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Atalanta, 197 centimetri di futuro già in casa: il difensore sloveno firma fino al 2029!

Contratto prolungato per il classe 2007: arrivato dal Maribor, ha anche il passaporto tedesco

atalanta, blindato max bilac fino al 2029: 197 cm di futuro tra slovenia e germania

Max Alexandre Bilac, difensore sloveno-tedesco classe 2007 fresco di firma su un contratto fino al 2029

Ma quanto vale un metro e novantasette di prospettiva, quando hai 17 anni e il cielo come limite? L’Atalanta ha risposto sul campo e sulla carta: Max Alexandre Bilac rinnova fino al 2029. Una firma che non è solo inchiostro, ma una dichiarazione d’intenti della Dea: investire, proteggere, far crescere. Perché a Zingonia non si aspettano i campioni, li si costruisce, centimetro dopo centimetro, dettaglio dopo dettaglio.

UN RINNOVO CHE PARLA DI PROGETTO
L’Atalanta ha deciso di blindare uno dei suoi talenti più interessanti della Next Gen: Max Alexandre Bilac prolunga fino al 2029. Un orizzonte lungo, da grande club che guarda oltre il prossimo weekend. La società bergamasca, da anni sinonimo di valorizzazione dei giovani, manda un segnale chiaro: si scommette forte sulla qualità tecnica, sulla fisicità e sul potenziale di un profilo che profuma di futuro. E se il rinnovo arriva dopo pochi mesi dall’arrivo, significa che a Zingonia hanno visto qualcosa che merita tempo e fiducia.



CHI È MAX ALEXANDRE BILAC
Classe 2007, nato il 14 maggio, Bilac è un difensore centrale di origine slovena che fa della struttura fisica il suo biglietto da visita: 197 centimetri d’altezza, presenza che in area diventa faro e diga, a seconda del bisogno. Il gioco aereo? Un asset, non un semplice dettaglio. Ma non c’è solo la quota centimetri: c’è un senso della posizione già maturo, c’è attitudine a leggere la profondità e a mettere il corpo dove scotta. È il tipo di centrale che, quando la palla si alza e l’area si affolla, diventa calamita e semaforo: attira i palloni, dà il verde ai compagni, mette il rosso agli avversari.

DA MARIBOR A ZINGONIA: IL VIAGGIO GIUSTO
L’estate del 2024 è stata la sua porta d’ingresso nel mondo Atalanta. Dalla Slovenia, precisamente dal Maribor, a Zingonia: un trasloco che sa di upgrade tecnico e culturale. Entrare nel laboratorio nerazzurro significa imparare un calcio di dettagli, di tempi, di postura. E le prime risposte sono arrivate: con la Primavera allenata da Bosi ha collezionato quattro presenze. Poche? Dipende dal cronometro con cui si misura un ragazzo. Quanto basta, però, per convincere staff tecnico e dirigenza a “mettergli la maglia addosso” fino al 2029. Quando la fiducia è così netta, la strada si disegna da sola.



IL DOPPIO PASSAPORTO CHE ACCENDE I RADAR
C’è poi un dettaglio che rende il dossier Bilac ancora più intrigante: attualmente nel giro delle selezioni giovanili slovene, il difensore possiede anche passaporto tedesco. E qui la mediana si fa scivolosa per chiunque voglia entrare in tackle: se la crescita continuerà, non è da escludere che la Germania provi a convincerlo a cambiare rappresentativa. Un bivio internazionale che aggiunge pepe al suo profilo. È il classico “bel problema”: quando due scuole calcistiche importanti ti mettono gli occhi addosso, significa che la materia prima c’è e profuma di alta quota.

FISICO, TESTA, MARGINI: IL PACCHETTO NEXT GEN
Bilac è oggi l’istantanea di ciò che l’Atalanta cerca in un centrale moderno: imponenza, timing aereo, senso della posizione e ampi margini di miglioramento. È ancora un under, certo, ma non un under qualunque: uno di quelli che, se accompagnati bene, imparano a usare i 197 cm non solo per spazzare, ma per guidare. Perché un centrale non è solo una barriera, è un architetto della linea, un direttore d’orchestra del reparto. E in un ambiente come Zingonia, dove il manuale del difensore si studia ogni giorno, il potenziale può diventare mestiere.



PERCHÉ QUESTA FIRMA CONTA DAVVERO
Domanda da bar e da bordo campo: cosa significa davvero blindare un giovane 2007 fino al 2029? Significa creare continuità tecnica, programmare un percorso, proteggere un asset. Significa anche lanciare un messaggio al gruppo: se dimostri, qui ti danno strada. Ma, soprattutto, significa che l’Atalanta vede in Bilac un progetto di difensore su cui valga la pena investire tempo e risorse.

LO SGUARDO OLTRE L’ORIZZONTE
Le prossime tappe? Consolidare minutaggio e responsabilità con la Primavera, crescere nella gestione dell’uno contro uno e nella prima costruzione, affinare le letture sui palloni alle spalle. Il resto lo dirà il campo, giudice severo ma giusto. Nel frattempo, il cartello è appeso: «Max Alexandre Bilac, proprietà Atalanta fino al 2029». E a Zingonia, tra Slovenia e Germania che osservano, il futuro ha trovato casa.

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