Chi l’ha detto che l’esordio non perdona? Il Lecce di Marrocco ha mandato un segnale nitido come un filtrante ben dosato: questa Under 18 ha gamba, idee e carattere. E se il calcio è fatto di episodi, i giallorossi hanno avuto la lucidità di trasformarli in gol e i biancazzurri la sfortuna di vederli girare al contrario. Cronaca alla mano, è festa giallorossa: 2-0, tre punti alla prima, e applausi che suonano come musica d’autunno.
L’ISTANTANEA DEL MATCH
Il primo tempo è stato una ripartenza fatta persona: cinismo salentino contro la volenterosa spinta capitolina. Minuto 25: il Lecce costruisce, il giallorosso Trio carica il destro e costringe il portiere Rossi alla respinta corta; nell’area piccola, dove i falchi d’area non perdonano, Minkov si avventa sul pallone e lo ribadisce in rete. Uno a zero, e palla al centro. Il raddoppio arriva al 40’: palla che viaggia in area per l’attaccante Persano, controllo rapido, spostata sul piede giusto e stoccata sul secondo palo. Manuale del centravanti. Due pugnalate chirurgiche e il primo tempo si chiude con un 2-0 che fa da cuscino e coperta.
MOMENTI CHIAVE: QUANDO IL DETTAGLIO GIRA IL DESTINO E la
Lazio? Testa alta, perché i biancazzurri la partita l’hanno interpretata. Nel momento in cui il match poteva girare, ci ha pensato
Di Marzio a fare il difensore col mantello: salvataggio sulla linea di porta, quando il gol ospite sembrava cosa fatta. È uno di quei gesti che non finiscono in copertina come una rovesciata, ma valgono come un
assist invisibile: spostano inerzia, tolgono
ossigeno all’avversario, rimettono fiducia nel serbatoio. Nella ripresa, l’episodio che può cambiare il copione: punizione di
Callarà, palla che piove in area, contatto e per l’arbitro è
rigore. Sul dischetto, numero 10
Zangari. Fischio, rincorsa, conclusione. E lì emerge
Lupo: il portiere di casa indovina, respinge e tiene su il castello. È la parata che pesa quanto un gol. La Lazio non molla, altra punizione di
Callarà calciata benissimo: il pallone bacia il palo e torna in campo, “mani nei capelli” per chi sognava la riapertura. Da quel momento in poi, forcing biancazzurro, ma muro giallorosso compatto: linee strette, raddoppi puntuali, letture pulite. Il cronometro diventa un alleato, il 2-0 un’insegna
luminosa che non si spegne.
I PROTAGONISTI: FACCE E FIRME DI UNA MATTINA GIALLOROSSA Minkov e
Persano firmano il referto e si prendono i titoli: uno rapace d’area, l’altro chirurgico sul secondo palo. Ma la fotografia del Lecce non è solo il gol: c’è la pulizia del gesto di
Trio nell’azione dell’1-0, la scivolata miracolosa di
Di Marzio quando conta davvero, e soprattutto i guantoni di
Lupo che “umanizzano” un rigore, togliendo il tappeto da sotto i piedi alla rimonta laziale. Dall’altra parte, il piede educato di
Callarà che accarezza il pallone col compasso e fa tremare il legno, la personalità di
Zangari nell’andare sul dischetto, nonostante l'esito finale.
Ingredienti da partita vera, da calcio giovanile ad alta intensità.
MORALE E PROSSIMA TAPPA Tre punti all’esordio significano
slancio, classifica che sorride e
consapevolezza che la strada è quella giusta. A livello mentale, cancellare la pressione del debutto già al 40’ è stato come segnare negli spogliatoi: ti presenti alla ripresa con l’armatura giusta. La Lazio, dal canto suo, esce con più
domande che risposte ma con la certezza di avere armi letali su palla inattiva; basta poco perché il vento cambi, e quella
traversa interiore smetta di suonare. E adesso? Il
calendario alza l’asticella:
Milan-Lecce per i giallorossi,
Lazio-Verona per i biancazzurri. Appuntamenti che
profumano di esame:
pronti a rilanciare il dado?
IL TABELLINO
LECCE-LAZIO 2-0
RETI: 25' Minkov (Le), 42' Persano (Le).
LECCE (4-3-3): Lupo 7.5, Di Marzio 6.5, Trio 6.5, Longo 6.5, Guida 7 (36' st Sergi sv), Lerga 6 (13' st Maiotti 6.5), Persano 7.5 (23' st Margheriti 6), Candido 7, Minkov 7.5 (36' st Basile sv), Perrone 6.5 (23' st De Paolis 6), Parente 6.5 (13' st Marrocco 6.5). A disp. Bleve, Mele, Villa. All. Marrocco 7.
LAZIO (4-3-3): Russi 6, Buonafede 6 (28' st Mecozzi sv), Avram 6, Ciucci 7, Margheri 6, D'Agostino 6 (1' st Dragotto 6), Noto 6 (13' st Romanelli 6), Cassani 6 (18' Di Claudio 6), Polinari 6, Zangari 6, Boccardelli 6 (1' st Callarà 6). A disp. Giuliani, Macerata, Castelli, De Cortes. All. Perrotti 6.
ARBITRO: Sciolti di Lecce 6.5.
ASSISTENTI: Alfieri di Lecce e Lovecchio di Brindisi.