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Serie C

Ben 264 partite con la stessa maglia e un addio che ora non è più addio: il difensore e il club si ritrovano

Continua una lunga storia iniziata nel 2017, per il giocatore la costanza ha sempre fatto la differenza

ALBINOLEFFE SERIE C - MIHAI GUSU

ALBINOLEFFE SERIE C - Mihai Gusu, esterno classe 1996, torna a disposizione del tecnico seriano Giovanni Lopez

Può avere tanto valore, oggi, una bandiera che sceglie di restare. Nell’epoca dei trasferimenti lampo e delle carriere a zig-zag, l’U.C. AlbinoLeffe e Mihai Vasilica Gusu mettono sul tavolo la carta più rara: la continuità. Il difensore romeno, 29 anni, dice ancora sì ai colori blucelesti, prolungando una storia iniziata nel 2017 a Zanica e diventata, col tempo, un romanzo di fedeltà e rendimento. L'addio dello scorso 30 giugno è stato solo temporaneo e le parti si sono ritrovate a campionato appena iniziato. L'esterno torna a disposizione del tecnico Giovanni Lopez.



UNA BANDIERA CHE SVENTOLA A ZANICA
Gusu è nato a Radauti, in Romania, nel 1996. È sbarcato a Zanica nel 2017 dopo anni spesi tra Borgosesia e Fulgor Valdengo nei campionati dilettantistici e da allora non ha più mollato la presa, come un marcatore che non perde l’uomo neppure un secondo. Anno dopo anno si è cucito addosso la maglia bluceleste fino a farla diventare una seconda pelle, con quella dedizione che non si allena: la si ha, o non la si ha. E lui ce l’ha eccome. Il prolungamento appena annunciato spalanca le porte alla sua nona stagione consecutiva con l’AlbinoLeffe, un traguardo che parla chiaro: qui non esistono soltanto contratti, ma legami.

IL PESO DEI NUMERI: 264 VOLTE GUSU
Numeri alla mano, il curriculum è da colonna portante. Con 264 presenze ufficiali tra Serie C e Coppa Italia di Serie C, Gusu si colloca al 5° posto nella classifica all-time delle apparizioni con la maglia seriana. Non è un dettaglio da footnote: è un macigno sul piatto della storia del club. Per capire la portata, basta immaginare quante partite, quanti viaggi, quante settimane di lavoro ci sono dietro quelle 264 volte. È la costanza che fa la differenza, come quei mediani che non brillano di riflettori ma senza i quali la squadra perde bussola e baricentro.

DIFENSORE SÌ, MA CON PIEDE “PESANTE”: 12 GOL E 11 ASSIST
E poi c’è la voce che smentisce gli stereotipi: non solo difesa. Gusu ha portato in dote 12 gol e 11 assist, un bottino che racconta molto più di mille aggettivi. Vuol dire presenza sulle palle inattive, tempi di inserimento, precisione nell’ultimo passaggio. In una parola: utilità. Perché un difensore che incide in entrambe le fasi è come un terzino che, quando serve, diventa esterno aggiunto; come un centrale che, sul corner, si trasforma in riferimento offensivo. È una carta tattica che fa comodo in ogni partita, in ogni contesto, e che allunga la coperta invece di accorciarla.



LA FORZA DELLA VERSATILITÀ
La sua versatilità in difesa lo ha reso, stagione dopo stagione, un elemento insostituibile. Nel calcio di oggi, dove i sistemi variano come il vento e i dettagli spostano l’ago della bilancia, avere un giocatore capace di adattarsi è come schierare un jolly nel mazzo: ti consente di cambiare pelle senza perdere equilibrio. È la differenza tra reagire e subire, tra tappare un buco e costruire un vantaggio. E le 9 stagioni consecutive non sono solo un conto alla rovescia al contrario: sono la mappa del progetto sportivo dell’U.C. AlbinoLeffe. Il rinnovo di un profilo così identitario certifica la rotta. Le società che crescono sono quelle che sanno cosa tenere e cosa cambiare; trattenere Gusu significa blindare memoria e cultura di spogliatoio. Perché quando la bandiera sventola forte, tutto lo stadio sa da che parte tira il vento.

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