st Djahl sv), Finocchiaro 7.5, Biggi 7 (8' st Lopez Comellas 7.5). A disp. Nava, Sylla, Bassino, Gielen, Repciuc, Sosna. All. Padoin 6.
SASSUOLO (4-3-1-2): Nyarko 6.5, Campani 6 (43' st Acatullo sv), Sibilano 6.5, Vezzosi 5, Benvenuti T. 5.5, Seminari 7.5, Tomsa 7 (43' st Barry sv), Frangella 7, Negri 7.5 (43' st Appiah sv), Kulla 6.5 (35' st Chiricallo sv), Sandro 6 (20' st Mussini 6). A disp. Lungu, Costabile, Cardascio, Amendola, Macchioni, Tampieri. All. Bigica 6.5.
ARBITRO: Dasso di Genova 6.5.
ASSISTENTI: El Hamdaoui di Novi Ligure e Mandarino di Alba-Bra.
AMMONITI: Elimoghale (J), Bellino (J), Montero (J), Campani (S), Benvenuti T. (S), Seminari (S), Kulla (S).

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