ALCIONE SERIE C - Filippo Cecchini, portiere classe 2006, arriva in prestito dall'Atalanta dopo una stagione in Serie D alla Pistoiese
Sbagliato dire che serva coraggio per affidare i guantoni a un classe 2006. Forse. Ma cosa succede quando quel 2006 ha già assaggiato la Serie B con il Lecco e, l’anno prima, ha chiuso la porta 16 volte in 30 partite con la Pistoiese in un campionato difficile come la Serie D? Succede che non parli più di semplice scommessa, ma di un colpo preparato con cura, a misura di reparto e di ambizione. L’Alcione Milano ha ufficializzato l’acquisizione, a titolo temporaneo, di Filippo Cecchini dall’Atalanta: un innesto che profuma di presente e, soprattutto, di futuro.
UN COLPO TRA I PALI: IDEA CHIARA, OBIETTIVO CENTRATO L’annuncio non lascia margini ai fraintendimenti: l’Alcione ha piazzato un colpo importante per il proprio reparto difensivo, mettendo in porta un profilo giovane ma già temprato. La formula è chiara – prestito dall’Atalanta – e racconta la volontà del club meneghino di alzare l’asticella con un talento su cui investire minuti, fiducia e continuità. Cecchini, classe 2006, arriva nel momento giusto nella rosa a disposizione del tecnico Giovanni Cusatis: età di costruzione, fame da spogliatoio, voglia di prendersi il posto «tra i legni» a suon di interventi e personalità.
IL BIGLIETTO DA VISITA: LECCO E SERIE B, IL TEST CHE VALE Nella stagione 2023-2024, Filippo Cecchini ha già annusato il calcio professionistico in Serie B con il Lecco. Non un dettaglio, ma un passaggio chiave nel suo percorso: perché certi campi, certi stadi, certi palloni pesano più di altri. È il banco di prova che separa il talento acerbo dal portiere che comincia a leggere le partite, a sentire la pressione e a governarla. L’Alcione Milano si porta in casa un ragazzo che ha avuto modo di toccare con mano il livello, di capire i tempi della categoria e di misurarsi con attaccanti, ritmi e responsabilità da grandi.
LA STAGIONE DELLA SOLIDITÀ: PISTOIESE, 30 PRESENZE E 16 PORTE SBARRATE Se la B con il Lecco è stato il battesimo del fuoco, la Pistoiese è stata la fucina in cui il carattere ha preso forma. Nella scorsa stagione, con la maglia arancione, Cecchini ha collezionato 30 presenze e tenuto inviolata la porta in 16 occasioni. Un numero che parla da solo. È la cartolina della costanza, della concentrazione, dell’attenzione ai dettagli: quei 90 minuti in cui il portiere è chiamato a essere regista silenzioso della linea, ultimo baluardo sull’onda lunga delle seconde palle, primo costruttore quando la squadra riparte dal basso. Una percentuale così, su 30 gettoni, non si spiega con la fortuna: si spiega con postura, letture, comunicazione con la difesa, gestione delle uscite e freddezza nei momenti chiave. La Pistoiese gli ha dato le chiavi della porta, Cecchini ha risposto tenendo la serratura ben oliata.
SCUOLA GRANDE: INTER E COMO, FONDAMENTA E PEDIGREE La carriera giovanile di Cecchini è un percorso dentro due piazze dal pedigree calcistico importante: Inter e Como. Maglie «pesanti», metodologie strutturate, quotidianità ad alto livello. Questo passaporto formativo non garantisce da solo il successo, ma consegna un set di strumenti di qualità: abitudine alla competizione interna, cura del dettaglio tecnico, cultura del lavoro. L’Alcione Milano investe così su un prodotto di scuole note per serietà e organizzazione, con l’Atalanta quasi a fare da tramite con il prestito che lo porta nella città del Duomo.
MILANO CHIAMA, CECCHINI RISPONDE: COSA CAMBIA PER IL REPARTO L’arrivo di Cecchini arricchisce ulteriormente il reparto dei portieri dell’Alcione, che vede anche la conferma del classe 2004 Federico Agazzi. In termini pratici? Più concorrenza, più soluzioni, più elasticità nella gestione delle partite e della stagione. Un classe 2006 ti offre anche margini di crescita quotidiani: puoi programmare, dosare, farlo salire di giri partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. È un profilo che può fungere da «spark» nello spogliatoio: i giovani con minuti veri nelle gambe, specie se hanno respirato la B e fatto il pieno di clean sheet, alzano l’intensità degli altri. La società, dal canto suo, ha accolto il nuovo estremo difensore con un benvenuto caloroso e una dichiarata fiducia nel suo percorso: un segnale che pesa quando devi mettere radici, capire subito ambiente e target.
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