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Serie C

Un ex Inter per tentare una rimonta che avrebbe dell'incredibile, lo storico club si frega le mani

La risalita dal -7 in classifica è difficile, ma la solidità del difensore può fare davvero la differenza

TRIESTINA SERIE C - ALESSANDRO SILVESTRO

TRIESTINA SERIE C - Alessandro Silvestro, difensore classe 2002, nella passata stagione 22 presenze e 2 reti con la maglia del Foggia

Un difensore giovane già temprato, capace di far legna dietro e farsi sentire anche nell’area avversaria è il classico profilo desiderato da tutti. La Triestina ha piazzato il tackle giusto: arriva Alessandro Silvestro, classe 2002, un profilo che profuma di progetto e personalità. Operazione a titolo definitivo e contratto biennale: due anni per crescere insieme, alzare l’asticella e mettere metri importanti nel motore di una retroguardia che cerca solidità, freschezza e fame. La società giuliana lo presenta come un innesto pesante per la difesa. E i numeri, in Serie C, raccontano già qualcosa: 70 presenze 4 reti. Per un difensore non è solo un biglietto da visita, è un manifesto d’intenti.



UNA CARRIERA COSTRUITA COL CRONOMETRO IN MANO
Non è arrivato per caso fin qui. Alessandro Silvestro nasce calcisticamente a Roma, nella Romulea: un vivaio che ha forgiato la sua base tecnica e mentale. Poi il salto in un laboratorio d’eccellenza come l’Inter. È lì che mette la freccia, si prende spazio e responsabilità e, nella stagione 2021-2022, solleva lo scudetto Primavera con la maglia nerazzurra. Sotto la guida di Cristian Chivu, uno che la difesa la interpreta come un’arte, Silvestro totalizza 24 presenze in quel campionato vincente. Non è dettaglio da poco: vuol dire minutaggio, fiducia, ripetizioni quotidiane ad alta intensità. Vuol dire imparare a leggere le situazioni, a scegliere il tempo giusto, a reggere il confronto quando i punti pesano.

L’UNIVERSITÀ DELLA SERIE C: PRO VERCELLI, MONTEVARCHI, FIORENZUOLA, FOGGIA
Dalla bacheca Primavera si passa alle bollicine del Professionismo, dove la teoria diventa pratica e ogni duello è un esame. Dal 2022 in poi, Silvestro si misura con la Serie C: Pro Vercelli, Montevarchi, Fiorenzuola. Tappe differenti dello stesso percorso, come gradini di una scala che porta a sentirsi pronto. Poi il Foggia, casa per l’ultima stagione e mezzo: un periodo che vale doppio, perché ti mette davanti a pubblici esigenti, partite spigolose, ritmi da trincea. In totale, 70 presenze tra i professionisti, condite da 4 gol. Tradotto con il gergo da spogliatoio: uno che dietro fa il suo, ma quando si tratta di salire sui piazzati sa mettere la capoccia o farsi trovare con il tempo giusto. Una doppia anima che piace agli allenatori: utile nella fase di non possesso, spendibile quando la squadra cerca la zampata sui calci da fermo.

PERCHÉ LA TRIESTINA CI VEDE LUNGO
Domanda da bordocampo: cosa porta alla Triestina un 23enne con questo bagaglio? La risposta sta nella combinazione tra formazione d’élite e chilometri veri. Dal settore giovanile dell’Inter esci con concetti chiari su linee, coperture, tempi d’uscita. La Serie C, invece, ti allena al contatto, all’errore da cancellare in fretta, alla malizia che fa la differenza nelle seconde palle. Silvestro porta questo mix: qualità, freschezza e un’esperienza già significativa nonostante la carta d’identità. In gergo: è uno che non ti lascia in dieci nei momenti caldi, che sa spazzare quando serve ma non disdegna l’uscita pulita quando c’è la giocata semplice. Proprio quello che ci vuole per essere pratica e di praticità la Triestina ha proprio bisogno, vista la partenza in classifica a -7, che pesa come un macigno. 

NUMERI, INDIZI E UNA PROPENSIONE CHE FA COMODO
Quattro gol non sono un dettaglio ornamentale per un difensore. Dicono che sui calci piazzati la sua presenza pesa, che l’istinto di attacco alla palla c’è e si vede. Un assist racconta invece la capacità di leggere la sponda giusta o la verticalizzazione semplice. L’innesto, insomma, può alzare l’intensità della retroguardia e offrire varianti su palle inattive. Chi non vorrebbe un difensore che ti difende la porta e, all’occorrenza, ti sblocca un risultato? Il contesto è ideale per chi ha voglia di fare strada: responsabilità, aspettative e il gusto di spostare l’ago della bilancia nei momenti che contano.

L’IMPATTO ATTESO: SOLIDITÀ OGGI, MARGINI DOMANI
Che cosa ci si deve aspettare, allora? Innanzitutto, un difensore pronto, con timing e personalità per reggere l’urto. Poi, quella propensione offensiva che fa la differenza quando la partita si incastra: 4 gol non spuntano per caso nel taccuino. Infine, margini. Perché a 23 anni puoi ancora alzare il piede sul gas, affinare i movimenti di reparto, diventare un riferimento. La Triestina ha deciso di investire su un profilo che unisce presente e futuro: utile da subito, migliorabile domani. E allora la domanda retorica con cui abbiamo aperto trova risposta: sì, prendendo Alessandro Silvestro la società giuliana ha fatto un colpo intelligente, calibrato, con la giusta quota di ambizione.

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