Cerca

Serie C

Il fratello d'arte cambia squadra e diventa l'asso del club riammesso in categoria, è un grande colpo

Dalle giovanili dell'Inter alle prime esperienze tra i grandi, ora si va in cerca della definitiva consacrazione

PRO PATRIA SERIE C - CHRISTIAN DIMARCO

PRO PATRIA SERIE C - Christian Dimarco, esterno sinistro classe 2002, nella scorsa stagione ha giocato 35 partite di campionato con l'Alcione

Non è difficile capire cosa si possa chiedere a un esterno sinistro nel calcio di oggi. Gamba, coraggio e capacità di trasformare la corsia in un’autostrada a quattro corsie. E allora ecco la notizia che accende i riflettori in casa Aurora Pro Patria 1919: «Christian Dimarco è un giocatore biancoblu». L’annuncio è secco, ufficiale, e profuma di progettualità: accordo fino al 30 giugno 2027, arrivo a titolo definitivo dall’Alcione Milano e pedigree formativo di peso, quello del vivaio dell’Inter. Un tassello nuovo di zecca per la catena di sinistra, una scelta che guarda lontano e che parla la lingua della crescita. E che ha un cognome illustre considerando il fratello pari ruolo Federico, colonna dell'Inter. 

CHI È CHRISTIAN DIMARCO
Il percorso parla per lui: classe 2002 e cresciuto nel vivaio dell’Inter, Dimarco ha assaggiato la Serie C vestendo le maglie di Fiorenzuola, Feralpisalò, Gubbio e Alcione. Una geografia calcistica che racconta adattabilità, gavetta e apprendistato duro, quello in cui ogni pallone pesa come un macigno e ogni corsia va percorsa avanti e indietro, con la stessa fame. Dall’Alcione Milano arriva a titolo definitivo, senza prestiti né parentesi intermedie: scelta netta, identità tecnica chiara, spazio per mettere radici. Tutto questo dopo le 35 presenze in Orange nello scorso Girone A di terza serie. 

COSA PORTA ALLA FASCIA BIANCOBLU
Esterno sinistro. Due parole che, nel calcio di oggi, sono un mondo. Ampiezza, campo aperto, scatto per spaccare in due la pressione avversaria, letture tattiche per accompagnare l’azione, copertura quando la squadra rientra dietro la linea della palla. In pratica, la fascia come autostrada dove saper accelerare e rallentare con il cambio giusto. Con un classe 2002, la Pro Patria di Leandro Greco aggiunge ossigeno a una catena di sinistra che può diventare la rampa di lancio per ribaltare il fronte in tre tocchi. E la domanda sorge spontanea: quanto può incidere un profilo così nella gestione dei tempi della partita? Tantissimo, se discipline e coraggio vanno a braccetto.



L’ESPERIENZA CHE CONTA: FIORENZUOLA, FERALPISALÒ, GUBBIO, ALCIONE
La Serie C è una scuola severa. A Fiorenzuola senti l’odore dell’erba bagnata di chi non molla un contrasto; alla Feralpisalò capisci quanto conti la compattezza; a Gubbio impari a soffrire senza perdere l’ordine; con l’Alcione tempra e responsabilità crescono all’ombra di un progetto tecnico che chiede continuità. Questo mosaico di tappe non è un semplice elenco: è la carta d’identità competitiva di chi arriva alla Pro Patria con chilometri nelle gambe e una consapevolezza tattica forgiata domenica dopo domenica. In campo, queste esperienze si trasformano in scelte: quando puntare l’uomo, quando stringere dentro, quando salire in pressione e quando accompagnare il terzino in diagonale lunga.

IDENTITÀ, GAMBA E LETTURE: LA LAVAGNA TATTICA
Cosa potrà vedere il pubblico? Un esterno sinistro chiamato a tenere il campo con personalità, a offrire ampiezza quando serve allungare la difesa avversaria e a cucire dentro quando l’azione chiede uno scambio stretto. Le squadre vincono le partite anche sulle corsie: sono lì che nascono i traversoni dal fondo, i tagli alle spalle del terzino, le seconde palle recuperate all’altezza della bandierina. È lì che un giocatore come Dimarco può cambiare passo e trasformare un possesso sterile in una palla gol. La fascia è un binario: serve ritmo, ma anche testa per leggere il treno giusto.



DALL’INTER ALLA PRO PATRIA: IL FILO ROSSO DELLA CRESCITA
Crescere all’Inter inoltre significa respirare quotidianamente principi chiari: tecnica pulita, campo occupato con criterio, attitudine al dettaglio. Portare questo bagaglio alla Pro Patria, dopo anni di categoria vuol dire alzare la soglia dell’esecuzione. È la differenza tra un cross buttato e un cross pensato; tra un rientro generico e una diagonale che spegne un contropiede sul nascere. Con Christian Dimarco dunque il club bustocco si è regalato un interprete in più per suonare la sinfonia della fascia sinistra. Pronti a vedere quella corsia accendersi come un neon nelle notti che contano?

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter