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Serie D

Colpo in prospettiva! Milan, ecco il difensore del futuro: è un classe 2009 e arriva dall'Austria

I rossoneri lo hanno prelevato da Wolfsberger: è di origini bosniache e farà parte della formazione di Massimo Oddo

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Ma quanto può essere grande l’eco di un “sì” detto a 16 anni? Nel calcio, quando quel “sì” profuma di maglia rossonera, può rimbombare a lungo. La società rossonera ha pubblicato sui propri canali ufficiali la nota sull’acquisto di Dino Kurbegovic, classe 2009, strappato al Wolfsberger dopo una stagione da 22 gare e 1 gol nell’Under 16. Austriaco, d’origine bosniaca, Kurbegovic si aggregherà al Milan Futuro in Serie D: una scelta precisa, quasi un passaggio di testimone tra il calcio giovanile e il primo calcio dei grandi. E a rinsaldare il peso della decisione, ecco il cuore del comunicato: «Il difensore, nato nel 2009, ha scelto di legarsi ai colori rossoneri».



UN COLPO CHE GUARDA LONTANO
Siamo davanti a una mossa di scacchi, non a un colpo di teatro last minute. Perché puntare su un difensore del 2009? Perché le partite si vincono anche molto prima del fischio d’inizio: si vincono nelle scelte, nella programmazione, nell’idea che il domani si costruisca oggi. L’arrivo di Dino Kurbegovic è il lancio lungo che prepara l’azione decisiva: un investimento misurato sul tempo, calibrato sulla crescita. Il dossier parla chiaro: Wolfsberger, Under 16, 22 presenze, 1 gol. Numeri asciutti, ma sufficienti per tracciare una sagoma tecnica: un difensore che c’è, che macina minuti, che timbra pure una rete: dettaglio che, per chi indossa la corazza della retroguardia, suggerisce personalità e partecipazione. E allora la domanda sorge spontanea: cosa intravede il Milan in questo ragazzo austriaco di origine bosniaca? Forza mentale, gamba, applicazione tattica? Tutto questo, verosimilmente, è racchiuso nella scommessa, anche se i rossoneri si limitano all’essenziale. L’essenziale, nel calcio, spesso vale più di mille discorsi.



L’IDENTIKIT: ESSENZIALE MA ELOQUENTE
Difensore, classe 2009: due coordinate che dicono età e ruolo, ma soprattutto rotta. La provenienza dal Wolfsberger – terreno fertile per far sbocciare giovani in un contesto competitivo – e l’impiego fisso nell’Under 16 raccontano di un ragazzo che ha già assaggiato ritmo e responsabilità. Ventidue partite in una stagione a quell’età non sono una passeggiata: significa essere dentro alle rotazioni, meritare fiducia, saper stare in campo. Il gol? Un timbro che vale come un segnale luminoso: attenzione, qui non c’è solo protezione del fortino, c’è anche la voglia di spingere quando serve. “Austriaco, d’origine bosniaca”: un incrocio culturale che nel calcio spesso diventa miscela interessante. Ordine e disciplina, con quel pizzico di ardore che ti spinge al duello e alla seconda palla. Se sei un difensore, sono qualità che non si discutono: si affinano, si incanalano, si trasformano in abitudini.

LA SCELTA DEL MILAN FUTURO IN SERIE D
Aggregrarsi al Milan Futuro in Serie D è una porta d’ingresso robusta, un varco verso il professionismo. Qui gli avversari graffiano, i duelli pesano, gli errori presentano subito il conto. Per un classe 2009, il salto di contesto vale come un master accelerato: si passa dal calcio a specchio tra coetanei a un campo dove il mestiere degli altri si sente nella marcatura, nel corpo a corpo, nella gestione della pressione. Il club rossonero, annunciando l’operazione sui propri canali ufficiali, ha tracciato la traiettoria: prima l’impatto con il ritmo dei grandi, poi il percorso di maturazione. Sì, perché la Serie D è il tornello dove si autenticano carattere e identità. E non a caso la comunicazione resta sobria, chirurgica: «Il difensore, nato nel 2009, ha scelto di legarsi ai colori rossoneri». Tutto il resto lo dirà il campo, come deve essere.

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