Gol-partita dell'attaccante che arriva dal gelido Nord, è il 3° successo 1-0 al debutto su 3 campionati

Tre su tre, tutte per 1-0, tutte fuori casa: coincidenza o marchio di fabbrica? Il Renate in campionato riparte come sa, con il minimo scarto e il massimo cinismo, piegando la Pergolettese a Crema e timbrando l’ennesimo esordio vincente in Serie C. Le Pantere di Luciano Foschi ruggiscono subito, confermando una liturgia d’inizio stagione che ormai sembra scolpita nella pietra. Era capitato nella stagione 2023-2024 con il Fiorenzuola, il copione si era ripetuto nella stagione 2024-2025 contro la Pro Patria, il tris appunto in casa del team di Giacomo Curioni domenica 24.

IL PROTAGONISTA: LA FIRMA GLACIALE DI OTTAR MAGNUS KARLSSON
Chi ha detto che i colpi migliori si fanno in silenzio? Ottar Magnus Karlsson, islandese classe 1997, sbarcato in Italia nel 2020 al Venezia, ha girovagato in prestito finché la terza serie non è diventata casa sua: a Pesaro, nel 2023-2024, 10 gol e consacrazione. Nell’ultima stagione salvezza con la Spal, poi lo svincolo forzato per la mancata iscrizione del club ferrarese. E qui entra il Renate: fiuta l’occasione e mette in rosa un attaccante pronto e affamato, svecchiando il reparto dopo l’addio di Riccardo Bocalon (sceso nei Dilettanti con l’Union Clodiense). Risultato? Alla prima di campionato, Karlsson timbra il cartellino con la freddezza di chi vede la porta come il Nord vede i ghiacci.

LA PARTITA: UN LAMPO CHE PESA COME UN MACIGNO
Start sprint del Renate, poi Pergolettese col piede sul gas. I gialloblù spingono: Ferrandino scuote la traversa con una bordata, Dore chiama Nobile a una parata di puro istinto coi piedi sulla linea. Il Renate soffre il giusto, ma non si scompone. E quando serve il colpo, eccolo servito. L’azione del gol nel recupero del primo tempo: rimessa laterale di Spedalieri per Bonetti, finta secca a eludere l’intervento di Ferrandino e destro verso la porta di Cordaro. Una sfortunata deviazione di Bane trasforma il pallone in un invito d’oro: Karlsson sbuca davanti allo specchio e, da bomber vero, insacca. Uno a zero, e palla al centro. Ripresa a tinte gialloblù: dieci uomini di movimento proiettati nella metà campo ospite, assalto continuo. Ma la retroguardia di Foschi è una diga: granitica, fisica, concentrata. Nobile guida la linea, gli altri non concedono spiragli. Curioni le prova tutte: cambi a raffica per trovare la giocata, il guizzo. Ma al Renate non trema il polso: gestione matura e vittoria in porto.

LE CHIAVI TATTICHE: MURO, TRANSIZIONI E DETTAGLIO
Blocchi compatti e raddoppi puntuali: il Renate ha alzato i giri e abbassato il rischio, soprattutto tra le linee. Transizioni essenziali: pochi tocchi, verticalità appena possibile, tanti duelli vinti nei corridoi esterni. Dettagli: dalla rimessa di Spedalieri alla giocata di Bonetti, fino alla prontezza di Karlsson. È lì che si spaccano le partite di agosto. Pressing, ritmo, occasioni nitide: a Crema non è mancato quasi nulla, se non il killer instinct negli ultimi sedici metri. Ferrandino e Dore hanno acceso la miccia, Nobile ci ha messo il piede, la traversa il resto. Curioni avrà materiale su cui lavorare: la spinta c’è, ma serve la zampata.

IL TABELLINO DELLA PARTITA
PERGOLETTESE-RENATE 0-1
RETI: 46' Karlsson (R).
PERGOLETTESE (4-3-3): Cordaro, Bane, Aidoo (25' st Benvenuto), Capoferri (25' st Pessolani), Lambrughi, Dore (25' st Jaouhari), Tremolada (41' st Anelli), Careccia, Tomaselli, Ferrandino, Corti (16' st Parker). A disp. Doldi, Finardi, Padalino, Roversi. All. Curioni.
RENATE (3-5-2): Nobile, Auriletto, Spedalieri, Riviera, Ruiz Giraldo, Delcarro, Bonetti (20' st Esposito G.), Ghezzi (29' st Mastromonaco), Calì (40' st Rossi), Kolaj (20' st Nenè), Karlsson (29' st Spalluto). A disp. Bartoccioni, Gardoni, Mazzaroppi, Ori, Ziu, Meloni. All. Foschi.
ARBITRO: Kovacevic di Arco Riva.
AMMONITI: Dore (P), Tremolada (P).