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Era con le valigie pronte sul mercato, è diventato essenziale per la squadra: il ribaltone del centrocampista

Il giocatore passa da esubero a uomo chiave con una serie di atteggiamenti e prestazioni convincenti nel pre campionato

ASCOLI SERIE C - GIANLUCA CARPANI

ASCOLI SERIE C - Gianluca Carpani, centrocampista classe 1993, nella scorsa stagione 13 presenze e un gol con l'Ascoli dopo essere arrivato a gennaio dal Catania

Chi l’avrebbe mai detto? Quando il mercato sussurrava addio e il futuro di Gianluca Carpani sembrava scritto a matita, pronto a essere cancellata con un colpo di spugna, ecco il colpo di scena degno di un finale da cardiopalma. Il centrocampista di Ascoli, simbolo tenace dell’anima bianconera, ha imboccato la strada più difficile: quella del lavoro quotidiano, dei contrasti vinti senza clamore, delle prestazioni che da «bravo ragazzo» lo hanno riportato al centro del villaggio. Ribaltare le gerarchie? Fatto. Convincere il tecnico Francesco Tomei? Fatto. Allontanare le voci di cessione? Fatto, e con gli interessi. Adesso, per il giocatore, lo scenario è cambiato: da potenziale partente a pedina sempre più centrale nello scacchiere tattico della squadra.

DALLA PANCHINA ALLA RIBALTA: QUANDO IL DESTINO SI RISCRIVE IN ALLENAMENTO
Le voci di mercato lo davano già con una valigia pronta. La cessione appariva una formalità, una pratica da archiviare. Ma la storia del calcio è piena di ritorni inattesi, di sliding doors aperte al momento giusto. Carpani, giunto a metà della scorsa stagione dal Catania, ha scelto la strada del campo: impegno, concentrazione, disponibilità. Ha infilato una serie di prestazioni convincenti, non chiacchiere. E, pezzo dopo pezzo, ha rimesso il suo nome nella lista dei titolari potenziali, fino a conquistare di nuovo la fiducia dell’Ascoli. In uno spogliatoio dove i ruoli si definiscono con la fatica e la continuità, ha mostrato quella crescita costante che i tecnici non ignorano: quando il pallone scotta, lui non lo butta via; quando la partita s’ingarbuglia, lui si offre per scioglierla con scelte semplici e pulite. Da comprimario a protagonista: la ribalta, stavolta, se l’è guadagnata a suon di minuti utili e atteggiamento da professionista vero.


IL PATTO CON MISTER TOMEI: FIDUCIA, MERITO E GERARCHIE RIBALTATE
La fiducia è la moneta più preziosa in uno spogliatoio: non si compra, si conquista. Il tecnico Tomei lo sa bene. Di fronte a un giocatore che non molla, che macina campo e allenamenti, che dimostra con i fatti di meritare spazio, la risposta tecnica non può che essere coerente. Carpani ha ribaltato le gerarchie non con proclami, ma con coerenza. La sua crescita ha convinto lo staff tecnico a investire ancora su di lui, chiudendo la porta a ogni ipotesi di uscita. Non è solo una scelta sentimentale, perché i colori bianconeri ti segnano, certo, ma qui c’è soprattutto un criterio: merito e utilità. Un centrocampista che corre, contrasta, accompagna, alza il baricentro della squadra e, quando serve, fa legna per proteggere i compagni. Un profilo che torna comodo in più di un sistema di gioco, un jolly che puoi calare quando la partita ti chiede un cambio di passo o di ritmo.

L’ANIMA BIANCONERA: ATTACCAMENTO ALLA MAGLIA E IDENTITÀ DI SQUADRA
Ascoli è casa. E quando giochi nella tua città, la maglia pesa il doppio ma ti spinge il triplo. Gianluca Carpani incarna quell’anima bianconera che si nutre di senso d’appartenenza, orgoglio, sudore. Lo vedi nei duelli a centrocampo, nelle corse a perdifiato per recuperare palla, nel modo in cui si mette al servizio del collettivo. Il suo spirito combattivo non è folclore: è benzina per la squadra e collante per lo spogliatoio. I tifosi lo sanno e lo sentono: se c’è un giocatore capace di accendere la piazza con l’esempio, è proprio quello che non dà nulla per scontato e si guadagna tutto. Da qui nasce la possibilità concreta che questa sia la stagione della definitiva consacrazione. Non c’è bisogno di slogan: basta lo sguardo con cui affronta ogni sfida, da una palla vagante a un ribaltamento di fronte. L’Ascoli ritrova così un riferimento tecnico ed emotivo, una bussola in mezzo al traffico del centrocampo.

DALL’ADDIO ANNUNCIATO AL RISCATTO: UNA STORIA CHE PARLA A TUTTO IL GRUPPO
È il bello di questa svolta: non riguarda solo Gianluca Carpani. Riguarda l’Ascoli intero. Le storie di riscatto sono benzina anche per i compagni: spiegano che la porta resta aperta per chi ci prova, che lo status non è scolpito nella pietra, che le gerarchie si guadagnano e si possono ribaltare. Se a inizio estate la cessione sembrava scontata, oggi il club bianconero si ritrova in casa un giocatore rigenerato, che ha trasformato un bivio in una rampa di lancio. Che cosa serve per restare su questa scia? Le stesse cose che lo hanno riportato al centro: continuità, fame, disciplina. Il pubblico lo apprezza, lo sente vicino; lo staff tecnico ci crede; il tecnico Tomei gli affida compiti via via più responsabilizzanti. Non è un premio alle intenzioni, ma alla sostanza. Ci sono dunque tutte le condizioni per vivere una stagione migliore della precedente.

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