Non sta scritto da nessuna parte che il talento non possa avere fretta. A Ravenna hanno scelto di non aspettare: Luca Sermenghi, classe 2008, è ufficialmente un giocatore giallorosso. La notizia, resa di dominio pubblico il 21 agosto 2025, arriva al termine di alcuni giorni di allenamenti con la prima squadra del tecnico Marco Marchionni. E ora che la firma è sul tavolo, l’orizzonte è già disegnato: Lega Pro al via e Campobasso nel mirino per la 1ª giornata. Serve altro per capire l’ambizione del club ripescato in Serie C circa 15 giorni fa?
UFFICIALE: SERMENGHI FIRMA COL RAVENNA Non è più un provino, non è più una suggestione: è realtà. Dopo aver convinto la società, il
Ravenna ha blindato
Luca Sermenghi, inserendolo da subito nel gruppo che preparerà il week-end d’esordio in campionato. Un colpo mirato, in pieno solco progettuale: prendere un
talento locale, crescerlo dentro un contesto competitivo e affidarlo a un tecnico come
Marchionni, abituato a parlare la lingua del campo e delle idee. Il tempismo non è casuale: la squadra è appena rientrata in
Serie C e ha bisogno di energie fresche, gambe leggere e cervello rapido tra le linee.
Sermenghi può essere quella scintilla tra centrocampo e attacco, la giocata che spacca le difese come un passante tra due marcatori.
IL PERCORSO: IMOLESE, BOLOGNA, SPAL PRIMAVERA La traiettoria è limpida. Nato calcisticamente nell’
Imolese, maglia indossata fin dall’età di 6 anni,
Sermenghi ha presto imboccato l’autostrada del talento: dopo un paio di stagioni, trasferimento al
Bologna, con sede a Casteldebole (BO). Nel settore giovanile felsineo ha spesso giocato sotto età, dettaglio che racconta più di tante statistiche: quando ti alzano l’asticella, vuol dire che sei pronto a saltarla. Due anni fa, le sirene estere hanno provato a sedurlo, ma la scelta del ragazzo è stata di restare a
Bologna, misurandosi nell’Under 17 e nell’Under 18. La stagione 2021-2022 ha aggiunto un altro tassello: convocazioni nella Nazionale italiana Under 15, segnale di radar federali ben puntati. Ad agosto 2024 il passaggio alla SPAL: acquisto dalle giovanili del
Bologna e inserimento nella
Primavera biancazzurra (ovviamente sotto età). Un anno di apprendistato da protagonista nel calcio giovanile, con la palestra settimanale di un campionato che ti tempra su ritmi, letture e duelli, preparando il passo successivo. Poi a fine stagione la discesa in Under 17 per dare una mano ai coetanei arrivati alle fasi Nazionali di categoria.
UN 2008 TRA LE LINEE: COSA PUÒ DARE A MARCHIONNI Centrocampista offensivo. Tre parole che, nel gergo del pallone, sanno di fantasia, tempi d’inserimento, ultimo passaggio.
Sermenghi porta in dote qualità tecniche e tattiche su cui il
Ravenna ha deciso di investire. La sua zona di comfort? La trequarti, quel corridoio tra difesa e centrocampo avversari dove si vincono le partite con una finta, un controllo orientato, un filtrante col contagiri. È il classico profilo capace di muoversi tra le linee, di venire incontro e poi attaccare lo spazio alle spalle del mediano, di creare superiorità con una giocata rapida. In una
Lega Pro che spesso si decide sui dettagli, avere uno specialisti del penultimo tocco può valere come un rigore in movimento. Ovviamente, le etichette contano fino a un certo punto: un 2008 stabilmente in prima squadra è anche un progetto fisico e mentale, un percorso di gestione dei carichi, di letture, di maturità. Ma se c’è un terreno dove i giovani crescono più in fretta è proprio quello che profuma di erba vera e contrasti veri.
OBIETTIVO DICHIARATO: PRIMA SQUADRA, MA MANO TESA ALLA PRIMAVERA
La rotta, per Sermenghi, è chiara: restare in pianta stabile in prima squadra. Il messaggio, però, è doppio e maturo: se la Primavera dovesse aver bisogno, lui risponderà presente. Tradotto dal calcese: testa sul gruppo di Marchionni, ma senza dimenticare le origini e il percorso che lo ha portato qui. È la disponibilità che piace agli allenatori, la versatilità organizzativa che serve ai club, la mentalità del professionista che sa che ogni minuto in campo è un credito futuro. E adesso? Il pallone rotola verso il week-end, il Campobasso all’orizzonte, la Serie C che saluta la nuova scommessa giallorossa. I riflettori sono accesi, le tribune fremono, il cronometro corre. Sermenghi ha la porta aperta e la tuta già addosso: è il momento di entrare nel tunnel e guardare la luce, quella vera, del calcio dei grandi. Perché a volte i treni passano in fretta; altre volte, invece, ti aspettano al binario giusto. E questo, a Ravenna, sembra proprio il binario giusto.