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Primavera 2

Dalla Dinamo Kiev alla squadra che vuole sorprendere: il mancino che detta il futuro arriva in laguna

Colpaccio del Venezia, che prende dall'Atalanta il giovane talento ucraino classe 2007

venezia primavera, ecco oleksandr dragan: talento ucraino dall’atalanta per alzare il ritmo

Oleksandr Dragan, centrocampista ucraino classe 2007: l'anno scorso 31 presenze e 4 gol con l'Under 18 dell'Atalanta

Chi ha detto che il mercato dei giovani non regala brividi? A volte l’azione più brillante non arriva sul rettangolo verde, ma tra scrivanie e telefonate, quando un club fiuta l’occasione e sceglie di mettere in cassaforte un prospetto dal futuro lucente. È il caso del Venezia, che ha pescato con mano sicura dalla rete dell’Atalanta un centrocampista che profuma di tecnica e personalità: Oleksandr Dragan, classe 2007, ucraino, mancino educato e sguardo alto sulla partita. Un colpo che sa di visione, perché i lagunari si sono assicurati un profilo capace di cucire gioco e incidere nell’ultimo terzo, proprio dove si decide l’esito delle partite.

CHI È DRAGAN: PERSONALITÀ NATA A KIEV E FORGIATA TRA DINAMO E BERGAMO
Nato il 27 febbraio a Kiev, Dragan è cresciuto nel vivaio della Dinamo, dove ha indossato anche la fascia di capitano nelle selezioni giovanili. Un dettaglio che vale più di mille parole: leadership, carisma, senso del ruolo. Lo scoppio della guerra lo ha spinto a lasciare l’Ucraina e a trasferirsi in Italia, trovando a Bergamo l’ambiente ideale per proseguire il suo percorso di. È lì che l’Atalanta ne ha affinato i tratti: visione di gioco, tocco di palla mancino elegante, capacità di rifinire l’azione negli ultimi trenta metri. Quel tipo di bagaglio tecnico che, quando entri in campo, trasforma un giro palla in un’idea e un’idea in una chance da gol. Che altro chiedere a un giovane centrocampista?

LA SCUOLA ATALANTA: NUMERI, TORNEI E UN PASSO ALLA VOLTA
Il percorso con l’Atalanta ha avuto un’accelerazione già nel 2022, quando con l’Under 17 si è messo in vetrina in tornei di prestigio come la Coppa Calligaris. Da lì, una crescita costante. Nella stagione 2023/24 è stato uno dei punti di riferimento della formazione Under 17, chiudendo il campionato con 5 reti e 7 assist: numeri che raccontano di un centrocampista capace di accompagnare e rifinire, di alzare i giri del motore negli ultimi metri. E nella successiva annata, con l’Under 18 bergamasca, ecco l’ulteriore salto di qualità, cristallizzato anche dalle cifre ufficiali riportate dal Venezia: 31 presenze, 4 gol e 2 assist nella stagione 2024/25. Una continuità di rendimento che, a quell’età, vale come una medaglia al petto.



IL TRASFERIMENTO: FORMULA INTELLIGENTE E ORIZZONTE 2028
Operazione intelligente, quella del Venezia: Dragan arriva dall’Atalanta per la formazione Primavera a titolo temporaneo con opzione d’acquisto. Lo dice nero su bianco il comunicato ufficiale del club lagunare: “Il Venezia FC comunica di aver acquisito a titolo temporaneo con opzione d’acquisto dall’Atalanta il centrocampista ucraino classe 2007 Oleksandr Dragan, che entra a far parte della formazione Primavera. Dragan ha firmato un contratto che, in caso di opzione d’acquisto, avrà validità fino al 2028. Nella stagione 2024/25 ha collezionato 31 presenze con la formazione Under 18 bergamasca, realizzando 4 gol e 2 assist. «Benvenuto a Venezia, Oleksandr». Una formula che profuma di fiducia e programmazione: testarlo subito in arancioneroverde, con la possibilità di blindarlo fino al 2028 se le sensazioni (e i numeri) continueranno a parlare la lingua giusta.

