Ma davvero uno 0-0 può raccontare una squadra che cresce? Quando la partita è un elastico teso tra prudenza e coraggio, il tabellino muto dice meno di quanto parla il campo. A Vrbovec, al “Gradski Stadion”, Croazia e Italia Under 18 si guardano negli occhi, si studiano e si annusano come due difese schierate su calcio d’angolo: nessuno molla la marcatura, nessuno concede il movimento decisivo. Finisce 0-0, sì. Ma per gli azzurrini di Massimiliano Favo è il terzo risultato utile in fila in Croazia, dopo il 3-0 all’esordio contro la Corea del Sud e l’1-0 sugli Emirati Arabi Uniti tre giorni fa. Bilancio? Due vittorie, un pareggio, porta inviolata in tutto il torneo, e soprattutto una sensazione: questa Italia sa stare in campo, sa soffrire poco, sa gestire. E non è un dettaglio mentre nel mirino si staglia il Mondiale Under 17 in Qatar, in agenda dal 3 al 27 novembre.
IL CONTESTO: ULTIMA TAPPA DEL TRIANGOLO CROATO Tornare in campo di mattina, a casa d’altri, dopo due successi consecutivi: non proprio la scampagnata domenicale. L’ultima fermata del mini-tour in
Croazia porta gli azzurrini al cospetto dei padroni di casa guidati in panchina da
Marijan Budimir. Sul lato italiano, la regia è quella del commissario tecnico
Massimiliano Favo, che ha scandito il percorso con una linea chiara: prestazioni con la cassetta degli attrezzi in mano, attenzione alle distanze, densità tra i reparti e scelta dei momenti in cui spingere. Dopo il 3-0 d’apertura con la
Corea del Sud e l’1-0 chirurgico contro gli
Emirati Arabi Uniti, la
Croazia è il test di maturità: ritmo, duelli, organizzazione. E l’Italia non si scompone.
LA PARTITA: EQUILIBRIO E GESTIONE, SENZA SBANDATE Croazia-Italia finisce 0-0 e non per caso. La cronaca parla di una sfida sempre in
bilico, con le due squadre attente a non scoprirsi come terzini bassi in fase di non possesso. Gli azzurrini non corrono reali pericoli: la linea arretrata resta compatta, la squadra
respira insieme, e quando c’è da
congelare il pallone lo fa con la pazienza di chi conosce il valore del dettaglio. A tratti è una partita a scacchi, con
mosse leggere e
contro-mosse immediate, senza mai la spaccata che rompe il gioco. Volevamo fuochi d’artificio? Stavolta la
scintilla non scocca, ma la fotografia che resta in pellicola è quella di un gruppo con identità, capace di portare a casa ciò che il match gli permette.
NUMERI SEMPLICI, SEGNALI PESANTI Tre partite,
zero gol incassati. Non è una statistica da incorniciare ai posteri, ma è la cartolina giusta da spedire a chi chiede affidabilità. L’Italia chiude il torneo croato con due vittorie (3-0
Corea del Sud, 1-0
Emirati Arabi Uniti) e un pareggio a reti bianche contro la
Croazia, mantenendo l’imbattibilità e, soprattutto, la porta inviolata. Difesa alta? No,
difesa intelligente. Pressing asfissiante? Nemmeno,
pressing selettivo. La squadra di Favo dimostra di saper leggere i momenti e calibrare l’intensità come un regista che alza e abbassa il volume sapendo di avere tra le mani la colonna sonora della partita. Perché questo 0-0 conta? Perché è l’ultimo mattoncino di un percorso di preparazione dove nulla viene buttato via. A
Vrbovec, al “
Gradski Stadion”, contro avversari che su questi campi ci sono cresciuti, gli azzurrini tengono bene le posizioni, guidati dalla voce di
Massimiliano Favo dalla panchina. È la prova generale verso un autunno che promette serate calde: dal 3 al 27 novembre, il
Mondiale Under 17 in
Qatar sarà un’altra musica, un’altra temperatura, un’altra posta in gioco. Ma i fondamentali – solidità, gestione del pallone, attenzione ai dettagli – sono già scritti sul taccuino. E quando una squadra sa “non perdere” le partite che non può vincere, spesso sa vincere quelle che contano davvero.
LE PAROLE DEL CT
«Abbiamo fatto una buonissima partita, di ottimo livello - spiega Massimiliano Favo a figc.it - concedendo pochissimo e giocando quasi sempre nella metà campo avversaria. Non era facile, perché la Croazia è una squadra molto fisica e organizzata. L'unico rimprovero che faccio ai ragazzi è di essere stati poco concreti, specchiandosi troppo. Dobbiamo imparare a sfruttare meglio le numerose occasioni che abbiamo creato, soprattutto quando saremo in competizioni ufficiali».

IL TABELLINO
ITALIA-CROAZIA 0-0
ITALIA: Longoni, Iddrisa, Prisco, Rinaldi, Elimoghale, Arena, Inacio, Mambuku, De Paoli, Maccaroni, Luongo. A disp. Cereser, Giani, Bovio, Steffanoni, Baralla, Colaciuri, Pandolfi, Costa, Zanaga, Busiello, Sorino. All. Favo.
CROAZIA: Nemet, Jakirovic, Kumar, Pajsar, Rados, Kusanovic, Horvat, Burcar, Sliskovic, Murica, Benkotic. A disp. Grahovac, Radnic, Vojvodic, Smiljanic, Bistre, Kostelac, Misura, Krizic, Ivanda, Boskovic, Cupic, Kovac, Matic, Tomasevic, Sivalec. All. Budimir.
ARBITRO: Dragasevic (Croazia).
ASSISTENTI: Jurcek (Croazia) e Rosandic (Croazia).
QUARTO UFFICIALE: Pintaric (Croazia).