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Serie C

Quasi 500 partite e 209 gol all'attivo in carriera, il rapace dell'area ora è in cerca di una nuova avventura

Dopo un'ultima esperienza al di sotto degli standard abituali l'attaccante resta in attesa di una chiamata

PRO PATRIA SERIE C - DANIELE ROCCO

Daniele Rocco, attaccante classe 1990, nell'ultima stagione si è diviso tra Lecco (12 presenze) e Pro Patria (14 presenze e un gol)

Ci sono squadre che cercano gol senza svenarsi sul mercato estivo. Il nome c’è, e suona familiare a molti direttori sportivi: Daniele Rocco. Classe 1990, originario di Monfalcone, Rocco è uno di quei centravanti che portano in dote una valigia piena di reti e chilometri. Dal 1° luglio 2025 è svincolato, e porta in dote con sè esperienza, numeri e costo accessibile. Un invito a nozze per chi vuole mettere in area un bomber con la freccia del gol puntata verso l’alto.



IL PROFILO: UNA PUNTA COL VIZIO BUONO
Rocco ha costruito la sua reputazione soprattutto come punta centrale, ma con la duttilità per agire anche da ala sinistra. Una doppia anima che dice tanto: sa occupare l’area, fare a sportellate con i centrali, ma pure allargarsi per attaccare la profondità o alimentare l’azione dal lato mancino. Il suo percorso, dalle onde di Monfalcone ai campi di tutta Italia, è punteggiato da una cosa sola: continuità realizzativa a partire dagli esordi all'Itala San Marco. Non vette effimere, ma una produzione costante. Quante volte lo abbiamo visto trasformare una mezza palla in occasione? Viene istintivo definirlo «rapace» d’area, ma la verità è che Rocco ha imparato a leggere le partite come un regista che conosce ogni battuta del copione offensivo.

I NUMERI DELLA CARRIERA: 480 PRESENZE, 209 GOL
I numeri non mentono e spesso raccontano più delle parole: 480 partite e 209 gol complessivi. Una media da attaccante affidabile, di quelli che ti fanno dormire sonni tranquilli la sera prima del match perché sai che almeno una chance, quasi per legge, la trasformeranno. Dalla Serie C all’Eccellenza, Rocco ha lasciato il segno a ogni fermata. In Serie C, il suo biglietto da visita recente è la stagione 2023-2024 con il Legnago Salus: 13 gol in 34 presenze. Numeri veri, pesanti, da prima punta che regge un reparto. In Serie D, sempre con il Legnago Salus l’anno prima, ha messo dentro 14 reti in 32 partite: continuità pura, senza sbalzi di tensione. Ancora Serie D, 2021-2022: 19 gol in 33 presenze con il Cjarlins Muzane. Quando il piede è caldo, il resto viene da sé. Il picco realizzativo in categoria? 2017-2018, maglia del Belluno 1905: 22 centri in 32 gare. Un’annata che profuma di stagione da capocannoniere, da attaccante in stato di grazia. In mezzo, una sfilza di tappe che ne confermano il pedigree.



LE RADICI E L’ASCESA: MONFALCONE COME PRIMO TRAMPOLINO
Rocco non ha disdegnato la gavetta, anzi ne ha fatto la sua università. In Eccellenza ha seminato reti a profusione: con l’U.F. Monfalcone è andato a bersaglio 18 volte in 27 presenze nel 2012-2013 e addirittura 29 in 28 partite nel 2011-2012. Rendimento travolgente, di quelli che ti spalancano le porte dei piani superiori. Prima ancora, tra i cantieri del gol ci sono le annate alla Fincantieri (26 presenze e 11 gol, poi 24 presenze e 12 gol) e un passaggio al Gonars (10 presenze e 2 reti). La storia comincia a Itala San Marco, con le prime 2 presenze in Serie C2 e 11 in Serie D: i primi giri di motore di una carriera longeva, la fase in cui si impara a stare in campo, a leggere le seconde palle, a fiutare il momento.



L’ULTIMA PAGINA SCRITTA: PRO PATRIA E LECCO NEL 2024-2025
Nella stagione 2024-2025 Rocco ha diviso il suo tempo fra Pro Patria e Lecco. Con la Pro Patria ha totalizzato 14 presenze e 1 gol, al Lecco ne ha collezionate 10. Numeri asciutti che, presi da soli, potrebbero ingannare. Cosa significa in linguaggio da spogliatoio? Che Rocco è un profilo abbordabile per tante realtà ambiziose, soprattutto in Serie C e Serie D. Un’attivazione che può spostare gli equilibri senza spaccare il budget. La sua doppia posizione naturale (punta centrale e all’occorrenza ala sinistra) permette a un allenatore di cambiare spartito a gara in corso, di aggiungere un terminale in area o di allargare il fronte offensivo quando serve più densità sulle corsie. È la classica pedina che ti permette di leggere le partite a scacchi, spostando una torre in attacco e trovando il varco giusto tra le linee. Per chi è a caccia di certezze offensive, è il momento di battere un colpo.

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