Ci sono squadre che cercano gol senza svenarsi sul mercato estivo. Il nome c’è, e suona familiare a molti direttori sportivi: Daniele Rocco. Classe 1990, originario di Monfalcone, Rocco è uno di quei centravanti che portano in dote una valigia piena di reti e chilometri. Dal 1° luglio 2025 è svincolato, e porta in dote con sè esperienza, numeri e costo accessibile. Un invito a nozze per chi vuole mettere in area un bomber con la freccia del gol puntata verso l’alto.
IL PROFILO: UNA PUNTA COL VIZIO BUONO Rocco ha costruito la sua reputazione soprattutto come
punta centrale, ma con la
duttilità per agire anche da
ala sinistra. Una doppia anima che dice tanto: sa occupare l’area, fare a sportellate con i centrali, ma pure allargarsi per attaccare la profondità o alimentare l’azione dal lato mancino. Il suo percorso, dalle onde di
Monfalcone ai campi di tutta Italia, è punteggiato da una cosa sola:
continuità realizzativa a partire dagli esordi all'
Itala San Marco. Non vette effimere, ma una produzione costante. Quante volte lo abbiamo visto trasformare una mezza palla in occasione? Viene istintivo definirlo «rapace» d’area, ma la verità è che
Rocco ha imparato a leggere le partite come un regista che conosce ogni battuta del copione offensivo.
I NUMERI DELLA CARRIERA: 480 PRESENZE, 209 GOL I numeri non mentono e spesso raccontano più delle parole: 480 partite e 209 gol complessivi. Una media da
attaccante affidabile, di quelli che ti fanno dormire sonni tranquilli la sera prima del match perché sai che almeno una chance, quasi per legge, la trasformeranno. Dalla
Serie C all’
Eccellenza,
Rocco ha lasciato il segno a ogni fermata. In
Serie C, il suo biglietto da visita recente è la stagione 2023-2024 con il
Legnago Salus: 13 gol in 34 presenze. Numeri veri, pesanti, da prima punta che regge un reparto. In
Serie D, sempre con il
Legnago Salus l’anno prima, ha messo dentro 14 reti in 32 partite: continuità pura, senza sbalzi di tensione. Ancora
Serie D, 2021-2022: 19 gol in 33 presenze con il
Cjarlins Muzane. Quando il piede è caldo, il resto viene da sé. Il picco realizzativo in categoria? 2017-2018, maglia del
Belluno 1905: 22 centri in 32 gare. Un’annata che profuma di stagione da capocannoniere, da
attaccante in stato di grazia. In mezzo, una sfilza di
tappe che ne confermano il pedigree.
LE RADICI E L’ASCESA: MONFALCONE COME PRIMO TRAMPOLINO Rocco non ha disdegnato la gavetta, anzi ne ha fatto la sua università. In
Eccellenza ha seminato reti a profusione: con l’U.F.
Monfalcone è andato a bersaglio 18 volte in 27 presenze nel 2012-2013 e addirittura 29 in 28 partite nel 2011-2012. Rendimento travolgente, di quelli che ti spalancano le porte dei piani superiori. Prima ancora, tra i cantieri del
gol ci sono le annate alla
Fincantieri (26 presenze e 11 gol, poi 24 presenze e 12 gol) e un passaggio al
Gonars (10 presenze e 2 reti). La storia comincia a Itala San Marco, con le prime 2 presenze in
Serie C2 e 11 in
Serie D: i primi giri di motore di una carriera longeva, la fase in cui si impara a stare in campo, a leggere le seconde palle, a fiutare il momento.
L’ULTIMA PAGINA SCRITTA: PRO PATRIA E LECCO NEL 2024-2025 Nella stagione 2024-2025
Rocco ha diviso il suo tempo fra
Pro Patria e
Lecco. Con la
Pro Patria ha totalizzato 14 presenze e 1 gol, al
Lecco ne ha collezionate 10. Numeri asciutti che, presi da soli, potrebbero ingannare. Cosa significa in linguaggio da
spogliatoio? Che Rocco è un profilo abbordabile per tante realtà ambiziose, soprattutto in
Serie C e
Serie D. Un’attivazione che può spostare gli equilibri senza spaccare il
budget. La sua doppia posizione naturale (
punta centrale e all’occorrenza
ala sinistra) permette a un allenatore di cambiare spartito a gara in corso, di aggiungere un terminale in area o di allargare il fronte offensivo quando serve più densità sulle corsie. È la classica
pedina che ti permette di leggere le partite a
scacchi, spostando una torre in attacco e trovando il varco giusto tra le linee. Per chi è a caccia di
certezze offensive, è il momento di battere un colpo.