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Serie C

Ben 20 anni di carriera, circa 500 partite giocate e 150 gol fatti: si ritira un Professionista di successo

L'esordio in Serie A con la squadra della propria città e tantissimi anni da protagonista tra Serie B e Serie C per il 39enne

OLBIA SERIE C - ANDREA COCCO

Andrea Cocco, attaccante classe 1986, nell'ultima stagione ha giocato al Monastir in Eccellenza in Sardegna

Non sta scritto da nessuna parte che per lasciare il segno occorra sempre farlo sotto i riflettori più abbaglianti. La carriera di Andrea Cocco, classe 1986, racconta un’altra verità: quella di un attaccante che ha attraversato 6 categorie (A, B, C1, C2, D e Eccellenza), ha visto stadi diversi, ha macinato gol e chilometri, ha cambiato casacche senza cambiare mai pelle. E oggi, attraverso un post sul proprio profilo Instagram, ha alzato il braccio e detto «basta così», appendendo gli scarpini al chiodo come si chiude un cerchio disegnato a colpi di area di rigore. L’ultima pagina tra i Professionisti porta la data della stagione 2022-2023, con l’Albinoleffe. Poi una stagione al Trapani in Serie D. Ma per capire fino in fondo il senso di questo addio, conviene tornare al calcio d’inizio.

OTTO STAGIONI IN C: VENEZIA, PISTOIESE, ROVIGO, ALGHERO
Le fondamenta del suo viaggio stanno in Serie C, dove Cocco ha scritto 8 stagioni della sua carriera. La prima nel 2007, con il Venezia: un palcoscenico che sa di mare e romanticismo calcistico, perfetto per un attaccante che ama muoversi tra le sfumature, tra prima e seconda punta, tra attacco alla profondità e fiuto d’area. Poi tre annate consecutive che hanno il sapore del pane quotidiano: Pistoiese, quindi Rovigo e Alghero, con queste ultime due nell’allora Seconda Divisione. Chi conosce quelle categorie lo sa: lì non si bara, lì si lotta su ogni pallone come fosse l’ultimo. E Cocco, in quel contesto, ha imparato a mordere la partita.

IL DECENNIO IN SERIE B E LA PARENTESI IN PORTOGALLO
Dopo quell’avvio operaio, ecco il salto che cambia la mappa: un decennio di alto livello in Serie B, intervallato da una parentesi in Portogallo con la maglia del Beira Mar. Basta il colpo d’occhio per capire quanto conti una tappa del genere nella formazione di un attaccante. La Serie B ti lucida i fondamentali, il Portogallo ti mette davanti a ritmi e letture diverse. Cocco ne esce più completo, più scaltro. Una vecchia volpe dell’area? Sì, ma con le gambe ancora vive e la testa sempre accesa.



IL RITORNO IN C CON L’OLBIA NEL 2019
Il 2019 è un’altra coordinata da cerchiare in rosso: ritorno in C nella natia Sardegna, maglia dell’Olbia. Una scelta di campo e di senso, una ripartenza: perché quando tieni al mestiere, non guardi il clamore ma la coerenza. In quella dimensione Cocco rimette insieme i pezzi, ritrova minuti, peso specifico, leadership silenziosa da spogliatoio. È il centravanti che parla il linguaggio delle cose semplici: controllo, sponda, attacco del primo palo, colpo in anticipo. E la squadra si appoggia, respira, sale con lui.

SEREGNO E ALBINOLEFFE TRA IL 2021 E IL 2023: L’ULTIMA FINESTRA TRA I PRO
Seregno e Albinoleffe sono le sue ultime tappe tra i professionisti, nel biennio 2021-2023. E proprio con l’Albinoleffe arriva la chiosa della sua storia in C, nella stagione 2022-2023 con 12 gol all'attivo (curiosamente gli stessi segnati ai tempi della Serie B 2011-2022). Una chiusura lineare, senza fuochi d’artificio, ma con la dignità di chi sa prendersi il proprio spazio e restituirlo alla causa. La fotografia è chiara: Cocco è quello che non tradisce mai le consegne. E quel ruolo se lo porta addosso fino all’ultimo minuto.



LA SCELTA DI SCENDERE IN D: TRAPANI, PROMOZIONE E TITOLO DI CAPOCANNONIERE DEL GIRONE I
Due stagioni fa, la decisione che ti racconta la persona oltre il giocatore: scendere in D, abbracciare il progetto Trapani. Scelta facile? Nemmeno per sogno. Ma in campo le risposte arrivano tutte: promozione centrata e titolo di capocannoniere del girone I in tasca. Questo è il Cocco delle grandi notti senza riflettori, quello che si mette sulle spalle l’attacco e trascina. L’attaccante che vive per la porta, per il taglio giusto, per il guizzo che spezza l’equilibrio quando la partita sembra addormentarsi.

MONASTIR, LA PAGINA “STORICA”: PROMOZIONE IN SERIE D E GOL NELLA FINALE PLAYOFF DI ECCELLENZA
Nel campionato scorso, un’altra riga da sottolineare: il contributo alla storica promozione in Serie D del Monastir. La parola «storica» pesa come un trofeo, perché racconta di un traguardo mai banale. E c’è anche la firma sul giorno dei giorni: una delle due reti con cui i sardi hanno piegato la Vianese nella finale playoff di Eccellenza. Chi c’era non dimentica: partite così sono il distillato del calcio vero, dove ogni contrasto è una scelta di vita, ogni inserimento una scommessa, ogni gol una liberazione. In totale l'attaccante classe 1986 ha chiuso sfiorando le 500 presenze e i 150 gol in carriera. 



UN FILO ROSSO: GOL, MESTIERE, LEADERSHIP
Dov’è il minimo comune denominatore di questa carriera? Nella capacità di calarsi in ogni contesto senza perdere lo stampo del bomber utile. Cocco è stato ponte tra generazioni di compagni, tra palcoscenici diversi, tra obiettivi e necessità del momento. Un attaccante che ha saputo far parlare i piedi, la testa e la postura. Non serve un catalogo di reti per capire quanto abbia inciso: basta guardare i momenti chiave, i salti di categoria, i traguardi collettivi. Gol pesanti, scelte consapevoli, timing di quelli giusti. Sin dalle sue prime apparizioni in campo, nella stagione 2005-2006 in Serie A con la maglia del Cagliari, la squadra della sua città. 

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