Serie C
22 Agosto 2025
UNION BRESCIA SERIE C - Mattia Valente, attaccante classe 2006, nella scorsa ha giocato per il Cassino in Serie D partecipando anche alla Viareggio Cup con la Rappresentativa Under 19 LND (foto lnd.it
Non sta scritto da nessuna parte che dalla Serie D non si possa spiccare il volo. Quando talento, lavoro e fiuto si incrociano all’altezza dell’area di rigore, il pallone prende traiettorie impreviste e s’infila dritto nel sette. È la fotografia perfetta del viaggio di Mattia Valente, classe 2006, possente attaccante cassinate che lascia l’ASD Cassino Calcio e firma con l’Union Brescia, approdando tra i professionisti in Serie C. Un trasferimento a titolo definitivo che vale come un cartellino rosso alla diffidenza: la D sa ancora lanciare, eccome.
UNION BRESCIA, PERCHÉ ADESSO
Per l’Union Brescia l’operazione sa di investimento intelligente: prendi un 2006 che ha già assaggiato la durezza della D e lo porti in un contesto professionistico. Non c’è bisogno di annunciare il mondo: basta fissare l’obiettivo, mettere Valente nelle condizioni di lavorare forte agli ordini del tecnico Aimo Diana e dargli minuti veri, al momento giusto. La parola magica? Tempo. Un centravanti si affina con chilometri e ripetizioni: movimenti a memoria, riferimenti con compagni e mister, lettura delle seconde palle. Se le premesse sono quelle raccontate dal campo, l’Union Brescia si è assicurata un profilo su cui scommettere con convinzione.
PROSPETTIVA E RESPONSABILITÀ: LA SFIDA DEL 2006
Classe 2006 significa giovane, giovanissimo, ma ormai nel calcio attuale l’età è una riga di matita, non una recinzione. La responsabilità è doppia: dimostrare subito attitudine e capacità di apprendere, senza bruciare tappe. È il mestiere del 9 a chiedere i suoi tributi: l’errore è pesante, il gol vale doppio. Ma proprio qui si misura la tempra. Valente arriva con il vento buono: fiducia della nuova società, riconoscimento del lavoro fatto dal Cassino, la spinta di chi ha creduto in lui e una motivazione che fa rima con opportunità. La partita più importante è già cominciata.