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Serie B

Lascia la Juventus per entusiasmare la città di 315mila abitanti, l'attaccante punta alla definitiva consacrazione

Numero 99 sulla schiena per il giocatore che ha già avuto un'esperienza nella serie cadetta nella scorsa stagione

BARI SERIE B - LEONARDO CERRI

BARI SERIE B - Leonardo Cerri, attaccante classe 2003, nella scorsa stagione 3 reti in 31 presenze con la Carrarese

Chiunque si accende quando vede un 99 stampato sulle spalle di un centravanti che arriva con la fame giusta. Il Bari cala il jolly di fine finestra e porta in Puglia Leonardo Cerri, attaccante classe 2003, prelevato dalla Juventus con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Tradotto dal gergo di mercato: il ragazzo vestirà biancorosso subito, sarà una carta importante per il tecnico Fabio Caserta, ma con il club bianconero tiene il filo del destino sportivo del suo prodotto. E intanto un dettaglio già scalda la piazza: Cerri indosserà la maglia numero 99.



DAL PESCARA ALLA JUVENTUS: LE TAPPE DELLA CRESCITA
Il percorso è di quelli lineari e concreti, senza troppi fronzoli. La Juventus lo acquisisce dall’Under 17 del Pescara e lo aggrega al proprio settore giovanile nella stagione 2019-2020. A Torino, tra Under 17 e Primavera, Cerri fa il suo mestiere: segna, impara, si affina. È la classica trafila del talento che macina minuti, si sporca le mani in allenamento e costruisce fondamenta solide prima di lanciarsi tra i grandi. La prima vera svolta arriva nella stagione 2022-2023 con l’esordio tra i professionisti nella Juventus Next Ge. In due campionati con i piemontesi Cerri colleziona 61 presenze e 13 gol. Numeri che parlano di continuità, presenza e utilità dentro l’area e nei 90 minuti. Non un fuoco di paglia, ma un attaccante che sa stare in partita, che si rende disponibile e che trova la porta con costanza. In gergo: uno che fa reparto, uno che attacca l’area con tempi giusti e si mette al servizio della squadra.

L’ULTIMO CAPITOLO: 33 PARTITE E 4 RETI ALLA CARRARESE
Quindi, lo scorso anno, ecco l’approdo in Serie B con la Carrarese: 33 partite e 4 reti. La quotidianità del professionismo gli scorre addosso come pioggia d’autunno su un campo pesante: scomoda, ma formativa. Metti insieme tre elementi — minutaggio, gol, responsabilità — ed ecco un bagaglio che, a 21 anni appena compiuti, fa la differenza. Perché sì, se c’è una statistica che conta a quell’età è il tempo passato in campo a misurarsi con difensori navigati e situazioni sporche da area di rigore.



PERCHÉ IL BARI E PERCHÉ ADESSO
Domanda retorica? Forse. Ma la risposta è semplice: perché il Bari ha bisogno di aggiungere benzina all’attacco e Cerri ha bisogno di un contesto dove il suo salto può essere accompagnato e valorizzato. Il tecnico Caserta lo avrà subito a disposizione: significa poter lavorare su meccanismi, intese, letture. Il numero 99 non è soltanto un vezzo: per un attaccante è spesso un manifesto, un desiderio di occupare il centro della scena, di farsi riferimento per compagni e tifosi. E allora, perché non farlo in una piazza che di gol e di entusiasmo si nutre?



PEDIGREE JUVE E AZZURRO SULLA PELLE
C’è anche un filo azzurro che cuce la sua storia recente: Cerri ha vestito la maglia dell’Italia dall’Under 19 fino all’Under 21. Non è un dettaglio da poco nel repertorio di un giovane attaccante: significa essere passato al setaccio di raduni, selezioni, gare dove il margine d’errore è minuscolo e l’intensità si misura al millimetro. Somma questo alla scuola Juventus, alla serietà del percorso tra Under 17 e Primavera, e ottieni un profilo abituato a standard alti. La domanda, allora, viene naturale: pronto a trasformare le chance in gol e i gol in collegamenti permanenti con la fiducia di una piazza esigente? La risposta, come sempre, sta nel rettangolo verde, dove i discorsi si accorciano e la verità rimbalza tra un contrasto e una rete che si gonfia.

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