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Italia Under 18

Dal rigore dello Scudetto al gol decisivo che fa volare l'Italia: la favola azzurra continua!

Andrea Luongo, fantasista del Torino, stende gli Emirati Arabi Uniti firmando l'1-0 a dieci minuti dalla fine

Andrea Luongo

Andrea Luongo, fantasista del Torino e della Nazionale (foto figc.it)

Ma quanto vale un gol nel finale quando stai giocando con il cronometro addosso e il fiato corto? A Nedelisce, l’Italia Under 18 ha trovato la risposta giusta, la più calcistica di tutte: una zampata che sblocca l’equilibrio e ti porta a casa una vittoria di sostanza. È bastato il guizzo di Luongo per piegare gli Emirati Arabi Uniti, firmando un 1-0 che pesa come quei successi “di corto muso” tanto cari a chi il calcio lo mastica ogni giorno. Partita sporca? A tratti sì. Ma quando la squadra di Massimiliano Favo chiama, il gruppo risponde: maturità nei momenti caldi, gestione pulita e il colpo giusto nel momento giusto.

IL CONTESTO: UNA MARCIA CHE SALE DI GIRI
Come si arriva a un colpo così? Con lavoro, fiducia e continuità. Gli Azzurrini erano reduci dalla vittoria per 3-0 della scorsa settimana contro la Corea del Sud, un successo ampio che aveva messo subito benzina nel motore del gruppo. Avversari nel secondo test del trittico croato gli Emirati Arabi Uniti, impegno tutt’altro che banale. Sullo sfondo, l’orizzonte che conta: il Mondiale di categoria in Qatar, in programma dal 3 al 27 novembre. E allora ogni amichevole diventa un tassello della costruzione, ogni minuto in campo è un mattone in più su cui alzare la casa. “Un test importante”, recitava la vigilia: il campo ha confermato tutto, riga per riga.


LA PARTITA: EQUILIBRIO, DUELLI E IL GRAFFIO NEL FINALE
Sfida equilibrata e combattuta, senza sconti a centrocampo e con le difese attente a non scoprirsi come si fa quando sai che basta un dettaglio per spostare l’inerzia. L’Italia ha gestito con testa le fasi decisive, senza andare fuori giri nei momenti in cui il match sembrava una partita a scacchi giocata sull’erba. Poi, nei minuti finali, ecco la scintilla: Luongo mette la firma e spezza l’inerzia, trasformando una gara “bloccata” in un successo prezioso. Perché vincere così, quando il cronometro ti guarda storto, è una medicina che fortifica il carattere.



IL VALORE DEL RISULTATO: TRE PUNTI? NO, MA CONTANO LO STESSO
Non c’erano punti in palio, ma provate a dire a uno spogliatoio che questa vittoria vale meno: impossibile. Dopo il 3-0 alla Corea del Sud, questo 1-0 è la conferma della crescita, una tacca sulla cintura in vista del Mondiale in Qatar. La ricetta? Continuità, identità, capacità di sporcarsi le mani quando serve. Sono quelle vittorie che fanno gruppo: si esce dal campo con la sensazione di saper soffrire e colpire, qualità che – quando le partite pesano davvero – fanno spesso la differenza.

MORALE DELLA STORIA: PROGRESSO, NON FUOCHI D’ARTIFICIO
Alla fine resta l’immagine di Luongo che decide nel momento che conta, la sicurezza di Longoni a dare spessore alla retroguardia, e la convinzione che questi 90 minuti siano oro colato nella cassaforte dell’esperienza. Un 1-0 d’autore, senza fronzoli, con dentro tutto: pazienza, misura, lettura delle situazioni. Il Mondiale in Qatar è laggiù in fondo alla strada, ma passi come questi, oggi 6 settembre, valgono doppio.

LE PAROLE DEL CT
«Abbiamo dato spazio a chi ne aveva avuto meno nella prima partita - sottolinea Massimiliano Favo a figc.it - contro una squadra che ha giocato con un baricentro molto basso e un atteggiamento rinunciatario. Abbiamo faticato un po', perché i ragazzi si conoscevano poco, non avendo giocato molto insieme. Nella ripresa abbiamo fatto alcuni aggiustamenti e siamo riusciti a trovare il gol sugli sviluppi di un calcio d'angolo con Luongo. Queste partite devono servirci a imparare a confrontarci con squadre molto chiuse: i ragazzi devono adattarsi, trovare soluzioni e imparare a giocare anche in modi diversi da quelli a cui sono abituati. Oggi, a livello internazionale, tutte le squadre sono organizzate e vincere non è mai semplice».



IL TABELLINO
EMIRATI ARABI UNITI-ITALIA 0-1
RETE: 
35' st Luongo (G).
EMIRATI ARABI UNITI: Aly Meshref, Almas Faraj, Alkatan Aljasmi, Abdulla Ali, Mubarak Khamis, Saleh Albreiki, Mohammad Juma, Faraj Yaooot, Mohammed Bani, Abdulla Rashed, Waimer. A disp. Nasser Alracasi, Saced Almenhali, Blook Almahrì, Yousuf Abdulla, Abdullah Mennad, Mohammed Bani, Abdullah Hatem, Ghuloum Aljasmi, Abdulla Rashed, Jayden Adetiba, Mahmoud Badr, Saleh, Matar Alrashdi. All. Salem.
ITALIA: Longoni, Iddrisa, Giani, Bovio, Steffanoni, Baralla, Colaciuri, Pandolfi, Costa, Zanaga, Busiello. A disp. Cereser, Prisco, Rinaldi, Elimoghale, Arena, Inacio, Luongo, Mambuku, De Paoli, Maccaroni, Sorino. All. Favo.
ARBITRO: Jertec (Croazia).
ASSISTENTI: Bencek (Croazia) e Premuzaj (Croazia).
QUARTO UFFICIALE: Dezdek (Croazia).

IL CALENDARIO
1ª giornata (mercoledì 3 settembre)
ITALIA-Corea del Sud 3-0
2ª giornata (sabato 6 settembre)
Emirati Arabi Uniti-ITALIA 0-1
3ª giornata (martedì 9 settembre)
Ore 11: Croazia-ITALIA, Gradski Stadion di Vrbovec

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