Un raddoppio al momento giusto vale tanto. Eccome. Nel calcio, come nella vita, quando alzi la testa e trovi due soluzioni nuove nello stesso istante, senti che l’inerzia sta girando dalla tua parte. Il Cosenza piazza una doppia firma pesante: Nicolò Contiliano e Antonio Ferrara entrano nel branco e si mettono immediatamente a disposizione del tecnico Antonio Buscè. Uno per la cabina di regia di centrocampo, l’altro per blindare la retroguardia. Due innesti che profumano di idee chiare, equilibrio e profondità di rosa. I Lupi alzano così il volume sul mercato.
DOPPIA FIRMA, DOPPIA DIREZIONE: MUSCOLI E CERVELLO Il club ha chiuso due operazioni lineari e mirate. Da una parte
Nicolò Contiliano, centrocampista nato a Trapani il 6 agosto 2004, reduce dall’ultima stagione in Serie C con il
Carpi, cresciuto e lanciato tra i professionisti con la
SPAL, sempre in Serie C. Contratto fino al 30 giugno 2027: un orizzonte lungo, la classica mossa che sa di
investimento, fiducia e
programmazione. Dall’altra lato della lavagna,
Antonio Ferrara, difensore nato a Vallo della Lucania il 3 marzo 1999, nell’ultima stagione al Benevento in Serie C, passato in carriera anche da
Agropoli, Caronnese e
Taranto tra Serie D e Serie C. Arriva in
prestito con diritto di riscatto a favore dei Lupi: formula intelligente, che permette di testare sul campo e di affondare il colpo definitivo se la sinergia scocca al primo passaggio.
NICOLÒ CONTILIANO, IL PASSO GIUSTO TRA GIOVENTÙ E MATURITÀ Cosa racconta il profilo di
Contiliano? Che il
Cosenza guarda avanti. Classe 2004, ma già con chilometri veri nelle gambe tra
SPAL e
Carpi, due piazze che in Serie C non regalano nulla. Un centrocampista che porta freschezza, ritmo e quella fame che sposta gli equilibri nei duelli del
centrocampo, il cuore del campo dove si comanda la partita come un regista che detta i tempi dal podio. Il contratto al 30 giugno 2027 è la nota musicale che resta in testa: significa tempo per crescere, inserirsi, diventare una pedina che fa la differenza. E, dettaglio non secondario, sarà da subito a disposizione di
Buscè: zero rodaggi burocratici, pedalare e mettersi in scia al gruppo.
ANTONIO FERRARA, IL CENTRALE CHE PORTA ORDINE E SOLIDITÀ E dietro? Qui entra in scena
Antonio Ferrara. Difensore formato all’attrito dei campi veri, quelli dove la paglia brucia e le partite si vincono sui dettagli:
Agropoli, Caronnese, Taranto, fino al
Benevento in Serie C nell’ultima stagione. Una trafila che racconta di affidabilità, letture, senso della posizione. La formula del
prestito con diritto di riscatto è un assist per tutti: il
Cosenza aggiunge centimetri e attenzione nella linea, i Lupi possono valutare sul medio periodo, il giocatore ha la chance di mordere subito la competizione e scalare le gerarchie. Anche lui, parola chiave: subito. Pronto per
Buscè, pronto per stare nella linea, pronto per alzare il muro quando la partita s’imbizzarrisce.
MISTER BUSCÈ E LE NUOVE CARTE NEL MAZZO Che cosa cambia per l’allenatore? Tanto, se non tutto. Con
Contiliano in mezzo,
Buscè può alternare registro e intensità, scegliendo a seconda dell’avversario se alzare la pressione o addormentare il ritmo con un giro palla più ragionato. Non è forse questo il bello del calcio moderno, avere soluzioni e cambiare spartito senza perdere l’
identità? In difesa, con
Ferrara, entrano centimetri, duelli aerei e
solidità nei corpo a corpo: quelle situazioni che spesso decidono i finali di gara, le palle inattive, l’ultimo tackle in area quando l’arbitro sta per fischiare. La rosa guadagna profondità, le rotazioni diventano più credibili, e in settimana gli allenamenti si alzano di tono:
competizione interna, stimoli, ritmo. È la benzina verde di un gruppo che vuole crescere.