Primavera 1
18 Agosto 2025
ATALANTA-VERONA PRIMAVERA 1 • Samir Mouisse risponde alla doppietta di Vermesan e salva la Dea dalla sconfitta
Pochi mesi fa giocava nel Villa Valle, una squadra bergamasca che milita in Serie D. Oggi veste invece la maglia dell'Atalanta, e a Bergamo già lo amano. Lui è Samir Mouisse, è un centrocampista offensivo classe 2007 ed è anche l'uomo che salva la Dea dalla prima sconfitta stagionale (alla prima giornata). L'esordio in campionato della Primavera di Giovanni Bosi, infatti si stava tramutando in un incubo: il Verona che segna due volte con Vermesan, l'Atalanta che reagisce con Baldo ma poi rimane in dieci uomini. Nei minuti di recupero, la stoccata della vita: cross di Camara - un altro che ha spaccato la partita entrando dalla panchina - e colpo al volo del nuovo talento di casa Zingonia. È il gol del 2-2, il primo in campionato per un ragazzo che già nel calcio estivo (vedi gol con l'Inter al "Mamma e Papà Cairo") aveva attirato le attenzioni su di sé. E che ora non vuole smettere di sognare.
Magari per le alte temperature, forse per un po' di tensione, molto probabilmente perché un po' di rodaggio è sempre necessario. Fatto sta che il primo tempo del match è una noia mortale. Strano viste le forze in gioco nelle due squadre, ancora più strano se si pensa alla qualità dei singoli che Atalanta e Verona mettono in campo nella prima di campionato. È vero, nell'Hellas non c'è più Agbonifo per esempio, ma il 3-5-2 di Sammarco copre comunque benissimo il campo. Anche grazie a tre innesti interessanti: Feola (dal Como) completa il terzetto difensivo con Popovic e Tagne, Martini (dal Vicenza) si prende la fascia destra - a sinistra confermato De Battisti, il vecchio trittico Szimionas-Peci-Pavanati in mezzo - mentre davanti Akale, prelevato dal Lille, affianca Vermesan. Bosi invece va avanti con il 4-3-3 testato nel precampionato: i bresciani (Anelli in porta, Leandri a sinistra) giocano subito da titolari, Maffessoli e Ramaj guidano la retroguardia con Gobbo a destra, Steffanoni-Gariani-Mencaraglia è il tris di centrocampo e anche in avanti solo vecchie conoscenze con Baldo e Artesani ai lati di Cakolli. Premesse interessanti, ma risultati - eccezion fatta per un tentativo da fuori di Martini che sfila a lato - zero.
Che dà la scossa un po' a tutti. All'Atalanta, che comincia la ripresa alzando subito il ritmo in zona offensiva. Al Verona, che capisce che deve fare qualcosa in più rispetto al primo tempo. E pure - ma in modo negativo - al direttore di gara, che al primo fischio importante prende una topica davvero colossale: Akale trova spazio per incunearsi in area di rigore, Anelli va in uscita bassa e porta via il pallone all’attaccante francese ma incredibilmente l’arbitro concede il rigore, dagli undici metri Vermesan non sbaglia e porta avanti l’Hellas (7' st). Bosi richiama allora Cakolli e Artesani, inserisce Camara e Mouisse (volto nuovo arrivato dalla formazione dilettantistica bergamasca del Villa Valle), allarga Steffanoni sulla destra e torna al 3-4-2-1 della scorsa stagione. Cambiamenti? Immediati: cross di Leandri per l’altro esterno Steffanoni, palla a Mouisse che si libera con un tocco rapido sinistro-destro e scocca un mancino pericoloso ma inefficace (22' st). Conseguenze? Scontate: palla recuperata da Camara che si invola sulla destra, tiro basso e forte solamente respinto da Castagnini, Baldo da pochi passi si fa trovare al posto giusto e pareggia meritatamente i conti (27' st). Che la noia della prima parte di gara abbia lasciato il posto a una partita sempre più intrigante è già chiaro, ma se mai ce ne fosse bisogno ecco i fuochi d'artificio finali. Con il Verona che torna in vantaggio non appena si trova con l'uomo in più (espulso Leandri, secondo giallo rivedibile): giocata super di Peci sulla sinistra, incursione e cross pennellato al centro dell’area di rigore per Vermesan che di testa corregge sul secondo palo e segna il 2-1 (38' st). E con l'Atalanta che - dopo uno strappo e cross di Damiano, appena entrato, per la testa di Mungari che colpisce alto non di molto (42' st) - pareggia in pieno recupero: Camara si crea spazio sulla destra, punta Albertini ed effettua un traversone fantastico sul secondo palo dove sbuca Mouisse che colpisce al volo e fa 2-2 (46' st). La sveglia, però, suona ancora una volta: altra perla di Mouisse che si libera al cross e pennella col mancino una gran palla per Mungari, tiro al volo dell’ex Lecco e palla che sfila a lato di pochissimo (49' st). Sarebbe stato troppo? Forse sì, forse no.
ATALANTA-VERONA 2-2
RETI (0-1, 1-1, 1-2, 2-2): 7' st rig. Vermesan (V), 27' st Baldo (A), 38' st Vermesan (V), 46' st Mouisse (A).
ATALANTA (4-3-3): Anelli 5.5, Gobbo 7 (33' st Rinaldi A. 6), Maffessoli 6.5, Ramaj 6, Leandri 5.5, Steffanoni 6, Gariani 5.5, Mencaraglia 6 (41' st Damiano sv), Baldo 7 (33' st Mungari 6), Cakolli 5.5 (18' st Camara 7.5), Artesani 5.5 (18' st Mouisse 8). A disp. Sonzogni, Galafassi, Parmiggiani, Ruiz, Bono, Aliprandi. All. Bosi 6.
VERONA (3-5-2): Castagnini 6, Feola 6.5, Popovic 5.5, Tagne 5.5 (51' st Casagrande sv), Martini 6.5 (33' st Albertini 5.5), Szimionas 6, Peci 7.5 (40' st Mussola sv), Pavanati 6.5 (33' st De Rossi 5.5), De Battisti 5.5, Vermesan 8, Akale 7. A disp. Raccanello, Garofalo, Soragni, Vapore, Zanin, Stella, Varali. All. Sammarco 6.
ARBITRO: Guitaldi di Rimini 4.
ASSISTENTI: Nechita di Lecco e Daghetta di Lecco.
ESPULSI: 37' st Leandri (A), 51' st Gariani (A).
AMMONITI: Leandri (A), Gariani (A), Popovic (V), De Battisti (V).