Serie C
09 Settembre 2025
CARPI SERIE C - Matteo Rossini, difensore classe 1998, nella stagione in corso 3 presenze e un gol, in quella passata 30 gettoni nel suo 1° anno tra i Professionisti (foto FB A.C. Carpi)
Ci sono reti che valgono molto più di 3 unti o di una semplice statistica. Per Matteo Rossini, difensore classe 1998 del Carpi, il gol di testa segnato contro il Campobasso nel Girone B di Serie C nel match di sabato 6 è stato qualcosa di speciale: la prima gioia tra i professionisti con la maglia della squadra della sua città, arrivata dopo anni di sacrifici, di battaglie in provincia e di un percorso costruito con pazienza, passo dopo passo. Il colpo di testa che ha trafitto la retroguardia molisana non è stato soltanto un lampo in una partita di settembre, ma la sintesi di una carriera che ha conosciuto le luci della Serie A e la polvere dei campi dilettantistici, senza mai smettere di credere che quel momento sarebbe arrivato. E la rete realizzata ha anche avviato la rimonta della squadra di Stefano Cassani: dallo 0-2 al 2-2 finale firmato poi da Cortesi.
GLI ANNI DEL SASSUOLO
Carpigiano doc, unico calciatore della città in rosa e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Sassuolo Calcio, Rossini è stato uno dei tanti ragazzi che hanno assaggiato il grande calcio con la maglia neroverde. Tra il 2015 e il 2018 colleziona una trentina di presenze complessive nel campionato Primavera, trovando persino un gol nella stagione 2016-2017. Un passo significativo che sembrava il preludio a una carriera luminosa, ma che presto si è scontrato con la dura realtà della concorrenza e della necessità di fare esperienza altrove.
LA GAVETTA TRA I DILETTANTI
Dopo Sassuolo, Rossini sceglie di non arrendersi e scende in Serie D, dove veste prima la maglia del Vigor Carpaneto (45 presenze e 1 gol tra il 2018 e il 2020) e poi quella del Lentigione (78 presenze e un’altra rete dal 2020 al 2023). Anni difficili, vissuti tra campi polverosi e trasferte interminabili, ma fondamentali per forgiare il carattere del difensore: concentrazione, cattiveria agonistica e una costanza che gli hanno permesso di crescere sotto tutti i punti di vista. Sono stagioni che non finiscono mai sui giornali, lontane dai riflettori della Serie A, ma che raccontano il lato più autentico del calcio italiano. Il difensore classe 1998, in quegli anni, ha imparato a lottare, a cadere e a rialzarsi, costruendo le basi di ciò che sarebbe arrivato in seguito.
LA SVOLTA CON IL CARPI
Nell’estate del 2023, la chiamata che cambia tutto: il Carpi, club glorioso che da anni lotta per risalire, decide di puntare su di lui per rinforzare la difesa e il giocatore ricambia contribuendo alla vittoria del campionato di Serie D agli ordini del tecnico Christian Serpini, riportando così gli emiliani tra i Professionisti. Rossini poi non si fa certo pregare: debutta in Serie C nella stagione 2024-2025, diventando subito titolare inamovibile e collezionando 30 presenze. Una stagione solida, che certifica la bontà della scelta fatta dalla società biancorossa. Ma il momento più importante arriva l’anno successivo. È il 2025-2026, seconda annata in biancorosso: Rossini è ormai leader silenzioso della retroguardia e contro il Campobasso trova finalmente il primo gol tra i professionisti. Una rete che, per chi guarda solo il tabellino, può sembrare una delle tante. Per lui, invece, significa tutto: il coronamento di un cammino tortuoso, il premio per la perseveranza e la dimostrazione che i sogni non hanno scadenza.
UN DIFENSORE MATURO PRONTO A NUOVE SFIDE
A 27 anni Rossini è entrato nella fase della piena maturità calcistica. Difensore solido, affidabile, con senso della posizione e buona capacità di lettura, è diventato un punto fermo per il Carpi e un esempio di professionalità. Non un predestinato baciato dalla fortuna, ma un ragazzo che ha scelto di non mollare, di scendere e risalire, di credere che la sua occasione sarebbe arrivata. Il gol al Campobasso non rappresenta solo una tappa del suo percorso, ma anche una promessa per il futuro. Il tecnico Cassani (anche lui in arrivo dai Dilettanti) conta su di lui per costruire una stagione importante e Rossini sa di avere davanti anni ancora da protagonista.
IL SOGNO CONTINUA
Dalle soglie della Serie A con il Sassuolo ai campi della Serie D, fino al ritorno tra i professionisti con il Carpi: la storia di Matteo Rossini è la dimostrazione che nel calcio nulla è impossibile per chi ha talento, carattere e forza di volontà. Il suo primo gol in Serie C è solo il punto di partenza di una nuova avventura. E chissà che, dopo aver conosciuto sia il lusso del massimo campionato che la fatica dei dilettanti, il futuro non gli riservi altre sorprese. Per ora, Carpi se lo gode: un difensore solido, un ragazzo umile e un calciatore che ha saputo trasformare la sua perseveranza in realtà.