Serie C
20 Agosto 2025
Alessandro Romairone, attaccante classe 1999, con la Pro Vercelli nella stagione 2024-2025 ha totalizzato 16 presenze e un gol tra campionato e play out
Il suo profilo è quello di una punta duttile, pronta a sgomitare tra i difensori, a fare la guerra sul fronte e a scivolare sull’esterno quando serve? Sul mercato degli svincolati c’è un nome che ha macinato chilometri e presenze tra Serie C e Serie D: Alessandro Romairone. Nato a Vercelli il 5 dicembre 1999, 1,80 di altezza, fisico asciutto e una scheda che racconta esperienze e resistenza, dal 1° luglio 2025 è ufficialmente svincolato dopo l’ultima parentesi con la Pro Vercelli. Una di quelle occasioni a costo di cartellino zero che fanno drizzare le antenne a direttori sportivi e allenatori in cerca di un profilo affidabile e malleabile. Il classico attaccante che cambia fascia come un esterno a tutta, senza perdere il senso dell’area.
L’ULTIMA STAGIONE 2024-2025: TRA PRO VERCELLI E PRATO
Annata spartiacque, l’ultima. In Serie C, con la Pro Vercelli, Romairone si è distinto per la rete che ha fatto vincere la squadra della sua città la partita di ritorno dei play out contro la Pro Patria lo scorso 17 maggio. Un 1-0 che ha pareggiato lo stesso risultato negativo dell'andata e che ha salvato i vercellesi per il miglior piazzamento in classifica. Il giocatore era arrivato nel mercato invernale dopo aver militato nel Prato in Serie D nella prima parte di stagione. Una stagione vissuta su due fronti, con l’elasticità mentale di chi sa cambiare maglia a partita in corso senza perdere lo spessore competitivo. Un modo per tenere alta la cadenza, rimanere sul pezzo e farsi trovare pronto quando la palla scotta. E con la grande gioia finale delle rete decisiva nei play out.
2023-2024: SAMBENEDETTESE E POI GROSSETO
Nella stagione ancora precedente prima Sambenedettese, poi Grosseto: due piazze che parlano calcio con il ritmo del mare e la concretezza della Maremma. Con la Sambenedettese, Romairone ha collezionato 11 presenze in Serie D e 1 in Coppa Italia Serie D; con il trasferimento al Grosseto ha sommato 18 presenze in D, 1 nei playoff di Serie D e 2 in Coppa Italia Serie D. Tradotto: continuità di impiego, adattamento a contesti diversi e familiarità con l’aria densa delle partite che contano, tra campionato, coppa e spareggi.
IL BIENNIO AL DERTHONA: 65 PRESENZE DI SOSTANZA
Tra 2021-2022 e 2022-2023, la tappa che spesso definisce un giocatore: Derthona. Qui il contachilometri sale forte, con un totale di 65 presenze tra Serie D, playout e Coppa Italia Serie D. È il tipo di curriculum che racconta solidità, senso del gruppo e capacità di reggere il peso delle settimane lunghe, quelle in cui si gioca per la classifica e per la pelle. Quando serve sporcare i pantaloncini, Romairone non tira indietro la gamba: il dato delle presenze, più di ogni aggettivo, dice che l’allenatore ci ha contato davvero dopo la temporanea fine dell'avventura tra i Professionisti per l'attaccante classe 1999.
LE TRACCE IN SERIE C: PRO VERCELLI E LE GIOVANILI
La Serie C non era infatti sconosciuta. Con la Pro Vercelli, Romairone ha messo insieme 43 presenze in più occasioni: numeri che tessono un filo rosso con la sua città e con una maglia che conosce da vicino fin dalle giovanili. Il percorso nasce e cresce in ambienti dove il talento si lucida. Pro Vercelli Under 15 e Under 17 per la base, poi Sassuolo e Genoa in Primavera: scuole di calcio diverse, ma accomunate dall’attenzione al dettaglio. Qui si sviluppano fondamentali, mentalità e quell’ordine in campo che fa la differenza quando il ritmo sale e la partita diventa una scacchiera a tempo.
PERCHÉ PUÒ ESSERE UN COLPO INTELLIGENTE PER CHI CERCA UN «NOVE»
Domanda da direttore sportivo: conviene puntarci? Lo status di svincolato dal 1° luglio 2025 taglia il nodo del cartellino. Il bagaglio di presenze tra Serie C e Serie D è la prova del fuoco già affrontata. Chi cerca un attaccante che non si spaventa di fronte alle marcature a uomo, che accetta il corpo a corpo e che può interpretare anche la fascia, qui trova una soluzione «plug and play». E nel calcio reale, dove il tempo è tiranno e i risultati servono ieri, partire da una base collaudata è spesso l’assist più semplice per andare in porta.