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Dalle giovanili in Italia alla Serie A in Svizzera: scommessa internazionale per il portiere italo-brasiliano

Il Basilea acquista dal Bologna il classe 2008 passato anche per il vivaio dell'Inter

renato d’autilia dal bologna al basilea: la scommessa internazionale di un portiere 2008

foto instagram @renatowd1

Domanda secca: quanta personalità ci vuole, a 17 anni, per cambiare porta, Paese e orizzonte in un colpo solo? Renato Widmer D’Autilia non cerca il passaggio laterale: sceglie la verticalizzazione, palla lunga e correre. Il Bologna lo saluta, il Basilea lo abbraccia. Cessione a titolo definitivo, primo viaggio europeo lontano dall’Italia per un portiere classe 2008 che ha già imparato a parare più della semplice palla: ha parato aspettative, pressioni e salti di categoria come fossero cross in area piccola.

DALLE RADICI A SALVADOR DE BAHIA AL PRIMO TUFFO ITALIANO
Nato a Salvador de Bahia, in Brasile, da madre brasiliana e padre italiano, Widmer D’Autilia nel 2019 compie la sua prima grande uscita dai pali: si trasferisce in Italia. È l’Inter a prenderlo per mano tra i professionisti, offrendogli le prime esperienze nel settore giovanile. Un’accoglienza che pesa come una parata al 90’: perché entrare subito in un percorso strutturato significa imparare presto linguaggio, tempi e dettagli del ruolo.



IL PASSAGGIO AL BOLOGNA E TRE STAGIONI PER LASCIARE IL SEGNO
Dall’Inter al Bologna il passo non è stato solo geografico, ma di crescita. In rossoblù Widmer D’Autilia trascorre tre stagioni che raccontano di un portiere che non ha paura di alzare l’asticella. Nel primo anno con l’Under 15 il suo nome si accende: stagione brillante e accesso ai playoff. È lì che si annusa il carattere, quel mix di reattività e testa fredda che nei numeri uno fa tutta la differenza.

LA PROMOZIONE LAMPO: DALLA UNDER 15 DIRETTAMENTE ALLA UNDER 17
Le prestazioni convincono lo staff a spingere l’acceleratore: niente Under 16, salto diretto all’Under 17. Una scelta che nel calcio giovanile vale come un filtrante nello stretto: fiducia piena, responsabilità maggiore, margine d’errore che si assottiglia. E Widmer D’Autilia ovviamente non tradisce: disputa un campionato di altissimo livello, confermando che il suo istinto tra i pali non è un fuoco di paglia ma una fiamma che regge il vento.

L’UNDER 18 E LA PROVA DELLA CONTINUITÀ
Nell’ultima stagione veste i guanti dell’Under 18 del Bologna e colleziona 23 presenze complessive. Ventitré partite non sono un numero buttato lì: sono la cartina di tornasole della continuità, la partita dopo partita in cui si sedimentano letture, tempi di uscita, costruzione dal basso e leadership silenziosa. Se la Under 15 accendeva il faro e la Under 17 ne misurava l’intensità, la Under 18 ha fatto da banco di prova settimanale, confermandolo tra i prospetti più interessanti del settore giovanile emiliano.



IL BASILEA CHIAMA: PRIMO BANCO DI PROVA EUROPEO
E adesso? Adesso la palla gira in Svizzera. Il Basilea ha deciso di puntare forte su di lui, investendo una cifra significativa per assicurarsene le prestazioni. È una mossa da squadra che intravede prospetto e potenziale, e che non ha paura di farlo crescere in un contesto europeo. Per Widmer D’Autilia è il primo viaggio fuori dall’Italia, Brasile a parte ovviamente: cambia il campionato, cambia l’ambiente, ma il rettangolo verde resta uguale ovunque. E lì, dove contano riflessi, postura e tempi, lui ha già dimostrato di avere carattere e qualità. A 17 anni, questo passaggio è più di un trasferimento: è un test di maturità, la prima vera partita internazionale della sua giovane carriera.

COSA CI RACCONTA IL SUO PERCORSO
La storia recente del portiere nato a Salvador de Bahia ruota attorno a tre concetti chiave: fiducia, crescita, resilienza. La fiducia di chi, come l’Inter, lo ha accolto nel settore giovanile italiano, e di chi, come il Bologna, lo ha fatto correre spedito nel percorso, anche bruciando le tappe con il salto diretto alla Under 17. La crescita, testimoniata dalla stagione in Under 18 da 23 presenze. La resilienza, che sta nelle convocazioni con la Nazionale italiana giovanile e nella scelta di accettare un trasferimento all’estero così presto. Perché sì, andare al Basilea a quest’età non è solo un’opportunità: è anche la capacità di reggere un nuovo tipo di pressione, lontano da casa e con aspettative dichiarate.



COSA RESTA A BOLOGNA E COSA TROVA A BASILEA
Al Bologna resta la consapevolezza di aver accompagnato un talento lungo un tratto decisivo. Al Basilea, invece, arriva un giovane portiere con identità mista – brasiliana nelle radici, italiana nella formazione – che ha già conosciuto playoff con l’Under 15, un’accelerazione verso l’Under 17 e una stagione piena in Under 18. È un bagaglio ricco per un classe 2008, e il fatto che il club svizzero abbia investito in modo significativo racconta tanto delle ambizioni attorno al ragazzo.

L’ORIZZONTE PROSSIMO
Prima esperienza europea al di fuori dell’Italia, nuova lingua calcistica da imparare, nuovi compagni da guidare dalla linea di porta. Widmer D’Autilia arriva a questa tappa con il contachilometri pieno di apprendimenti: 2019 come anno del cambio vita, Inter come primo approdo professionistico, Bologna come palestra d’élite. Ora, in Svizzera, è il momento del passo successivo. E c’è una verità semplice che vale per tutti i portieri: quando si alza l’asticella, la porta sembra più grande. Ma è proprio lì che si vede chi sei davvero. Renato Widmer D’Autilia ha già mostrato di avere guanti buoni e testa solida. Il resto, come in ogni grande parata, è questione di timing.

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