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L'ex difensore di Serie A va ad allenare all'estero una Nazionale, nel mirino gli Europei di categoria

L'addio al club in cui era arrivato ad inizio agosto e la partenza per una nuova avventura, è già un'esame di maturità

NAZIONALE MALTA UNDER 19 - VASCO REGINI

NAZIONALE MALTA UNDER 19 - Vasco Regini ha concluso la propria carriera nella stagione 2023-2024 con il Sestri Levante in Serie C

Cambio di panchina all’orizzonte e profumo d’Europa in vista: chi avrebbe scommesso che il mese di settembre portasse a Vasco Regini il fischio d’inizio più internazionale della sua carriera da tecnico? Dal Rimini di Serie C al timone della Nazionale Under 19 di Malta, il passo non è da semplice rimessa laterale: è un lancio lungo che apre il campo a un progetto ambizioso. E non è un rumor di mercato, ma un annuncio ufficiale della Federazione Calcistica Maltese. Ci siamo: si riparte da Riga, con due amichevoli che sanno già di esame di maturità.



IL PASSAGGIO: NON UNA SEMPLICE DIMISSIONE, MA UN’INVESTITURA
Altro che routine da fine estate. Vasco Regini, oramai ex collaboratore tecnico del Rimini F.C., ha intrapreso una nuova avventura come commissario tecnico della Nazionale Under 19 di Malta. Lo ha comunicato la Federazione Calcistica Maltese, mettendo nero su bianco un cambio di casacca che va oltre la formalità. Non si tratta infatti di una semplice dimissione dal club biancorosso, dove Regini era entrato in organico il 6 agosto 2025 dovendo fra fronte subito a non poche difficoltà, così come capitato al primo allenatore Piero Braglia: è un passaggio ufficiale alla guida di una selezione nazionale, con responsabilità, orizzonti e aspettative tutti da giocarsi palla al piede. In altre parole: nuova panchina, nuove carte, stesso spirito competitivo. E quando il terreno è la crescita dei giovani, ogni dettaglio conta come un gol al 90’.

IL DEBUTTO A RIGA: DUE AMICHEVOLI PER TRACCIARE LA ROTTA
Dove si comincia? A Riga, Lettonia, con un doppio impegno che profuma di test vero. Regini ha già emanato le convocazioni di 27 giocatori per le amichevoli internazionali contro la Lettonia, in programma il 5 settembre e il 7 settembre allo stadio J. Skredela. Due appuntamenti ravvicinati, stesso teatro, stesso avversario: una cornice perfetta per vedere sul campo idee, principio di identità e tenuta mentale del gruppo. Partenza soft? Niente affatto. Quando debutti, ogni pallone pesa come piombo e ogni lettura fa la differenza tra un contropiede subito e una ripartenza che ti spalanca l’area. Le scelte di convocazione indicano una linea chiara: ampia base su cui lavorare, concorrenza interna per alzare l’asticella e minutaggio distribuito su due gare che consentono di sondare assetti tattici diversi. Attendere la squadra «fatta e finita» ad agosto? Non è questo il film. Il set è aperto a Riga e il copione lo scriverà il campo, un cambio dopo l’altro, un pressing coordinato dopo l’altro.



IL BERSAGLIO GROSSO: QUALIFICAZIONI UEFA UNDER 19 DEL 2026
Il calendario non lascia spazio ai tempi morti: queste due amichevoli sono un banco di prova in vista delle qualificazioni al Campionato Europeo Under 19 UEFA del 2026. Malta è stata inserita nel gruppo 13 e a novembre 2025 affronterà Repubblica Ceca, Irlanda del Nord e Azerbaigian. Avversari con caratteristiche diverse, partite da interpretare come un torneo a eliminazione mascherato da girone. Bastano tre date sbagliate per compromettere il viaggio; bastano tre serate perfette per cambiare la narrativa. Che partita sarà contro la Repubblica Ceca? Probabilmente una sfida di fisicità e organizzazione. L’Irlanda del Nord? Attenzione ai duelli e ai dettagli sui piazzati. L’Azerbaigian? Guai a sottovalutare compattezza e gestione del ritmo. Ma una cosa è chiara: il percorso di Malta Under 19 passerà dalla capacità di imporre una propria identità, dal coraggio nelle transizioni e dalla lucidità nel gestire i momenti caldi. Qui entra in gioco la mano del commissario tecnico: tempi di pressione, distanze tra i reparti, letture preventive. Piccole viti che, ben strette, trasformano una squadra in un meccanismo affidabile.

METODO E MENTALITÀ: LA FIRMA DI REGINI
Cosa ci si aspetta da Vasco Regini su una panchina nazionale giovanile? Una ricetta semplice all’apparenza, complessa all’atto pratico: idee chiare, concetti ripetuti, principi che restano anche quando cambiano gli interpreti. Con 27 convocati a disposizione in due gare, la gestione del minutaggio sarà cruciale per creare gerarchie sane e valorizzare i profili più pronti. Non è la partita del singolo, è il campionato della cultura di squadra: chi corre per il compagno, chi pressa in avanti, chi rispetta i tempi dell’uscita palla al piede. L’Under 19 è l’ultimo gradino prima del calcio dei grandi: qui si cementano automatismi, si impara a soffrire in dieci minuti di trincea, si costruisce la fiducia per osare un dribbling dove gli altri preferiscono il retropassaggio. E poi c’è la gestione emotiva. Debuttare il 5 settembre allo stadio J. Skredela di Riga non è una passeggiata al parco: è una verifica di maturità. Tenuta mentale, ordine nelle difficoltà, fame di ribaltare l’inerzia quando l’avversario spinge. Si vince con il piano partita, ma si rimane in gara con la testa. Tutte cose che l'ex difensore di Sampdoria, Empoli e Parma sa benissimo.

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