Non c’è di più rassicurante per un allenatore che guardare la propria area e scorgere un Drago a difenderla. Chiaramente di tratta di un gioco di parole ma è quanto succederà a Lumezzane nei prossimi tempi. Il club bresciano ha scelto di blindare la sua porta con un innesto che profuma di futuro e affidabilità: Giacomo Drago, classe 2001, arriva in prestito secco dal Sudtirol. Una mossa da intenditori, di quelle che non fanno rumore come un gol al 90°, ma spostano gli equilibri nelle pieghe della stagione. Anche perchè chiaramente dalle parti del «Tullio Saleri» è scattato un mini-campanello d'allarme dopo il 5-0 subito domenica 24 dal Vicenza, davvero pesante nelle proporzioni.
IL PROFILO: UN DRAGO NATO A GENOVA, CRESCIUTO TRA GUANTI E AMBIZIONE Originario di
Genova, Drago ha messo i guanti fin da subito nel posto giusto: nel vivaio del
Genoa, con una parentesi formativa anche nel settore giovanile del
Novara. Due scuole che, nel mestiere dei portieri, valgono come un master: tecnica, letture, tempi di gioco. Ma si sa, la
crescita vera avviene quando si esce dalla comfort zone del giovanile e si entra nel mondo dei grandi, dove il pallone pesa come il piombo e ogni uscita alta è un esame di
maturità.
LE PRIME TRINCEE: TORRES E CASALE, IL BATTESIMO DEL FUOCO La prima esperienza «tra i grandi» arriva nella stagione 2020-2021 con la
Torres, in
Serie D: 4 volte titolare nei primi 6mesi, giusto il tempo per assaggiare il ritmo dei veterani e il brusio delle domeniche calde. A gennaio, il trasferimento al
Casale, sempre in
Serie D: lì Drago non si limita a imparare, ma diventa protagonista con 25 presenze. Un salto di mentalità, prima ancora che di categoria: quando il posto tra i pali smette di essere un giro di giostra e diventa
responsabilità.
LA RAMPA DI LANCIO: RENATE E L’UNIVERSITÀ DELLA SERIE C Il salto in
Serie C segna la svolta. Due stagioni al
Renate, 53 presenze in totale, e un bagaglio che si riempie di letture, diagonali, dettagli. In C, per un
portiere, si impara a convivere con il traffico nell’area piccola, con i campi che chiedono
personalità, con partite sporche che si vincono col tempismo e non solo coi riflessi. Non è un caso se le sue prestazioni attirano il
Sudtirol, club che lo mette sotto la propria ala per il 2023-2024, intravedendo prospettiva e margini di
crescita.
L’ESORDIO IN B E LA VETRINA: SUDTIROL, PALERMO E LA CHIAMATA DELLA CREMONESE Nel 2023-2024 arriva il palcoscenico della
Serie B, con un dettaglio che vale: l’esordio all’ultima giornata contro il Palermo. Quei 90 minuti non sono solo una tacca sulla cintura, sono un attestato di fiducia. Nello scorso campionato,
Drago mette insieme 5 gare nei primi sei mesi con il
Sudtirol, poi a gennaio fa il passo successivo: prestito alla
Cremonese. Con i grigiorossi festeggia la promozione in
Serie A, pur senza esordire. Ma restare dentro un gruppo che sale di livello, respirare la
pressione delle settimane decisive, incrociare lo sguardo di chi deve vincere per forza: sono esperienze che segnano.
PERCHÉ LUMEZZANE: UNA PORTA PER CRESCERE, UNA PIAZZA PER INCIDERE Il
Lumezzane, rossoblù per DNA e pragmatismo, sceglie Drago per completare e alzare il livello del
reparto portieri. Non è solo una questione di minutaggio potenziale: è l’idea di costruire un reparto solido, dove la
competizione interna si traduce in rendimento. Perché un
portiere del 2001 con già
Serie D,
Serie C e l’assaggio della
Serie B nel bagaglio è materia prima preziosa. Tecnica e prospettiva, con quella faccia tosta che serve quando il pallone scotta. Un'opportunità che ora il tecnico
Massimo Paci dovrà saper sfruttare dosando anche l'impiego del classe 2005 Francesco Bonardi, infilato 5 volte a Vicenza domenica scorsa, ma non certo unico colpevole della sconfitta.