Chi l’avrebbe detto? In un’estate in cui a Rimini si parla più di fideiussione che di formazioni, la palla buona arriva al 90’: un accordo che profuma di Serie A e di soldi freschi. Il nome è di quelli che suonano come una promessa sussurrata tra gli spalti: Sulayman Jallow, attaccante classe 2007. Un colpo in uscita pesante, di quelli che cambiano l’inerzia della partita fuori dal campo.
L’AFFARE CHE CAMBIA L’ARIA A RIMINI Ago 28, 2025. A due passi dalla chiusura del mercato e con il cielo romagnolo appesantito dall’attesa della famosa fideiussione, ecco la ripartenza in campo aperto: Rimini piazza una cessione che non è semplice turnover, ma una transizione che porta ossigeno. “Soldi freschi in cassa”, scrive la cronaca, e nel lessico calcistico è come dire: la squadra può tornare a giocare palla a terra, con la testa libera. Un accordo con la Fiorentina per un classe 2007 non è routine: è un segnale, una traccia di progetto, una linea di passaggio che racconta ambizione e sostenibilità.
CHI È SULAYMAN JALLOW, LA FRECCIA DEL FUTURO Attaccante, classe 2007: bastano due coordinate per capirsi. Jallow ha già messo piede in prima squadra con il Rimini, cinque presenze complessive tra Serie C e Coppa Italia, due soltanto in questa stagione. Non serve aggiungere numeri per intuire il senso: quando un ragazzo così giovane scalcia alle porte del professionismo e una realtà di Serie A come la Fiorentina tende la mano, significa che il talento c’è, si vede, si annusa tra le linee. È come intravedere un taglio perfetto tra centrale e terzino: pochi passi, un tempo d’anticipo, e il campo si apre.
FIORENTINA ALLA FINESTRA: INVESTIMENTO DA CLUB DI SERIE A Che cosa significa per la Fiorentina? Semplice e complesso insieme: individuare un attaccante classe 2007 con già cinque gettoni tra Serie C e Coppa Italia significa puntare su una leva tecnica che ha assaggiato il calcio dei grandi. In una parola, prospettiva. In due parole, visione e coraggio. Un club di Serie A non si muove a caso: quando esce palla al piede su un profilo così, legge il futuro come un regista che vede la giocata prima degli altri. L’accordo racconta una sinergia: da una parte il bisogno di incassare e ridisegnare il mercato, dall’altra la voglia di anticipare la concorrenza su un talento in formazione.
E ADESSO? Adesso la domanda è semplice: questa operazione basterà per far tornare il sereno? Il campo, anche quello fuori dal rettangolo verde, lo dirà presto. La fideiussione resta la traccia più importante da seguire: una volta archiviata, il Rimini potrà finalmente allargare il gioco. Intanto, però, la giocata è di quelle che cambiano l’umore dello spogliatoio: un classe 2007 che “vola” verso la Fiorentina, un’operazione che porta liquidità, una storia che profuma di calcio vero e di scelte coraggiose. È il tipo di passaggio che non solo ti fa uscire dal pressing, ma ti mette pure in condizione di puntare la porta.
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