Serie A
19 Agosto 2025
PANATHINAIKOS - Davide Calabria, terzino destro classe 1996, nell'ultima stagione in Serie A 7 presenze con il Milan e 11 con il Bologna
Non c'è nulla di più elettrizzante di una nuova partenza quando la carriera sembra già piena. Davide Calabria ha scelto Atene per rimettersi i guanti del combattente. Il 28enne bresciano, ex bandiera del Milan e reduce dall’esperienza al Bologna con 11 presenze e la Coppa Italia in bacheca, è atterrato in Grecia nella serata di sabato 16 agosto da svincolato di Serie A dopo ben 18 con i rossoneri. E ha messo nero su bianco: contratto triennale con il Panathinaikos, valido fino al 30 giugno 2028. Un colpo dal sapore europeo per i Verdi, una ripartenza a tutta fascia per un laterale che ama giocarsi le partite a campo aperto.
LA MAPPA DEL VIAGGIO: DA MILANO A BOLOGNA, FINO AD ATENE
Una metamorfosi sportiva, altro che semplice trasferimento. A gennaio la Supercoppa a Riyadh alzata con la fascia di capitano indosso, a febbraio il cambio maglia dal Milan al Bologna, oggi l’approdo ad Atene. Calabria, classe 1996, ha attraversato mesi da centrifuga: a Milano il ruolo di capitano morale, poi la scelta di misurarsi in un ambiente nuovo e affamato come quello rossoblù, agli ordini di Vincenzo Italiano, per chiudere la stagione con un trofeo e un minutaggio prezioso. Ora la Grecia: un campionato che corre, un club ambizioso, un pubblico caldo. Pronto a ripartire sulla corsia con le marce alte.
LE NOTTI DEI TROFEI: RIYADH E OLIMPICO, EMOZIONI DA BRIVIDI
Ricordi che pesano come scudetti. Il 6 gennaio, sotto il cielo di Riyadh, Davide Calabria ha sollevato la Supercoppa Italiana con il Milan al termine di una finale da romanzo: contro l’Inter, rimonta da 0-2 a 3-2 firmata dal guizzo finale di Tammy Abraham. Quattro mesi più tardi, altra notte che resta: l’Olimpico si tinge dei colori del Bologna e Calabria, entrato al 31’ della ripresa al posto di Holm, mette il suo timbro di energia sulla partita che porta in Emilia la Coppa Italia. Due fotogrammi, una sola idea: quando conta, lui c’è.