Cerca

Serie C

Per i nerazzurri ecco una freccia sulla corsa di sinistra, ha 19 anni ed è pronto a spaccare in due le partite

Oltre alla giusta dose di stile il giocatore ci mette tanta corsa ed è in grado di ampliare e allungare il campo

RENATE SERIE C - ALESSANDRO OVALLE SANTOS

RENATE SERIE C - Alessandro Ovalle Santos, esterno sinistro classe 2005, nella scorsa stagione 32 presenze con la Primavera della Sampdoria

Non sta scritto da nessuna parte che le partite si vincano solo in mezzo al campo. A volte basta un’ala che incendia la fascia, una progressione a strappi, una corsa che spacca in due la partita. E allora ecco l’AC Renate che mette il turbo sull’esterno sinistro e accoglie Alessandro Ovalle Santos, classe 2005 (compirà 20 anni il prossimo 19 dicembre), a titolo definitivo: un innesto da stropicciarsi gli occhi per gamba, esplosività e prospettiva. Nato a Varese, di nazionalità dominicana, Ovalle Santos porta con sé un curriculum fresco ma sostanzioso: 53 presenze e 1 gol nel Campionato Primavera 1 con la Sampdoria. Numeri che non raccontano tutto, ma suggeriscono la sostanza di un profilo già riconosciuto tra i più interessanti della categoria.



UN TRENO PER LA CORSIA SINISTRA
Se cerchi continuità e intensità, chi meglio di chi «ricopre tutta la fascia sinistra con continuità e intensità»? La descrizione è chiara: Ovalle Santos è l’esterno che strappa l’erba sotto i tacchetti, quello che sale e scende come un pendolo, che ti dà profondità quando serve e ti copre le spalle quando il pallone scotta. Un laterale che coniuga forza fisica ed esplosività: tradotto in gergo da spogliatoio, uno che ti apre il campo e ti respira la partita. Non è il classico giocatore bello da vedere, è un giocatore che mette la gamba, allunga la squadra, spinge la linea di rifornimento sulle corsie. Quante volte lo abbiamo detto? Le battaglie si decidono sulle fasce, dove c’è spazio per far male e intelligenza per non subirlo.

IL PERCORSO: DALLA VETRINA PRIMAVERA AL SALTO GIUSTO
Con 53 presenze in Primavera 1 con la Sampdoria, Ovalle Santos non è passato di fretta: si è fatto vedere, ha preso misure e contromisure, ha segnato 1 gol, ma soprattutto ha accumulato minuti, responsabilità, letture. E cosa conta di più per un esterno giovane se non la capacità di tenere botta a livello di ritmo e concentrazione? È lì che si vede chi può reggere il passo «dei grandi». L’AC Renate se lo assicura a titolo definitivo, mossa che parla la lingua della convinzione: non un semplice prestito-ponte, ma un investimento tecnico e temporale su un profilo definito.



CONTRATTO E ORIZZONTE: FIDUCIA FINO A GIUGNO 2026, CON OPZIONE
L’accordo è limpido: contratto fino a giugno 2026 con opzione per un altro anno. Tradotto: fiducia, tempo, progettualità. Tre parole che fanno rima con crescita. Perché mai bruciare le tappe quando puoi tenerne il controllo? Un esterno di gamba ha bisogno di chilometri, di ripetizioni, di letture da affinare azione dopo azione. Il Renate mette insieme i pezzi: agli ordini del tecnico Luciano Foschi un profilo giovane, con dati concreti in Primavera 1, e una piattaforma temporale per permettergli di mettere radici, imparare il mestiere, scalare le gerarchie con il cronometro dalla propria parte.

IDENTIKIT TECNICO: GAMBA, CAMPO E CORAGGIO
Che cosa ci dicono i dati e la scheda? Esplosività, forza fisica, costanza lungo tutta la fascia sinistra. È la carta d’identità dell’esterno «a tutta», quello che puoi immaginare sia nei compiti di spinta, quando la squadra deve alzare i giri del motore, sia nelle fasi di contenimento, quando occorre scivolare con ordine e difendere la profondità. Con un profilo simile, si aprono più porte: l’ampiezza in fase di possesso, la sovrapposizione esterna, la traccia in conduzione in transizione positiva. È il tipo di calciatore che ti stira il campo orizzontalmente e ti crea il corridoio verticale, due chiavi tattiche dal valore inestimabile.

LA DOMANDA CHE CONTA
Cosa si chiede a un esterno come Ovalle Santos? Di essere una calamita per il gioco laterale, una valvola di sfogo quando la squadra è compressa e un grimaldello quando l’avversario si chiude. Di accompagnare e ribaltare l’azione, di leggere la profondità, di non staccare mai la spina. È il ruolo che vive di dettagli: postura del corpo, primo controllo orientato, scelta di tempo nello smarcamento, pulizia del cross. Ogni azione è un bivio, ogni scelta una sfumatura. E chi ha già macinato oltre cinquanta gare in Primavera 1 porta in dote quel minimo sindacale di esperienza per non perdersi nei crocevia.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter