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Un Campione d'Europa e un pupillo di Mourinho: l'Inter pensa al doppio colpo giovane per la difesa

Uno è un classe 2005 e gioca in Germania, l'altro è un talento turco del Fenerbahce: entrambi sono nella lista dei desideri dei nerazzurri

Un Campione d'Europa e un pupillo di Mourinho: l'Inter pensa al doppio colpo giovane per la difesa

foto instagram

Chi ha detto che gli acquisti intelligenti si fanno solo a giugno? Nelle ultime curve del mercato estivo, quando molti alzano il piede dall’acceleratore, l’Inter rimane in pressing alto. Perché? Perché le occasioni vere, spesso, arrivano quando gli altri guardano il cronometro. Sul taccuino nerazzurro infatti ci sono due difensori che profumano di futuro: Fabio Cristian Chiarodia del Borussia Mönchengladbach e Yusuf Akcicek del Fenerbahçe. Due “giovani” idee last minute, due profili diversi ma complementari, due linee di passaggio verso la difesa di domani.



FABIO CHIARODIA, L’AZZURRO CHE CRESCE IN GERMANIA
Fabio Cristian Chiarodia nasce a Oldenburg, in Germania, il 5 giugno 2005, da genitori italiani originari di Cinto Caomaggiore (Venezia). Centrale da 186centimetri per 80 kg, con la confidenza di chi sa adattarsi anche a terzino sinistro: un difensore “totale” nel senso moderno del termine, capace di leggere il gioco, guidare la linea e uscire palla al piede quando c’è da rompere il primo pressing. Cresciuto nel settore giovanile del Werder Brema, firma il primo contratto da professionista nell’ottobre 2021 a soli 16 anni. Il debutto tra i grandi arriva il 10 dicembre 2021 in 2. Bundesliga contro il Regensburg: 16 anni e 188 giorni, record assoluto come più giovane esordiente nella storia dei biancoverdi. Da lì la salita continua: primi minuti in DFB-Pokal nel 2022, poi la Bundesliga, dove diventa a 17 anni il più giovane del Werder a esordire nella massima serie. A marzo 2023 un altro primato: più giovane titolare in Bundesliga con il Werder. Il 28 giugno 2023 il Borussia Mönchengladbach investe circa 2 milioni di euro per portarlo tra i “Fohlen”, blindandolo fino al 2027. Nel 2024/25 mette insieme 16 gare di campionato per 373 minuti complessivi, 3 da titolare, con 1 rete, 4 tiri, un passaggio chiave e una produzione difensiva fatta di duelli vinti e palloni recuperati. Capitolo Nazionale: pur nato e cresciuto in Germania, Chiarodia sceglie l’Italia. Dopo un primo passaggio con la selezione tedesca U15, veste l’azzurro dall’Under 15 all’Under 20. I numeri dicono molto del percorso: 17 presenze e 2 gol con l’Under 17, 21 gettoni con l’Under 19 impreziositi dalla vittoria all’Europeo 2023, 7 presenze con l’Under 20. Curriculum da difensore del futuro, con tanto di timbro azzurro.

YUSUF AKCICEK, LA TORRE MANCINA CHE SEDUCE L’EUROPA
Classe 2006, nato a Istanbul il 25 gennaio, Yusuf Akcicek è un centrale mancino da 193 centimetri, fisico importante e piedi educati. Cresce nel vivaio del Galatasaray, ma nel 2019 si trasferisce all’academy del Fenerbahce, dove firma il primo contratto professionistico nel luglio 2023. Il salto nell’Europa che conta è fulmineo: 9 novembre 2023, debutto in Conference League contro il Ludogorets. Poi avanti così, step by step: a maggio 2024 arriva l’esordio in Super Lig e nello stesso anno quello in Europa League. Nel gennaio 2025 ecco la prima rete in Coppa di Turchia, seguita a febbraio dal primo gol europeo contro l’Anderlecht. A soli 19 anni può già contare circa 40 presenze ufficiali tra campionato, coppe e competizioni europee, con 2 gol realizzati. E nella stagione 2025/26 c’è pure il battesimo in Champions League: una tappa che vale come un esame universitario passato a pieni voti. La gestione? José Mourinho lo calibra con sapienza, alternando panchine e spezzoni per farlo crescere senza bruciarne le tappe. Segnale della fiducia del club, che non a caso valuta il cartellino tra i 20 e i 25 milioni di euro. Sul ragazzo c’è coda alla biglietteria: Tottenham, Bayern Monaco, Marsiglia, Inter e Bologna hanno già chiesto informazioni. Anche perché, oltre al fisico, Akcicek ha la capacità di impostare con il mancino e una duttilità tattica che fa gola a molte grandi. Il percorso nelle selezioni turche è completo, dall’Under 17 all’Under 19, fino all’esordio in nazionale maggiore nel 2025 nei playoff di Nations League contro l’Ungheria. Un profilo che unisce immediatezza e prospettiva, presente e futuro nello stesso pacchetto.



LA SCOMMESSA CALCOLATA: PROSPETTIVA E IDENTITÀ
Vale la pena affondare per entrambi? Domanda retorica, ma non banale. Se la priorità è anticipare la concorrenza e mettere in casa talento con margini, la risposta tende al sì. L’Inter, che resta vigile nelle ultime giornate della sessione estiva, sa che certi treni vanno presi quando si vedono in lontananza, non quando passano. Chiarodia porta con sé anche un tassello identitario, la scelta dell’Italia dopo la Under 15 tedesca e un palmares giovanile che parla azzurro con l’Europeo Under 19 del 2023. Akcicek porta struttura, verticalità e una crescita già testata sotto la guida di José Mourinho, più una platea di estimatori che ne certifica il valore. E poi c’è la logica del reparto: una difesa moderna ha bisogno di rotazioni, piede forte alternato, copertura della profondità e letture preventive. Con questi due profili, il mosaico si arricchisce. Che sia per un colpo immediato o per una mossa preparatoria, l’idea resta la stessa: alzare il tasso di talento senza snaturare l’equilibrio. Il futuro, dopotutto, si costruisce un contrasto alla volta.

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