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Italia Under 14

66 raduni e centinaia di giovani talenti visionati: l'Italia già sogna con la Nazionale del futuro

Presentato a Milano il nuovo piano del Club Italia: Viscidi, Milani e Buffon i punti di riferimento

Italia Under 14

Luigi Milani e Maurizio Viscidi

Domanda secca: come si costruisce davvero una Nazionale forte, quella che non trema ai rigori e sa saltare l’uomo quando brucia l’erba? Con programmazione, fiducia e una filiera che parte presto, prestissimo. È esattamente qui che il Club Italia affonda il tackle vincente, ufficializzando a Roma, il 26 agosto, il progetto Under 14: un ponte d’acciaio tra il percorso 6-13 anni (coordinato da Cesare Prandelli) e l’attività internazionale delle selezioni azzurre che scatta dall’Under 15. La presentazione arriva a margine del convegno della Lega Serie A e SFS, “Pianificazione e strategie nelle categorie giovanili”, sul prato storico dell’Arena CivicaGianni Brera” di Milano: cornice perfetta per parlare di futuro con i piedi ben piantati nel presente.

UN PONTE CHE UNISCE FILIERA E FUTURO
Il concetto è semplice come un uno-due sulla trequarti: creare valore aggiunto per il sistema calcio giovanile italiano, offrendo ai ragazzi una concreta opportunità di crescita individuale. Non un proclama, ma una rotta. Il progetto Under 14 diventa l’anello di congiunzione tra l’alfabeto del gioco insegnato tra i 6 e i 13 anni e il salto nei contesti internazionali che aspettano appena dietro l’angolo, con l’Under 15. E qui il lessico non è solo “schemi” e “moduli”, ma soprattutto fiducia reciproca e collaborazione: parole chiave che animano tutto il lavoro del Club Italia, dalla Nazionale maggiore fino all’Under 15.

BUFFON, LA FASCIA DI CAPITANO DELLA FIDUCIA
Quando a parlare di futuro è Gianluigi Buffon, la platea ascolta come si fa con un capitano che ha vissuto cento battaglie. Il capo delegazione azzurro, presente all’evento, ha messo la firma con parole che pesano come un gol in trasferta: «Siamo sicuri di avere una nazionale di ottimo livello – ha dichiarato il campione del mondo 2006 - con grandi calciatori. e questa è la base di partenza più importante». Tradotto: il talento c’è, ora serve accompagnarlo con metodo, visione e tempo. Perché le basi non si improvvisano, si costruiscono un allenamento alla volta, come si allena un portiere a leggere la traiettoria prima ancora che parta il cross.



VISCIDI AL TIMONE: TECNICA, DRIBBLING E UN ESERCIZIARIO CUCITO ADDOSSO
La guida tecnica del progetto è affidata a Maurizio Viscidi, coordinatore delle Nazionali giovanili maschili. Qui non si va a braccio: c’è una metodologia unica e un eserciziario strutturato, come un piano partita preparato nei minimi dettagli. La supervisione è di Luigi Milani, mentre il Club Italia gestirà la logistica e l’amministrazione, creando una struttura interna dedicata esclusivamente a questo progetto. Parole, certo, ma anche operatività: si lavorerà in 11 Centri Federali Territoriali, con attività itineranti a copertura di tutto il territorio nazionale. Perché il talento non ha CAP, e il radar azzurro deve girare dalla Val d’Aosta alla Sicilia.

RADUNI MENSILI E MAPPATURA TOTALE: LA SELEZIONE CHE ALLARGA IL CAMPO
«Abbiamo illustrato il progetto Under 14 – ha spiegato Viscidi – facendo capire alle società che convocheremo il maggior numero possibile di calciatori per mapparli. i raduni saranno mensili e prevederanno esercitazioni tecniche mirate a stimolare le qualità individuali, perché il nostro modello di allenamento è basato sulla tecnica e sul dribbling». Questa è la svolta: allargare il campo delle opportunità, puntare sulla qualità del gesto, sull’arte di saltare l’uomo, sull’educazione del primo controllo. Il tutto con un’ampia rotazione dei convocati e un monitoraggio costante, anticipando di un anno e mezzo lo scouting della futura Under 15. In pratica, si gioca d’anticipo: non si aspetta la giocata, la si prepara.

PROFESSIONISTI E DILETTANTI NELLA STESSA SQUADRA DEL PROGETTO
Altro punto pesante come un contrasto a centrocampo: il coinvolgimento non riguarda solo i tesserati di Serie A, B e C, ma anche quelli delle società dilettantistiche (LND). È un messaggio chiaro alle periferie del talento: le porte sono aperte. E dentro questa selezione “a campo largo”, c’è una sensibilità particolare per chi cresce tardi dal punto di vista fisico. Quanti “ritardatari” abbiamo visto esplodere quando nessuno ci scommetteva più? Il progetto azzurro mette il cronometro nel cassetto e dà tempo al tempo. Non solo: occhi anche su quei ragazzi che stanno perfezionando il percorso per ottenere la cittadinanza italiana. Un calcio che include, che osserva e accompagna: questo sì che è gioco di squadra.



UN PROGETTO CHE PROFUMA DI IDENTITÀ
A chi serve un progetto del genere? A tutti. Alle società, che vedono valorizzato il lavoro sul territorio. Ai ragazzi, che ricevono una chance reale di entrare nella mappa azzurra. Al sistema Paese, che si dota di una filiera coerente, dove 6-13 anni (sotto la regia di Cesare Prandelli) e Under 14 si incastrano come i reparti di una squadra ben allenata, preparando il terreno all’Under 15 e all’attività internazionale. È la costruzione di un’identità: tecnica, coraggiosa, inclusiva. La stessa identità che Buffon, da capo delegazione, richiama quando parla di una “nazionale di ottimo livello” con “grandi calciatori”. La base è lì: adesso bisogna crescerli, accompagnarli, proteggerli e – quando servirà – lasciarli sbagliare.

IL FISCHIO D’INIZIO È ADESSO
Il Club Italia, con una struttura interna dedicata e 11 CFT pronti a diventare snodi strategici, ha disegnato la mappa. Le attività itineranti porteranno il progetto ovunque, con una rete di raduni mensili e un occhio speciale per chi ha bisogno di più tempo, o di un documento. Si chiama visione: mettere tutti in condizione di giocare la propria partita. E allora, la domanda finale è la più semplice: a che serve parlare di futuro se non si allena il presente? Questo Under 14 è il primo tempo di una partita lunga. La seconda frazione si giocherà in Under 15. Il risultato? Dipenderà da come sapremo dare fiducia a questi ragazzi fin da oggi.

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