PRIMO ASSAGGIO DI LAGUNA: ESORDIO IN COPPA ITALIA PRIMAVERA
Per Dragan c’è già stato il battesimo del fuoco con la nuova maglia: esordio ufficiale nella ripresa della gara di Coppa Italia Primavera, allenatore Francesco Bordin in panchina, contro un Catanzaro in giornata di grazia. È finita 5-1 per i calabresi, e sì, la serata non ha portato il risultato sognato. Ma per il giovane ucraino è stato il primo affaccio alla realtà arancioneroverde, quelle mezz’ore che valgono come il primo allenamento sotto riflettori accesi: capire ritmi, distanze, chiamate dei compagni, odore della partita. Il prossimo checkpoint? L’esordio in campionato fissato per il 13 settembre. Segnate la data, perché la Primavera 2 è un torneo che non aspetta nessuno: bisogna scendere in campo con le idee chiare e le gambe sveglie.



PROFILO TECNICO: MANCINO FINE E TESTA ALTA, L’ARTE DELLA RIFINITURA
Cosa porta Dragan nel motore del Venezia Primavera? Innanzitutto un piede mancino pulito, educato, che ama calibrare la giocata come un regista d’orchestra. La sua visione di gioco lo aiuta a trovare linee di passaggio che altri non vedono, mentre la tendenza a incidere negli ultimi trenta metri lo rende prezioso nelle fasi di rifinitura: ultimo passaggio, cambi di ritmo, inserimenti calibrati. Non parliamo del classico medianaccio da randello, ma di un centrocampista che assapora il pallone, cerca il compagno fra le linee e alza la qualità dell’attacco posizionale. In una Primavera 2 spesso ruvida e verticale, avere un giocatore che sa rallentare o accelerare il tempo giusto – come un regista che detta i tempi – può diventare la differenza tra una giocata buttata e una palla-gol costruita con criterio. Pronto a muoversi tra le corsie interne, a cercare triangoli rapidi e a farsi trovare sullo “scivolo” del mezzo spazio, Dragan sembra il profilo giusto per aggiungere fantasia senza perdere la bussola.

CARATTERE E ORIZZONTE INTERNAZIONALE: SEGNALI GIÀ CHIARI
La maglia della Dinamo Kiev da ragazzo e quella dell’Atalanta nell’età cruciale dell’adolescenza hanno temprato sia il suo calcio sia il suo carattere. Non a caso, Dragan si è ritagliato spazio anche nelle nazionali giovanili ucraine: nel 2023 ha partecipato allo UEFA Development Tournament con l’Under 16 in Slovacchia, mentre l’anno seguente è stato convocato dall’Under 17 per la fase élite degli Europei. Esperienze che pesano come piombo nella borsa degli attrezzi: viaggi, avversari diversi, ritmi internazionali, responsabilità. Tutto materiale che torna utile quando si entra in un nuovo spogliatoio e si deve subito parlare la lingua comune del calcio: intensità, disciplina, qualità.



COSA CAMBIA PER IL VENEZIA PRIMAVERA: TIMING, IDEE E CORAGGIO
Il Venezia punta a puntellare il reparto con un profilo interessante, uno di quelli che alza il soffitto tecnico e porta opzioni tattiche in più. Con Dragan, l’uscita palla dal basso può trovare una sponda che sa leggere la pressione avversaria e infilare la verticalizzazione giusta; sulla trequarti, la sua capacità di rifinire può mettere in ritmo gli attaccanti e sbloccare difese basse. E poi c’è quel dettaglio che piace tanto agli allenatori: la personalità mostrata fin da giovanissimo, dalla fascia di capitano alle selezioni della Dinamo alla prontezza con cui ha abbracciato il salto di categoria. È il tipo di profilo che Bordin può accendere gradualmente: spezzoni oggi, minutaggio crescente domani, fino a prendersi responsabilità vere quando il campionato entra nella sua fase calda. Perché il talento è un seme, ma servono campo, fiducia e minuti per farlo fiorire.

IL MESSAGGIO DEL CLUB: PRESENTE ATTENTO, FUTURO APERTO
Operazioni così raccontano un club vigile e ambizioso. Il Venezia ha scelto una traiettoria chiara: pescare in un settore giovanile d’eccellenza come quello dell’Atalanta, investire su un centrocampista che ha già mostrato numeri e sostanza, e darsi l’opzione di confermarlo fino al 2028. Il tutto senza bruciare le tappe: prima l’impatto con la Coppa Italia Primavera, poi il 13 settembre come nuova linea di centrocampo da attraversare. Se la palla girerà come sa il suo mancino, la laguna potrebbe diventare il palcoscenico ideale per l’ennesima bella storia di calcio giovanile.

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