Una gara può cambiare volto nell’arco di 90 minuti un'infinità di volte. E a Busto Arsizio, al «Carlo Speroni», Pro Patria e Pro Vercelli hanno risposto con una sfida in technicolor alla prima giornata di campionato: fiammate, errori, ribaltamenti, fino al colpo da biliardo nel sette che ha mandato in estasi i Leoni. Finisce 3-2 per la Pro Vercelli, una vittoria al termine di una gara ondivaga, dove entrambe le squadre hanno esibito qualità a sprazzi e difetti troppo vistosi per rimanere impuniti. È calcio d’agosto (o giù di lì), vero, ma da oggi gli errori pesano come macigni: i punti si contano, non si pesano.
LE SCELTE INIZIALI: GRECO A TRE DIETRO, SANTONI COL 4-2-3-1 Nei padroni di casa
Leandro Greco fa a meno in extremis di
Sala e disegna una
Pro Patria da manuale del 3-5-2:
Rovida tra i pali; davanti a lui
Reggiori,
Motolese e
Travaglini; larghe le corsie di
Giudici e
Orfei; mediana muscoli e raddoppi con
Schiavone affiancato da
Ferri e
Di Munno; davanti, la coppia
Mastroianni-
Udoh per tenere alta la linea e puntare la profondità. Dall’altra parte
Michele Santoni sceglie il 4-2-3-1:
Passador in porta;
Piran e
Furno terzini, con
Coccolo e
Clemente a fare muro al centro;
Iotti e
Burruano in doppio schermo davanti alla difesa; sulla trequarti la fantasia e il moto perpetuo di
Akpa Akpro,
Rutigliano e
Asane Sow a innescare
Comi.
L’AVVIO È BIANCONE: TRAVERSA RUTIGLIANO, POI LA ZAMPATA DI COMI La Pro Vercelli rompe gli indugi subito, calcio propositivo, fraseggio corto e percussioni centrali. È soprattutto
Rutigliano a mandare in tilt i sensori lombardi tra le linee: al 12’ manda a tremare la traversa con un sinistro dal limite che fa il rumore del campanello d’allarme. La Pro Patria fatica a risalire e a recapitare palloni puliti alla coppia d’attacco. Per giunta, dopo 10 minuti
Greco è costretto al primo cambio:
Schiavone alza bandiera bianca per un problema muscolare, dentro
Citterio a freddo per rimettere ordine. Poco dopo, la pressione piemontese si traduce in moneta sonante:
Comi detta il movimento, raccoglie il filtrante di
Furno, si libera di
Motolese con mestiere e batte
Rovida. 0-1. È il vantaggio Pro Vercelli, maturato dentro un copione chiaro: occupazione stabile della metà campo avversaria e difesa di casa troppo vulnerabile nelle letture preventive.
Comi e
Iotti ci provano anche da fuori, ma Rovida è presente e tiene il match in pugno.
IL RIGORE CHE CAMBIA L’INERZIA: MASTROIANNI PAREGGIA, UDOH GIRA LA GARA Sembra che il primo tempo scivoli verso lo 0-1, quando
Greco si gioca la carta del check sul contatto tra
Clemente e
Mastroianni. Il direttore di gara rivede l’episodio e indica il dischetto. Dal rigore, proprio il numero 10 dei bustocchi non trema: palla da una parte e portiere dall’altra. Si rientra e la Pro Vercelli tiene il pallone, ma alla prima ripartenza la Pro Patria ribalta tutto. Il lungo cross di
Giudici pesca
Coccolo fuori posizione:
Udoh, lasciato colpevolmente solo, ci mette la targa e schiaccia di testa per il 2-1. Partita capovolta, stadio che s’infiamma, inerzia tutta dalla parte bustocca. I piemontesi rispondono con un destro di
Burruano che bacia la traversa ed esce, ma intanto perdono distanze e lucidità, espongono fianchi larghi alle ripartenze:
Udoh ha tre volte la palla del possibile 3-1. Una la sbaglia di poco, un’altra la spara addosso a un superbo
Passador e ancora il portiere ospite deve superarsi sul tiro da fuori. È il momento in cui la Pro Patria potrebbe ammazzare la partita e invece la lascia viva. Nel calcio, si sa, quando non la chiudi rischi il contraccolpo.
LE MOSSE DI SANTONI, L’AUTOGOL DI VITI, IL GIOIELLO DI IOTTI Michele Santoni legge il quadro e si gioca il tutto per tutto: triplo cambio, dentro
Carosso, Coppola e
Ouseynou Sow per
Furno,
Piran e
Asane Sow. Cambiano gambi, cambiano energie e cambia pure l’inerzia. Poco dopo, l’episodio che pesa come un rigore: cross di
Ouseynou Sow e
Viti, entrato per dare una mano dietro e proteggere il vantaggio, interviene in maniera scomposta e infila la propria porta. Autogol, 2-2, gelo allo «Speroni». Il colpo fa male alla testa bustocca, mentre Le Bianche Casacche ci credono. E nel finale arriva il capolavoro:
Iotti, che in settimana aveva festeggiato il rinnovo di contratto, si prende la scena con un tiro dal limite che finisce all’incrocio. Coordinazione perfetta, precisione chirurgica, gol d’autore. Da sballo, parola del campo.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
PRO PATRIA-PRO VERCELLI 2-3
RETI: 27' Comi (Pro V), 47' rig. Mastroianni (Pro P), 6' st Udoh (Pro P), 36' st aut. Viti (Pro V), 43' st Iotti (Pro V).
PRO PATRIA (3-5-2): Rovida, Reggiori, Travaglini, Motolese, Ferri, Schiavone (24' Citterio), Di Munno, Orfei (18' st Viti), Giudici, Mastroianni (18' st Renelus), Udoh (40' st Ricordi). A disp. Bongini, Aliata, Auci, Frattini, Galantucci, Marra, Gentile, Ferrario. All. Greco.
PRO VERCELLI (4-3-3): Passador, Coccolo, Clemente, Piran (33' st Coppola), Furno (33' st Carosso), Burruano (16' st Mallahi), Iotti, Rutigliano, Akpa Akpro (16' st Huiberts), Comi, Sow (33' st Sow O.). A disp. Livieri, Marchetti, Mouhmadou, Ronchi, Tarantola, Emmanuello, Pino. All. Santoni.
ARBITRO: Rossini di Torino.
AMMONITI: Travaglini (Pro P), Giudici (Pro P), Clemente (Pro V), Iotti (Pro V), Akpa Akpro (Pro V).