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Primavera 1

Il Napoli mette il turbo sulla fascia: preso un classe 2007 da uno dei migliori vivai d'Italia

Arriva dall'Empoli e ha già vestito anche le maglie delle Nazionali giovanili: giocherà nella formazione Primavera

Alessandro Olivieri

Alessandro Olivieri, esterno classe 2007: nell'ultima stagione, 20 presenze con la maglia dell'Empoli in Primavera 1

Chi ha detto che il futuro non può iniziare oggi? Quando un club come il Napoli “deposita” il suo prossimo treno ad alta velocità sulla corsia di sorpasso, conviene allacciare le cinture. Parliamo di Alessandro Olivieri, esterno di centrocampo classe 2007, talento che arriva dall’Empoli per irrobustire subito la Primavera. Il contratto è stato depositato: nero su bianco, niente fumo negli occhi. E allora la domanda è semplice: cosa porta in dote questo ragazzo al gruppo guidato da Dario Rocco?

UN’OPERAZIONE CON LA TESTA AL DOMANI (E I PIEDI NEL PRESENTE)
Il Napoli ha messo a segno un colpo in prospettiva, ma senza aspettare domani. Olivieri vestirà da subito la maglia della Primavera, inserendosi in una rosa che punta a competere con ambizione. È un segnale chiaro: il club partenopeo investe nella linea verde, scegliendo profili che uniscono potenziale e solidità tecnica. Un’operazione mirata, figlia di una strategia che guarda al futuro con metodo, senza perdere di vista il campo di oggi.

IL PERCORSO EMPOLESE: SCUOLA SEVERA, FONDAMENTA SOLIDE
Cresciuto nel vivaio dell’Empoli – fucina riconosciuta in tutta Italia per la qualità della formazione – Olivieri ha bruciato le tappe, mettendosi in mostra nei campionati giovanili nazionali. Nella stagione 2024/25 ha collezionato 20 presenze in Primavera 1 con la maglia azzurra toscana, segno di affidabilità e di una tempra già pronta a reggere il ritmo del massimo contesto giovanile. Quando vieni su in un ambiente così, impari presto a pensare e giocare da grande: letture pulite, tecnica funzionale, niente fronzoli superflui.



IDENTIKIT TECNICO: CORSA, LUCIDITÀ E DUTTILITÀ DA CALCIO MODERNO
Olivieri è l’esterno moderno che ogni allenatore vorrebbe nel proprio mazzo: gambe che spingono, testa che legge, palla che corre. Ama attaccare lo spazio, è rapido nelle transizioni, e non disdegna la legna in fase difensiva grazie a spirito di sacrificio e buona lettura delle situazioni. Il suo profilo è duttile: esterno alto in un 4-3-3 quando c’è da strappare e puntare l’uomo; a tutta fascia in una linea a cinque quando serve coprire l’intera corsia con continuità. In pratica, un pendolo capace di cambiare ritmo alla partita. Non è questo il tipo di profilo su cui si costruiscono squadre elastiche e aggressive?

LA NUOVA SFIDA: AMBIENTAMENTO, MINUTAGGIO, LEADERSHIP TECNICA
Il primo step? Inserirsi nel gruppo e guadagnarsi minuti pesanti. L’obiettivo immediato è diventare protagonista in Primavera, accumulare esperienza, rifinire i fondamentali sotto la guida dello staff tecnico. Un passo alla volta, ma con falcata lunga. Il settore giovanile del Napoli può offrire strutture di primo livello e un contesto altamente competitivo: compagni forti, avversari di rango, partite che “parlano” il linguaggio giusto per crescere. E allora la domanda è inevitabile: quanto in fretta potrà trasformare potenziale in impatto sul campo?



COSA PUÒ OFFRIRE SUBITO: AMPIEZZA, STRAPPI E ORDINE
In termini di contributo immediato, Olivieri può dare ampiezza e profondità, aprire corridoi, attaccare il lato cieco del terzino avversario, e soprattutto cucire le transizioni con criterio. È il classico esterno che “tiene il campo”, conosce le letture difensive di reparto e sa quando accendere il motore per ribaltare l’azione. In un 4-3-3 la sua traccia preferita potrebbe essere quella del taglio alle spalle, mentre in un sistema con difesa a tre la sua corsia diventa autostrada: cross, sovrapposizioni, pulizia nei rientri. Non proprio un dettaglio, quando i dettagli spesso decidono le partite.

PROSPETTIVE: TALENTO, CARATTERE E IL TEMPO COME ALLEATO
Dinamico, determinato, tecnicamente dotato: il profilo di Alessandro Olivieri è di quelli che vale la pena coltivare con pazienza e ambizione. Il passaggio al Napoli è una tappa importante, un trampolino che può spalancare scenari di alto livello. La stoffa c’è, la strada pure: adattarsi, crescere, incidere. E se il calcio è questione di tempi e spazi, la sensazione è che Olivieri abbia già imparato a sceglierli con l’istinto giusto. Il resto lo farà il campo, quel giudice severo che, quando vede qualità e fame, raramente sbaglia sentenza.

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